Il tramadolo: cosa è e in quali casi è indicato

Il tramadolo è un farmaco indicato nel trattamento del dolore di intensità da moderata a severa. Nei casi che richiedono la somministrazione di questo farmaco, la dose deve essere adeguata all'intensità del dolore e alla sensibilità del paziente.
Il tramadolo: cosa è e in quali casi è indicato

Ultimo aggiornamento: 24 novembre, 2020

Il tramadolo è un farmaco indicato per lenire il dolore. A tale scopo, agisce sulle cellule nervose proprie del midollo spinale e del cervello. Tuttavia, vedremo più avanti e in dettaglio il meccanismo di azione di questo farmaco.

Si tratta, dunque, di un analgesico efficace contro il dolore provato dal soggetto a causa di un intervento. Un’unica dose da 100 mg di questo farmaco equivale a 1 g di paracetamolo, uno dei medicinali contro il dolore più utilizzati al mondo.

Pur appartenendo alla categoria dei farmaci oppioidi, il tramadolo agisce in modo diverso.

Oltre al suo uso in caso di dolore, i ricercatori hanno studiato anche il suo impiego in caso di depressione e contro il disturbo ossessivo-compulsivo, visto che agisce stimolando la secrezione di serotonina. Tuttavia, non ci sono ancora studi sui suoi effetti come antidepressivo a lungo termine.

Scopriamo meglio i farmaci oppiacei

Somministrazione di morfina

La categoria degli oppioidi è un insieme di principi attivi caratterizzati da un effetto fortemente analgesico. Agiscono interagendo con dei recettori che si trovano soprattutto nel sistema nervoso centrale e nel tratto gastrointestinale.

Sebbene il termine oppiaceo venga spesso impiegato per riferirsi a tutte le droghe simili all’oppio, è più giusto limitare l’ambito agli alcaloidi naturali dell’oppio e ai loro derivati semi-sintetici.

In questo senso, possiamo distinguere tre grandi gruppi:

  • Alcaloidi dell’oppio: morfina e codeina.
  • Oppioidi semi-sintetici: eroina e ossicodone.
  • Oppioidi sintetici: tramadolo

Come agisce il tramadolo sull’organismo?

Il meccanismo d’azione di questo farmaco è duplice; vale a dire che rilascia il suo effetto analgesico grazie alla combinazione di due meccanismi simultanei. Da un lato, ha un’azione agonista sui recettori oppioidi centrali di tipo μ.

I recettori sono delle strutture proteiche delle membrane cellulari che interagendo con una molecola, scatenano una serie di reazioni chimiche nell’organismo, provocando un determinato effetto.

Oltre al suo agonismo con i recettori oppioidi, l’effetto analgesico del tramadolo si deve anche alla sua  capacità di bloccare la ricaptazione delle ammine sinaptiche. Alla luce di ciò, è nato l’interesse per studiare ulteriori indicazioni di questo farmaco in caso di depressione.

Possiamo dire, pertanto, che inibisce la ricaptazione della norepinefrina e della serotonina nel sistema nervoso centrale, impedendo così la trasmissione dell’impulso del dolore attraverso il midollo.

In quali casi è indicato il tramadolo?

Mal di testa

Il tramadolo è un farmaco indicato nel trattamento del dolore di intensità da moderata a severa, come abbiamo già chiarito all’inizio dell’articolo.

La dose da somministrare deve essere prescritta in base all’intensità del dolore e alla sensibilità propria di ciascun paziente. Tuttavia, va somministrata la dose più bassa affinché sia efficace senza causare effetti indesiderati.

Ci sono alcune fasce di popolazione in cui il dosaggio deve essere moderato in modo più scrupoloso perché a causa della loro situazione clinica sono più vulnerabili a possibili complicazioni. Tali fasce sono:

  • Adulti e adolescenti sopra i 12 anni: non devono mai assumere un dosaggio giornaliero superiore ai 400 mg. Nel caso in cui la malattia sia particolarmente grave e sia necessario un trattamento prolungato, lo specialista dovrà supervisionare in modo rigoroso il trattamento.
  • Persone in età avanzata: di solito non è necessario modificare la dose fino ai 75 anni di età se non è presente insufficienza renale o epatica con sintomi. Con l’avanzare dell’età, si tende a prolungare gli intervalli di dosaggio.
  • Pazienti con insufficienza renale o insufficienza epatica: il medico tenderà a prolungare gli intervalli di dosaggio a seconda dei bisogni clinici di ciascun paziente.

Effetti indesiderati del tramadolo

Abuso di tramadolo

Alla pari di altri farmaci, il tramadolo non è esente da effetti indesiderati. Tra i più comuni troviamo nausea e vertigini.

Tuttavia, può anche generare altri sintomi, tra cui:

  • Anomalie psichiatriche: dipendenza.
  • Problemi del sistema gastrointestinale.
  • Alterazioni della vista.
  • Coinvolgimento del sistema nervoso.

Conclusioni

Questo farmaco necessita di autorizzazione da parte del medico, per cui non va assunto senza prescrizione medica. Un uso scorretto del tramadolo può indurre a un quadro di dipendenza con gravi conseguenze per la salute.


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