
Sebbene sia una malattia poco comune, il pemfigo volgare è sempre stato oggetto di studio degli esperti. Il suo trattamento è a lungo termine e può ancora causare la morte seppur diagnosticata in tempo. Trattandosi di una malattia della pelle…
Il carcinoma mammario non colpisce solo la donna, ma anche l'uomo. In questo articolo vi offriamo alcune informazioni in merito.
Si parla di carcinoma mammario quando le cellule del tessuto mammario iniziano a crescere in maniera incontrollata. Formano un conglomerato che prende il nome di “tumore” e che può essere benigno o maligno.
Se le cellule continuano a crescere e riescono a diffondersi in altre parti del corpo, si sviluppa un tumore maligno. Scoprite nelle prossime righe tutto quello che c’è da sapere sul carcinoma mammario.
Il tumore al seno può svilupparsi in forma invasiva o non invasiva. La forma invasiva invade i tessuti adiacenti, mentre quella non invasiva si sviluppa solamente nei dotti lattiferi e nei lobuli della ghiandola mammaria.
A seconda dell’area in cui si forma il tumore, possiamo distinguere il carcinoma mammario in diversi tipi.
Il carcinoma duttale è il più frequente e ha origine nelle cellule che ricoprono la parte interna dei dotti lattiferi. Se è localizzato nel dotto, prende il nome di carcinoma duttale in situ(DCIS). Se si diffonde al di fuori del dotto, viene chiamato carcinoma duttale invasivo. Il carcinoma lobulare, come indica il nome, ha origine nei lobuli mammari
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Esistono altre forme di carcinoma al seno che presentano un’incidenza di gran lunga minore rispetto a quelli sopradescritti. Tra questi troviamo il carcinoma midollare, mucinoso, tubolare, metaplastico o papillare.
Un tumore è la conseguenza di mutazioni provocate da fattori genetici necessari per il corretto funzionamento del ciclo cellulare: gli oncogeni e i proto-oncogeni.
D’altra parte, è importante sottolineare che il rischio di tumore al seno aumenta a partire dai 50 anni, in particolare se esistono precedenti in famiglia di di cancro alle ovaie e menopausa tardiva. Secondo gli esperti di breastcancer.org, i principali fattori di rischio sono i seguenti:
Nelle fasi iniziali in genere non si accusano sintomi evidenti. Risulta pertanto di fondamentale importanza sottoporsi a regolari visite ginecologiche e palpare il seno, da sole a casa o chiedendo aiuto al medico. Con il passare del tempo, possono presentarsi diversi sintomi:
Nel caso degli uomini, il cancro può causare dolore e sensibilità alle mammelle, oltre a comportare la comparsa di rigonfiamenti. I sintomi di una forma avanzata di carcinoma mammario comprendono:
Per poter formulare una diagnosi, è necessario effettuare un esame fisico, che prevede la paplazione di entrambi i seni, delle ascelle, del collo e del torace. Si consiglia alle donne di realizzare ogni mese un’autopalpazione del seno per individuare possibili anomalie.
In caso di sospetto o se il paziente presenta seri fattori di rischio, lo specialista può prescrivere diversi esami. Tra questi vi sono:
Nel caso degli uomini, la diagnosi viene si basa sui medesimi esami. Si tratta di un aspetto importante di cui tenere conto.
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La terapia viene stabilita tenendo conto di alcuni fattori: il tipo di tumore e lo stadio in cui si trova, la sua sensibilità nei confronti di determinati ormoni e l’eventualità che produca troppo o poco una proteina chiamata HER2. I trattamenti più comuni sono:
Se si riesce a sconfiggere il tumore, in alcuni casi bisognerà assumere dei medicinali per il resto della vita. Tutti i pazienti devono sottoporsi a controlli medici e ad esami opportuni per rilevare un’eventuale recidiva.
Nota: per ricevere ulteriori informazioni sui trattamenti del tumore al seno, così come su ulteriori questioni riguardanti la patologia, potete accedere al portale della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori.