Osteoartrite, come trattarla?

Anche se non esiste ad oggi una cura definitiva per l'osteoartrite, adottare alcune abitudini salutari può facilitare la gestione dei sintomi che caratterizzano questa patologia. Scoprite i nostri consigli!
Osteoartrite, come trattarla?

Ultimo aggiornamento: 24 agosto, 2022

L’osteoartrite è una malattia cronica che compromette la salute delle articolazioni. In genere, colpisce le persone che hanno più di 60 anni di età, ma può manifestarsi già in età adulta. Non esiste una cura definitiva, ma alcune abitudini possono prevenirne lo sviluppo.

Come si può trattare, dunque, l’osteoartrite? Ad oggi sono stati raggiunti importanti progressi per tenere sotto controllo questa malattia e oltre al trattamento con farmaci analgesici, si possono seguire alcune raccomandazioni per migliorare i sintomi. Continuate a leggere per saperne di più.

Abitudini da adottare nel trattamento dell’osteoartrite

L’osteoartrite è una malattia degenerativa a danno delle articolazioni. Il deterioramento articolare può verificarsi nel tempo, a causa del processo di invecchiamento o di una lesione. Ad ogni modo, scatena sintomi quali dolore, rigidità e difficoltà nell’esecuzione dei movimenti.

Anche se la gravità della malattia varia da paziente a paziente, in generale comporta un peggioramento in termini di qualità di vita. Per questa ragione, il trattamento dell’osteoartrite ha l’obiettivo di ridurre la progressione della malattia e tenere i sintomi sotto controllo. Cosa c’è da sapere a riguardo?

Vi consigliamo di leggere anche: Alimentazione per rafforzare le articolazioni

1. Fare attività fisica

Persona anziana fa sport
L’attività fisica favorisce il benessere generale del corpo e in particolare delle articolazioni, migliorando, così, la mobilità.

Il dolore causato dall’osteoartrite spesso limita la capacità di fare certi esercizi, ma non conviene cadere nell’inattività. Fare regolarmente attività fisica a basso impatto consente di rafforzare i muscoli intorno alle articolazioni ed evitare, così, le complicazioni legate alla malattia.

Bastano 20-30 minuti di attività fisica al giorno per alleviare la rigidità e prevenire gli attacchi di dolore. Si possono svolgere attività come camminare, nuotare o stretching. Si può optare anche per lezioni di yoga o tai chi.

2. Perdere peso migliora il trattamento dell’osteoartrite

Il sovrappeso o l’obesità sono fattori che possono accelerare il deterioramento delle articolazioni nei pazienti con osteoartrite. Di fatto, entrambe le condizioni rientrano nelle possibili cause scatenanti della malattia. Perciò, chi ha problemi di sovrappeso dovrebbe provare a dimagrire.

Un peso salutare riduce la pressione sulle articolazioni, quindi consente di tenere sotto controllo gli episodi dolorosi. Inoltre, riduce il rischio di altre complicazioni, come malattie cardiovascolari o la sindrome metabolica.

3. Dormire bene

Anziano si alza dal letto
I disturbi del sonno possono peggiorare i problemi di salute e compromettere una buona qualità di vita.

A volte i dolori legati all’osteoartrite compromettono la buona qualità del sonno. È importante dormire bene tutti i giorni, infatti il riposo è determinante per ridurre il gonfiore e l’infiammazione alle articolazioni. Se avete problemi a dormire, seguite questi consigli:

  • Create un ambiente confortevole nella stanza da letto.
  • Non usate la camera da letto per lavorare.
  • Non usate dispositivi come computer, cellulare o tablet prima di coricarvi.
  • Consumate alimenti che concilino il sonno.
  • Cenate leggero, optando per alimenti con poche calorie.
  • Bevete infusi rilassanti, come la tisana di passiflora o valeriana.

Volete saperne di più? Leggete anche: Artrite psoriasica: consigli per dormire meglio

4. Bere infusi naturali per trattare i sintomi dell’osteoartrite

Gli infusi medicinali non sostituiscono il trattamento farmacologico prescritto dal medico. Tuttavia, il loro consumo può risultare di grande beneficio. Alcuni rimedi consigliati per le loro proprietà antinfiammatorie sono: infuso di zenzero, tè verde e tè alla curcuma.

5. Ricorrere alla terapia del caldo e del freddo

Terapia del freddo
La terapia del caldo e del freddo è un modo efficace per tenere sotto controllo il processo infiammatorio che interessa le articolazioni.

La terapia del caldo e del freddo può contribuire al trattamento dell’osteoartrite. Il calore contribuisce a dilatare i vasi sanguigni, migliorando la circolazione. In questo modo, viene facilitato il trasporto dei nutrienti ai tessuti interessati. Il calore, inoltre, genera un effetto calmante che riduce la sensazione di rigidità.

Con la terapia del freddo, invece, i vasi sanguigni si restringono e diminuiscono gonfiore e dolore. Per questo motivo, è un’ottima ragione per completare la terapia del caldo. Come si deve procedere?

  • Innanzitutto, applicate sulla zona interessata una borsa d’acqua calda o un cuscino termico. Se non li avete, inumidite un asciugamano con acqua calda, facendo attenzione a non scottarvi.
  • Proseguite con la terapia del calore per 20 minuti e poi fate una pausa.
  • Se preferite il freddo, avvolgete dei cubetti di ghiaccio in un panno e, ancora una volta, appoggiatelo sulla zona in questione per 20 minuti.

Attenzione! Evitate di applicare il ghiaccio direttamente sulla pelle perché è molto pericoloso. Lo stesso discorso vale per il calore, assicuratevi che la temperatura sia sopportabile.

In conclusione…

L’osteoartrite è una condizione cronica che può peggiorare senza un adeguato trattamento. Per questo, è fondamentale fare attenzione ai sintomi e sottoporsi a controlli medici se si sospetta di soffrire di questa malattia. La combinazione trattamento farmacologico e buone abitudini determina una prognosi positiva.


Tutte le fonti citate sono state esaminate a fondo dal nostro team per garantirne la qualità, l'affidabilità, l'attualità e la validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.



Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.