Fisioterapia per la tendinite alla spalla

In questo articolo presentiamo esercizi di riscaldamento, stretching e rafforzamento utili in presenza di tendinite alla spalla. Continuate a leggere e consultate un professionista per capire se questi esercizi sono compatibili con la vostra condizione.
Fisioterapia per la tendinite alla spalla
Leidy Mora Molina

Revisionato e approvato da l'infermiera Leidy Mora Molina.

Ultimo aggiornamento: 05 novembre, 2022

La tendinite alla spalla è un’esperienza dolorosa. Può essere causata da un movimento scorretto o da un’attività ripetitiva. Nessuno è esente dalla possibilità di soffrirne, motivo per cui conviene conoscere gli esercizi di fisioterapia per la tendinite alla spalla.

Questa lesione limita il campo di movimento, influenzando così il normale svolgimento delle attività quotidiane. Tuttavia, alcuni esercizi di riscaldamento, stretching e potenziamento possono essere utili.

Nelle righe che seguono spieghiamo cos’è la tendinite, perché si verifica, come trattarla e quali esercizi eseguire per trattarla con successo.

Tendinite alla spalla: definizione e cause

Il termine “tendinite” presenta il suffisso ite, che significa “infiammazione”. In parole semplici, è l’infiammazione del tendine.

Quella che chiamiamo tendinite alla spalla è un’infiammazione che colpisce diverse aree dell’articolazione, dal bicipite brachiale alla cuffia dei rotatori. Tra i principali fattori associati a questa lesione vi sono i seguenti:

  • Età. Nei soggetti più anziani, l’osteoartrite può essere una patologia che predispone alla rigidità articolare con conseguente tendinite.
  • Intensa attività sportiva. Nel caso degli sportivi, lo sforzo e la ripetizione di alcuni movimenti scatenano la lesione. Per esempio, è comune nei lanciatori di baseball.
  • Lavori ripetitivi e pesanti. Progettisti, programmatori, costruttori e fabbri, che lavorano in modo ripetitivo o pesante.
  • Altre cause. Movimenti improvvisi o scarso afflusso di sangue ai tendini.
Calcificazione della spalla.
Oltre al dolore, la tendinite alla spalla è causata da un limitato movimento dell’articolazione.

Sintomi e diagnosi della tendinite alla spalla

Il segno più evidente della tendinite alla spalla è l’infiammazione. Ma non si presenta da sola, in quanto è accompagnata dal dolore.

Si avverte una certa sensibilità quando si muove e si allunga il muscolo, quando si esercita un po’ di pressione o si preme sull’articolazione. Allo stesso modo, può verificarsi la parziale perdita di forza.

A causa della somma di questi tre elementi (infiammazione, dolore e mancanza di forza), la tendinite alla spalla limita le normali attività quotidiane.

D’altra parte, per diagnosticare questa lesione, vengono eseguiti diversi esami diagnostici. Tra i più comuni ricordiamo radiografia, ecografia e risonanza magnetica.

Un altro possibile esame diagnostico è la tomografia assiale computerizzata (TAC).  Inoltre, si esegue una visita medica e uno studio dettagliato dell’anamnesi del paziente.

Possibili trattamenti

Per quanto riguarda i trattamenti, possiamo ricorrere all’artroscopia della spalla. Benché sia una tecnica chirurgica minimamente invasiva, è riservata solo ai casi più gravi. Comunemente, si scelgono alternative più conservative.

Oltre al riposo e all’applicazione di freddo sull’area, viene prescritta la fisioterapia per la tendinite alla spalla al fine di migliorare la mobilità, la stabilità e la forza dell’articolazione. Ciò si ottiene attraverso vari esercizi, stretching e massaggi.

Infine, vengono impiegate anche altre tecniche, come l’elettroterapia e gli ultrasuoni. In quanto ai farmaci, sono raccomandati analgesici e antinfiammatori.

Fisioterapia per la tendinite alla spalla

Presentiamo alcuni esercizi  per trattare la tendinite alla spalla. Li divideremo in movimenti di riscaldamento, allungamento e rafforzamento. Su ognuno di essi forniamo alcune indicazioni.

Esercizi di riscaldamento

Il primo esercizio che analizziamo è il pendolo, che consiste nell’inclinare il tronco in avanti, il più parallelo possibile al pavimento. Fate pendere verso il basso il braccio interessato, fatelo ruotare, come facendo dei piccoli cerchi. L’altro braccio può poggiare sullo schienale di una sedia o su una ringhiera.

Il successivo esercizio di riscaldamento consiste nello stare in piedi sotto lo stipite di una porta, portando le mani in alto all’altezza delle spalle. Poi, fate un breve passo avanti; prima un piede, poi l’altro. Cercate di mantenere sempre la schiena dritta e non forzate troppo sull’articolazione della spalla.

Esercizi di stretching: fisioterapia per la tendinite alla spalla

Una volta che abbiamo eseguito il riscaldamento, passiamo agli esercizi di stretching. Inizieremo con lo stretching frontale. Questo esercizio consiste nel portare la mano del braccio interessato verso la spalla opposta. Poi, cercate di sollevare il gomito, aiutandovi con la mano libera. Infine, mantenete questa posizione per circa cinque secondi.

C’è un altro esercizio di stretching di appoggio ed elevazione. Mettetevi in piedi ed appoggiate su una parete le punta delle dita della mano corrispondente alla spalla interessata dal dolore. Posizionatele leggermente sopra la spalla. Dopodiché, muovete lentamente le dita verso l’alto per sollevare la spalla.

Il prossimo esercizio è lo stretching con una banda elastica. L’ideale sarebbe utilizzare le bande elastiche che si utilizzano per la riabilitazione. Comunque, in loro mancanza può essere utilizzato anche un asciugamano. Appoggiate il dorso della mano, connessa alla spalla dolorante, dietro la schiena.

Mettete l’altra mano sulla testa. Entrambe le mani tengono la fascia elastica. Con la mano superiore tirate delicatamente per sollevare l’altra mano. Una variante di questo esercizio può essere praticato senza l’asciugamano o la banda. Mettete la mano del braccio interessato dietro la schiena e cercate di sollevarla il più in alto possibile.

Possiamo terminare l’esercizio di stretching con una rotazione interna passiva. Per questo esercizio abbiamo bisogno di un bastone (è sufficiente il manico di una scopa). Manteniamo il bastone dietro la schiena; con la mano della spalla non dolorante ci allunghiamo per far arrivare l’altra mano verso il centro della vita.

Radiografia per diagnosticare una tendinite alla spalla.
La diagnostica per immagini fornisce dati importanti per valutare la gravità della tendinite alla spalla.

Esercizi di rafforzamento

Passiamo ora agli esercizi di rafforzamento, iniziando con il rinforzo alla corda. Prendiamo una corda o una banda elastica e leghiamo un’estremità ad un punto fermo, come una colonna. In piedi di fronte al muro a un metro di distanza, tiriamo indietro la corda o la fascia, usando la mano della spalla interessata, come se stessimo remando.

Qui di seguito riportiamo un altro esercizio con rotazione esterna di 90 gradi con il braccio interessato. Iniziate nella stessa posizione dell’esercizio precedente, solo che il movimento sarà effettuato con il braccio esteso. Sollevatelo fino a quando la mano è all’altezza della testa e poi ritornate alla posizione iniziale.

Passiamo ora all’esercizio di rotazione interna con la banda elastica. In questa occasione mettetevi in piedi, con la spalla interessata verso il muro. Prendiamo la fascia con questa mano, tenendo il gomito aderente al fianco e lo allunghiamo fino a raggiungere con il polso il gomito sul lato opposto.

L’esercizio di rotazione esterna con una banda è simile al precedente. La differenza è che la spalla non interessata è quella rivolta verso il muro e, quindi, il movimento sarà fatto verso l’esterno.

Possiamo finire la nostra sessione con delle flessioni contro il muro, simili alle classiche flessioni che si fanno sul pavimento. In questo caso, però, si eseguono in piedi facendo cadere il peso verso il muro.

Consultare il medico prima di eseguire gli esercizi di fisioterapia per la tendinite alla spalla

Questi esercizi per la tendinite alla spalla possono essere eseguiti solo se il medico curante è d’accordo. In altre parole, se il medico ha consigliato il riposo a letto, non potrete eseguire questi o altri esercizi.

D’altra parte, dovrebbero essere seguiti con la supervisione di un chirurgo ortopedico o di un fisioterapista. Infine, se si accusa dolore o non ci sono segni di miglioramento, possono essere necessarie ulteriori valutazioni o approcci chirurgici. In questo caso, è meglio sospenderli immediatamente.


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