Essere una persona proattiva: 5 consigli

Essere una persona proattiva presenta numerosi vantaggi: favorisce l'autonomia, stimola l'indipendenza e rafforza l'autostima. Leggete questo articolo per sapere di più su questo modo di essere.
Essere una persona proattiva: 5 consigli

Ultimo aggiornamento: 14 luglio, 2021

Fare in modo che le cose accadano, senza limitarsi ad aspettare che capitino da sole. Questo è il mantra di una persona proattiva. E, anche se potrebbe sembrare uno slogan pubblicitario, stiamo parlando di uno dei tanti modi nei quali possiamo definire la proattività.

Avere un atteggiamento proattivo significa assumere il controllo di una situazione e occuparsene: andare avanti. Il suo contrario corrisponde a un comportamento reattivo, composto esclusivamente da risposte e reazioni.

Anche se di solito si tratta di un aspetto legato all’ambito lavorativo o professionale, essere una persona proattiva è una caratteristica che risulta molto preziosa in tutti gli ambiti della vita.

Non solo desideriamo parlare con le persone che sono sempre disponibili a creare e trovare una soluzione, ma ci piace anche trascorrere del tempo con quell’amico che, quando ha voglia di vederci, organizza un programma senza girarci tanto intorno.

Consigli per plasmare una mente proattiva

Pensare che la proattività sia un attributo che ci viene concesso è quasi il contrario della sua stessa definizione. Essere una persona proattiva comporta movimento, evitare di uniformarsi e perfino lanciare una sfida allo status quo.

Per riuscire in questo intento, però, è necessario un “fare”, e a questo scopo è bene tenere conto di alcuni consigli. Vediamo quali sono.

Potrebbe interessarvi leggere anche: Il metodo kaizen per raggiungere gli obiettivi

1. Organizzarsi ed essere realisti

La proattività si presenta di pari passo con l’organizzazione. A questo scopo, è importante sapere quali sono le nostre questioni in sospeso e stabilire delle priorità.

Al momento di pensare in ciò che dobbiamo fare, dobbiamo suddividere il nostro compito e stabilire le scadenze e quali sono le persone coinvolte.

Per esempio, ci sono cose che dipendono da noi (stilare un rapporto o fare la pulizia dell’armadio), ma possiamo dover svolgere anche attività che dipendono da altre persone. Pertanto, i loro tempi non corrisponderanno necessariamente ai nostri.

L’organizzazione impone anche di stabilire mete realistiche, chiare e misurabili, che ci consentano di tracciare una rotta e controllarne il grado di sviluppo o avanzamento. Al giorno d’oggi, possiamo servirci di diverse applicazioni, oltre che delle agende.

Essere una persona proattiva: donna che usa un'agenda.
L’organizzazione contribuisce alla proattività. Grazie all’uso di agende, rubriche e applicazioni, possiamo utilizzare il tempo in modo più efficiente.

2. Avere un modo di pensare flessibile, ma non contemplativo

Per quanto riguarda l’organizzazione, è importante essere dotati di flessibilità. A volte possono presentarsi situazioni che richiedono un’attenzione urgente e che ci impongono di trascurare questioni alle quali avevamo previsto di dedicarci.

A questo scopo, bisogna programmare facendo i conti con contrattempi e scadenze reali. Tuttavia, la capacità di adattarsi è ben diversa dall’avere un atteggiamento contemplativo. Pensare sempre in termini di “e se” non fa che incoraggiare la procrastinazione.

Di conseguenza, e perdonateci la ridondanza, è bene iniziare a pensare ai nostri pensieri e verificare quali di essi fanno parte della categoria delle scuse e quali invece possiedono dei fondamenti reali in base ai quali bisogna rimandare l’attività.

D’altra parte, è fondamentale porre un freno ai pensieri dettati dalla prudenza che mettono in dubbio le nostra capacità. Perché mai dovrei fare una certa cosa, se il risultato sarà negativo? Perché dovrei farlo, se non cambierà niente?

Gli sguardi pessimistici rappresentano un ostacolo per la proattività e possono sottrarre motivazione a qualunque attività si intenda intraprendere.

Nei casi in cui questi pensieri costituiscano uno schema cognitivo permanente che permea tutti gli ambiti della vita, è bene rivolgersi a un professionista. Una persona proattiva, invece, è positiva e ritiene che ci sia spazio per migliorare le cose.

3. La proattività si basa anche su sane abitudini

Non è facile essere proattivi, se siamo stanchi e abbiamo le energie basse. Ecco perché è importante prendersi cura anche della propria salute. Riposare a sufficienza e dedicare del tempo all’ozio, seguire una dieta equilibrata e dedicarsi all’attività fisica. Solo in questo modo riusciremo a dare il meglio di noi stessi.

4. Pensare a quello che abbiamo e non a quello che manca

Le persone proattive pensano riferendosi alle risorse di cui dispongono e a che cosa possono fare grazie al loro impiego. Non rimangono legate a ciò che manca né si lamentano degli aspetti sui quali non hanno la possibilità di intervenire. Queste non sono altro che scuse a cui si ricorre per giustificare la propria indolenza.

Inoltre, le persone che coltivano una mente proattiva sono sincere con se stesse. Sono in grado di capire quando sono orientate nella direzione giusta e quando non lo sono.

Sono in grado di osservare se stesse e comprendere che hanno bisogno di cambiare. In questo senso, sono anche in grado di approfittare dei suggerimenti che ricevono e di accettare le critiche costruttive.

5. Dedicare un tempo e uno spazio alla concentrazione

Essere proattivi significa che possiamo concentrarci su quello che stiamo facendo; per questa ragione, è importante che disponiamo di un ambiente nel quale possiamo entrare in contatto con il nostro problema ed evitare così di perdere tempo e di subire interruzioni.

L’importanza di essere una persona proattiva nella vita

La proattività è legata anche all’autostima. Le persone più reattive sono immobili, come una montagna immutabile, perché, anche se sono capaci di reagire, non si pongono alla guida di un’iniziativa.

Inoltre, la proattività consente di assumere un certo grado di controllo su alcune situazioni, aumentando quindi la sicurezza e la fiducia. Quando si creano dei programmi, i compiti si affrontano e si realizzano con meno oppressione, perché si conosce lo scenario al quale stiamo andando incontro.

Spesso le persone reattive concludono i propri compiti sotto un forte stress, perché sono rimaste in attesa dell’ultimo momento.

Soprattutto per quanto riguarda lavori o attività di gruppo, la proattività si accompagna alla partecipazione. Per questo motivo, le persone proattive tendono a sentirsi “parte di”.

Infine, la proattività rende più facile il cammino verso l’indipendenza e l’autonomia, perché le persone proattive assumono il controllo della situazione e non hanno bisogno di attendere il permesso di altri, per andare avanti. Le persone reattive, invece, dipendono dalle istruzioni o dalle iniziative altrui.

Donna stressata.
Lo stress dovuto alle attività in sospeso o ai lavori che devono essere consegnati è tipico dei lavoratori che non sono proattivi.

Essere una persona proattiva nella giusta misura

Come tutti gli aspetti della vita, la proattività è positiva quando è equilibrata e non cade negli eccessi. Anche se, in generale, viene associata alla soddisfazione e alla produttività, è altrettanto vero che, quando il carico non è ben distribuito, perfino una persona proattiva e ben organizzata finisce per sentirsi stressata.

Pensiamo ai casi nei quali la persona proattiva finisce per essere completamente sommersa dai compiti che deve svolgere, perché è sempre lei che si pone alla guida di tutti i progetti. In questa situazione, la proattività, lungi dall’essere di aiuto, si trasforma in un tallone di Achille.

Infine, è importante ricordare che la proattività presenta delle sfumature. Essere una persona proattiva non significa esserlo in tutti gli ambiti. Ci sono sono questioni o attività che ci richiederanno più fatica di altre.


Tutte le fonti citate sono state esaminate a fondo dal nostro team per garantirne la qualità, l'affidabilità, l'attualità e la validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.


  • Griffin, M., Parker, S., & Mason, C. (2010). Leader vision and the development of adaptive and proactive performance: A longitudinal study. The Journal of Applied Psychology, 95(1), 174-182. doi:10.1037/a0017263
  • López- Salazar, Alejandra (2010). La proactividad empresarial como elemento de competitividad. Ra Ximhai, 6(2),303-312.[fecha de Consulta 11 de Abril de 2021]. ISSN: 1665-0441. Disponible en: https://www.redalyc.org/articulo.oa?id=46115146011
  • Salessi, Solana, & Omar, Alicia (2017). Comportamientos proactivos en el trabajo: una puesta al día. Revista Argentina de Ciencias del Comportamiento, 9(3),82-103.[fecha de Consulta 11 de Abril de 2021]. ISSN: . Disponible en: https://www.redalyc.org/articulo.oa?id=333454618005

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.