Inappetenza nei bambini: facili soluzioni

Dobbiamo accertarci che l'inappetenza dei bimbi non sia dovuta a ragioni mediche, e se questo fosse il caso, dovremo rivolgerci a uno specialista per ricevere una diagnosi
Inappetenza nei bambini: facili soluzioni
Elisa Morales Lupayante

Revisionato e approvato da la pedagoga in educazione fisica e nutrizionista Elisa Morales Lupayante.

Ultimo aggiornamento: 01 aprile, 2023

L’inappetenza nei bambini è fonte di preoccupazione costante per i genitori, non solo perché i piccoli non consumano quantità di cibo a sufficienza, ma perchè non vogliono problema nuovi alimenti.

Ci sono bambini che, oltre a mangiare poco, odiano le nuove consistenze; per altri, invece, è fastidioso provare determinati sapori. Insomma, alla fine tutto è un grande problema. Le opzioni, quando si tratta di alimentazione, sono sempre più limitate e il momento della pappa diventa una battaglia.

Sebbene si alimentino solo con il biberon e pappette, omogenizzati… è necessario aiutarli ad accettare nuovi sapori, consistenze e persino odori se vogliamo che siano in salute e ben nutriti. Ma come riuscirci? Approfondiamo l’argomento.

L’appetito è variabile nei bambini

Il fabbisogno energetico dei bambini varia parecchio, a seconda della fase della crescita in cui si trovano. Per questo capita spesso che la sua voglia di mangiare e le porzioni che ingerisce cambi nel tempo.

Come indicano fonti autorevoli, è importante rispettare queste fasi e non obbligare i bambini a mangiare. Una piccola porzione non deve preoccupare se il suo sviluppo e la sua crescita non sono ostacolati e se seguono un ritmo graduale.

Per questo motivo è così importante confrontarsi su eventuali dubbi con i professionisti sanitari. Nel caso di un deficit o di un ritardo della crescita, ci aiuteranno a indivuduarlo e a risolvere il problema.

Inappetenza nei bambini: perché?

A seconda del bambino e delle cause latenti, il problema potrebbe risolversi in poco tempo oppure no. Come abbiamo appena visto, ci sono alcune situazioni specifiche in cui l’inappetenza è normale, mentre altre in cui non lo è.

Bisogna anche tenere a mente che molte volte, anche se la causa dell’inappetenza non è complessa (ad esempio, si tratta di un odore sgradevole), questo non significa stabilire che la soluzione vada presa alla leggera né che si debba prendere un provvedimento brusco all’improvviso.

Per risolvere il problema nel modo più giusto bisogna lavorare per fasi e con costanza. Ecco perché, in alcuni casi, può essere d’aiuto avere un professionista della salute. Il segreto è non precipitarsi.

Prendere misure drastiche per trovare una soluzione all’inappetenza può risultare controproducente. Ad esempio, se il bambino mangia troppo, se obbligato, la sua salute potrebbe rimetterci alla lunga.

Le possibili cause dell’inappetenza nei bambini sono le seguenti:

  • Intolleranze alimentari: in alcuni casi, quando il bambino mostra poco appetito solo con determinati cibi, è possibile che abbia qualche intolleranza, secondo quanto suggerisce questo studio dell’Istituto Nazionale di Pediatria del Messico. Questo può avvenire con il latte, le farine o la frutta secca. Bisognerebbe considerare se il bambino ha problemi digestivi.
  • Anemia: un deficit di ferro potrebbe essere la ragione per la quale il bambino è inappetente. In questo caso, dobbiamo accertarci che la sua alimentazione sia completa ed equilibrata. Possiamo anche aumentare la quantità di cibi ricchi di questo minerale.
  • Parassiti intestinali: sono molto frequenti nei bambini, visto che si portano le mani alla bocca con facilità. I sintomi, tuttavia, possono passare inosservati o essere confusi con quelli di altri disturbi. Nervosismo, pupille dilatate e pizzicore nella punta del naso o nell’ano sono altri sintomi della parassitosi.
  • Problemi emotivi: non dobbiamo mai scartare i disturbi emotivi come possibile causa di inappetenza. In questo caso, ad esempio, una situazione familiare complicata o un problema che riguardi il bambino potrebbe alterarne l’appetito. Quantomeno, questo è ciò che suggerisce questo studio condotto dall’Università del Cile.
  • Altre malattie: se la perdita di appetito si prolunga nel tempo o risulta eccessiva, dovremo consultare un medico affinché prescriva gli esami medici necessari. In questo modo potremo scartare qualsiasi altra malattia.

Consigli per combattere l’inappetenza nei bambini

Una volta che sarete andati dal pediatra e che questo abbia dato la sua diagnosi, sarà fondamentale seguire le sue indicazioni, non solo per quanto riguarda l’assunzione di farmaci (nel caso in cui sia prescrivibile), bensì anche per quanto riguarda dieta e idratazione.

Inoltre, dovreste consultare il professionista sanitario sull’uso di determinati rimedi naturali per integrare il trattamento. Se vi autorizzerà a utilizzare il miele, potrete utilizzarle in tranquillità.

1. Lievito nutrizionale

Il lievito nutrizionale, ricco di vitamine, sali minerali e aminoacidi, è un eccellente prodotto per stimolare l’appetito. È un integratore ideale per il corretto sviluppo fisico e mentale del bambino.

2. Ricette originali

Un consiglio per far sì che il bambino inizi a mangiare di più consiste nel provare nuove ricette che siano attraenti a livello visivo. Possiamo creare formine e disegni originali con gli alimenti con cui andremo a comporre il piatto, in modo che il pasto risulti più attraente e in modo che il bambino voglia provarlo.

Se il bambino non vuole mangiare legumi, pesce o verdura, ad esempio, proveremo a preparare un impasto da farcire con questi ingredienti. Un buon modo per far sì che mangino i legumi è utilizzare la farina di ceci.

3. Coinvolgerli nella preparazione dei piatti può aiutare i bambini con inappetenza

Alcuni specialisti consigliano di far partecipare i bambini alla preparazione di piatti che stimolino il loro appetito. Attenzione, l’idea non è chiedere loro di cucinare da soli, bensì affidare ai piccoli piccoli compiti, a seconda dell’età, in modo da distrarli e vedere il cibo come qualcosa di buono e divertente.

Inoltre, sempre a seconda dell’età, è positivo coinvolgerli nella scelta di alcuni piatti che fanno parte del menù della settimana. Inoltre, possono anche partecipare alla spesa al supermercato.

4. Stabilire degli orari per mangiare con tutta la famiglia

A questo punto è importante stabilire degli orari dedicati ai pasti della giornata e alla convivialità. Inoltre, è preferibile che i bambini consumino dai 4 ai 5 pasti al giorno, ma con porzioni più piccole, rispetto a 3 molto abbondanti.

Per quanto riguarda la quantità, non c’è bisogno di riempire il piatto, perché l’effetto potrebbe essere l’opposto. Possiamo aumentare la quantità poco per volta, man mano che aumenterà l’appetito e offrire la possibilità di ripetere o di aggiungere altre porzioni.

Mangiare con tutta la famiglia o in gruppo stimola i bambini a provare cose nuove. Mantenere un ambiente rilassato, divertente e disteso è la cosa migliore per raggiungere l’obiettivo e per evitare stress e preoccupazioni che genera questo argomento nei genitori.

5. Spezzare la routine

Organizzare un picnic, un barbeque, una giornata a tema o un pranzo fuori casa è una strategia perfetta per trasformare il momento del pasto in un’attività diversa e divertente.

6. Sport

Benefici fisici dello sport in famiglia

Per quanto possa sembrare controproducente, in realtà non lo è. Per aiutare i bambini con inappetenza a mangiare di più, possiamo motivarli a realizzare uno sport o un’attività che amino. In questo modo, mentre si allenano e consumano energia, il loro corpo cercherà cibo.

Mettete in pratica questi consigli per i bambini con inappetenza, affidandovi al pediatra

Per concludere, è molto importante non trascurare le indicazioni del medico e non mettere da parte il trattamento pattuito al primo segnale di miglioramento. Affinché il piano abbia successo, sarà necessario rispettare i tempi indicati.

Infine, ricordiamo ancora una volte di non somministrare rimedi naturali in sostituzione dei farmaci e degli alimenti.


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