Gastroenterite nei neonati: cosa fare

La gastroenterite nei neonati è una condizione che richiede estrema attenzione e un monitoraggio costante per evitare complicazioni. Oggi condividiamo con voi alcune utili informazioni al riguardo.
Gastroenterite nei neonati: cosa fare
María Cantos

Scritto e verificato l'ostetrica María Cantos.

Ultimo aggiornamento: 26 maggio, 2022

La gastroenterite nei neonati può determinare gravi conseguenze per la salute dei piccoli. Per tale ragione, sono fondamentali una diagnosi tempestiva e l’applicazione di alcune linee guida per trattare la patologia.

Per evitare complicazioni, è necessario conoscere sia i segnali d’allarme che i trattamenti specifici in grado di migliorare questa condizione patologica.

Le misure preventive, come la vaccinazione contro il rotavirus, dovranno essere prese in considerazione nei primi anni di vita, seguendo le raccomandazioni del pediatra.

A seguire, condividiamo tutto quello che c’è da sapere sulla gastroenterite nei neonati.

Gastroenterite nei neonati: di cosa si tratta?

È una malattia caratterizzata dall’infiammazione dell’apparato digerente e che, dunque, colpisce lo stomaco o l’intestino. In genere si manifesta con i seguenti sintomi:

  • Diarrea. Le feci del bebè sono già normalmente morbide o liquide, e ciò rende più difficile identificare un attacco di diarrea. Se notate dei bruschi cambiamenti nei movimenti intestinali del bambino, rivolgetevi tempestivamente al pediatra.
  • Vomito. È fondamentale distinguerlo dal rigurgito. Il vomito si presenta come un forte deflusso di cibo, mentre il rigurgito è un deflusso più lieve, in genere accompagnato da eruttazione.
  • Febbre. Con una temperatura esterna (misurata sotto l’ascella o l’inguine) superiore a 37,5° C.
  • Dolore addominale. È il sintomo più difficile da individuare, in quanto si manifesta solo con il pianto del bebè.

Quali sono le cause della gastroenterite nei neonati?

Le infezioni causate da virus, batteri e parassiti sono le principali cause di questa patologia. Tra i diversi virus, il rotavirus è il più frequente e pericoloso nei paesi sviluppati.

Può anche essere causata da infezioni non intestinali, come l’otite o le infezioni urinarie. Oppure non essere affatto legata a malattie infettive, ma come conseguenza di disturbi dietetici o altri più sistemici.

Bebè che piange a causa della gastroenterite
La gastroenterite nei neonati è generalmente dovuta a un’infezione virale o batterica che colpisce l’intestino. Tuttavia, può anche avere cause non infettive.

Cosa fare per evitarla?

Al fine di prevenire la gastroenterite nei neonati, si dovrà tenere conto della causa principale. Come accennato, i germi sono la causa principale e dobbiamo impedirne la trasmissione.

È dunque necessario intraprendere una serie di azioni che favoriscono l’interruzione della catena di trasmissione dei germi:

  • Lavarsi spesso le mani. Questo è uno dei passaggi principali per interrompere la catena di trasmissione dei germi.
  • Seguire le raccomandazioni sulla conservazione del latte, sia artificiale che materno.
  • Evitare il contatto con adulti o bambini che mostrano i sintomi della malattia. Di fronte al dubbio che si trovino o meno nella fase del contagio, mantenere un comportamento cauto ed evitare le visite.
  • Non baciare i bambini sulla bocca o sulle mani se si sospetta una possibile infezione. La saliva è il veicolo di trasmissione di diversi agenti patogeni.
  • Mantenere la perfetta igiene di ciucci e tettarelle. Lavateli e sterilizzateli tutti i giorni.
  • Seguite il calendario vaccinale. Chiedete al pediatra tutte le informazioni riguardanti il vaccino contro il rotavirus.

Quando è necessario consultare il medico?

La gastroenterite nei neonati è una malattia che richiede tutta l’attenzione dei genitori e della famiglia. Tra le complicazioni più frequenti abbiamo:

  • Disidratazione, dovuta a un’eccessiva perdita di acqua ed elettroliti.
  • Ipoglicemia, a seguito della diminuzione dei livelli di zucchero nel sangue.
  • Intolleranza transitoria al lattosio, a causa della perdita degli enzimi nelle pareti dell’intestino.
Madre preoccupata per il figlio con la febbre
Si consiglia di consultare il medico in presenza di segnali d’allarme come febbre alta, sangue nelle feci o vomito.

Per evitare queste complicazioni, bisogna rivolgersi al pediatra o al pronto soccorso in presenza dei seguenti segnali d’allarme:

  • Diarrea nei bambini di età inferiore a 6 mesi.
  • Presenza di febbre a 38° C o superiore.
  • Quando compare il vomito o il piccolo rigetta tutti i pasti.
  • Se si verifica una perdita di peso.
  • In presenza di sangue o muco nelle feci.

Il pediatra potrà fornire la diagnosi di gastroenterite dopo aver valutato gli esami del caso. A seguito della valutazione, sarà possibile richiedere la coltura delle feci per rilevare il germe responsabile.

Gastroenterite nei neonati: il trattamento

Se il bambino presenta le manifestazioni cliniche della gastroenterite, i genitori e gli operatori sanitari dovranno monitorare la situazione e prestare attenzione alla tolleranza degli alimenti:

  • Continuare l’allattamento. È una delle principali misure da seguire con i più piccoli. Non si dovrà diluire il latte artificiale e si dovranno mantenere le stesse dosi nella preparazione.
  • Il pediatra, dopo attenta valutazione, potrà prescrivere, se necessario, un trattamento a base di integratori orali per l’idratazione del bambino.
  • Se i liquidi orali non sono tollerati dal bambino, il medico potrà valutare l’idratazione per via endovenosa, in modo da favorire la guarigione ed evitare complicazioni più serie.

Sospettate che i vostri figli abbiano la gastroenterite? Se riconoscete i sintomi accennati in precedenza, rivolgetevi al più presto al pediatra. Il professionista potrà prescrivere il miglior trattamento in base alle esigenze del bambino.


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