Molte sono le ricerche sui danni al cervello. Grazie a queste si è concluso che anche urti leggeri alla testa possono compromettere la memoria e la capacità di pensiero. Vediamo perché anche gli urti leggeri possono danneggiare il cervello.
Sono state effettuate delle ricerche su alcuni giocatori di football americano e di hockey sul ghiaccio. Questi giocatori indossavano dei caschi particolari durante le partite e nessuno di loro era affetto da alcun tipo di commozione cerebrale per tutta la durata dello studio.
Tuttavia, i caschi speciali utilizzati dai giocatori hanno registrato alcuni dati ogni volta che questi ricevevano urti leggeri alla testa.L’accelerometro presente in ogni casco ha permesso di contare e quantificare l’intensità e la frequenza dei colpi alla testa.
Gli urti leggeri compromettono la capacità di apprendimento e la memoria?
I ricercatori hanno registrato un grande cambiamento nella materia bianca del cervello. In quelle persone che hanno eseguito dei test sulla memoria e sulla capacità di apprendimento hanno ottenuto, scarsi risultati.
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La materia bianca si occupa di trasportare i messaggi alle diverse zone del cervello.
Questo dimostra che non dobbiamo solo fare particolare attenzione alle commozioni cerebrali, ma anche agli urti leggeri. Ai giocatori, infatti, non era stato diagnosticato alcun tipo di commozione cerebrale durante tutta la durata dello studio. Dobbiamo anche tenere presente che alcune persone subiscono il colpo e reagiscono all’impatto in maniera diversa.
Per questo motivo, dobbiamo fare attenzione alle conseguenze di questi urti alla testa. Bisogna fare attenzione ai cambiamenti che producono e alla loro durata. Questa, inoltre, può anche essere permanente.
Quali sono le conseguenze ed i sintomi di una lesione cerebrale?
La commozione cerebrale è un danno cerebrale traumatico solitamente di lieve entità. Tuttavi, può essere anche molto serio, causato da un colpo improvviso alla testa o al corpo. Questo trauma cranico è accompagnato da sintomi quali mal di testa, visione offuscata e qualche difficoltà nel dormire o nella normale capacità di pensiero.
Il dottor McAllister, coordinatore della ricerca, ha confrontato un totale di ottanta giocatori di football americano e di hockey sul ghiaccio.
Questi indossavano dei caschi speciali durante le partite e non avevano registrato nessuna commozione cerebrale. Vennero messi a confronto con altrettanti giocatori che praticavano degli sport che non prevedevano alcun tipo di contatto.
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Lo studio sui giocatori è cominciato prima dell’inizio della stagione sportiva e si è concluso dopo la fine della stessa. Il dottor McAllister ha utilizzato degli scanner cerebrali ed ha effettuato test sulla memoria e sull’apprendimento.
Rusultati dello studio
Lo studio ha rivelato che un totale del 20% dei giocatori che praticavano sport di contatto e l’11% dei giocatori che, invece, si dedicavano a sport che non prevedevano nessun tipo di contatto hanno ottenuto i risultati peggiori nei test sull’apprendimento verbale e in quelli sulla memoria.
Sono risultati che ci si aspetterebbe da meno dell’1% della popolazione normale. Chi ha ottenuto i risultati più scarsi presentava dei cambiamenti significativi nella superficie del corpo calloso del cervello rispetto a quelli che, al contrario, hanno ottenuto un buon punteggio.
I ricercatori affermano di non essere stupiti dei risultati ottenuti. Alcuni urti alla testa, per i quali non viene diagnosticata la commozione cerebrale, possono in realtà produrre dei danni al cervello che non presentano sintomi.
Inoltre, gli scienziati hanno sottolineato che se in futuro si dovesse ripetere uno studio su questo argomento alla ricerca di risultati ancora più dettagliati, si dovrebbero utilizzare dei caschi speciali.
Questi dovrebbero essere in grado di registrare e misurare i cambiamenti nel flusso sanguigno e nella pressione all’interno del cervello. Tali cambiamenti si manifestano dopo ripetuti colpi alla testa.
Pronostici…
Nel caso in cui si verificassero dei cambiamenti nel cervello che non siano dovuti a degli urti, questo sarebbe sicuramente motivo di preoccupazione. Bisogna capire che esiste un rischio concreto e significativo quando, nell’arco della vita, si ricevono dei colpi alla testa.
Diversi colpi, per quanto leggeri, possono generare dei forti cambiamenti nella struttura cerebrale. Ciò può portare alla perdita della memoria e a difficoltà di concentrazione e di apprendimento di nuove informazioni.
Bibliografia
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