Indice aterogenico: che cos'è e come viene calcolato?

L'indice aterogenico permette di misurare il rischio di aterosclerosi e valutare lo stato delle arterie. È molto utile per evitare conseguenze serie come l'infarto.
Indice aterogenico: che cos'è e come viene calcolato?
Elisa Martin Cano

Scritto e verificato la dottoressa Elisa Martin Cano.

Ultimo aggiornamento: 03 novembre, 2022

L’indice aterogenico è un calcolo che viene eseguito per stimare il rischio di ostruzione delle arterie e di sviluppo di aterosclerosi. Si tratta di una valutazione abbastanza comune, che si raggiunge tenendo conto dei valori di colesterolo nel sangue.

Le cifre ottenute danno un’indicazione dello stato delle nostre arterie, motivo per cui è molto utile per una diagnosi tempestiva e per prevenire conseguenze più serie. Continuate a leggere e vi diremo gli aspetti più interessanti dell’indice aterogenico.

Che cos’è l’aterosclerosi?

L’aterosclerosi è il deposito di sostanze grasse, in questo caso il colesterolo, all’interno delle nostre arterie. La funzione dei vasi sanguigni è di trasportare il sangue che va a nutrire le cellule dei tessuti con l’ossigeno. Inoltre, raccolgono l’anidride carbonica risultante dal metabolismo delle cellule per portarla ai nostri polmoni affinché sia eliminata dal corpo.

Quando il colesterolo si deposita e si accumula nei vasi sanguigni, occlude gradualmente il lume del vaso. Se questo accumulo non viene fermato, possono accadere due cose:

  1. Il vaso finisce per ostruirsi completamente nel sito dell’accumulo. Ciò significa che le aree del corpo che questo vaso deve nutrire vengono private del necessario apporto di ossigeno. Le cellule di questi tessuti moriranno lentamente e l’organo di cui fanno parte perderà funzionalità.
  2. Questo materiale depositato si può staccare dalle pareti e viaggiare attraverso i vasi, fino al momento in cui raggiungerà vasi sanguigni di calibro più piccolo, dove si fermerà, bloccando la circolazione. Pertanto, accadrà lo stesso fenomeno del caso precedente, ma all’improvviso. Provocherà quello che conosciamo come infarto.

Oltre all’occlusione, il deposito di grasso sulle pareti dei vasi fa sì che queste diventino dure e rigide. Questo, insieme all’aumento della pressione arteriosa, dovuto al minor spazio che il sangue ha per circolare, aumenta il rischio di rottura di vene e arterie.

Che cos’è l’indice aterogenico?

L’aterosclerosi è un processo multifattoriale; tuttavia, le alterazioni del metabolismo delle lipoproteine svolgono un ruolo particolarmente importante, rappresentando circa il 50% del rischio di sviluppo di malattie cardiovascolari.

Si ritiene invece che la valutazione del rischio coronarico non possa basarsi esclusivamente sul livello di colesterolo. Quindi, nel tentativo di essere più precisi nella previsione delle malattie cardiovascolari, vengono utilizzati vari indici o rapporti lipoproteici.

Tra questi c’è l’indice aterogenico o di Castelli, un calcolo matematico che riflette la relazione tra colesterolo totale e colesterolo HDL nelle nostre arterie. Attraverso questa formula possiamo conoscere il rischio di aterosclerosi di una persona.

Come si calcola l’indice aterogenico?

La formula matematica per calcolare l’indice aterogenico consiste nell‘usare il valore del colesterolo totale in milligrammi come numeratore e dividerlo per il valore del colesterolo HDL -in milligrammi- il denominatore.

aterosclerosi e indice aterogenico
L’indice aterogenico ci dà un quadro dell’ostruzione che il colesterolo potrebbe causare nelle nostre arterie.

Come interpretare i risultati?

Livelli elevati di colesterolo HDL, detto anche colesterolo buono, rispetto al colesterolo totale, equivalgono a un basso indice aterogenico, e quindi a un minor rischio di aterosclerosi.

Al contrario, bassi livelli di HDL in proporzione ai livelli di colesterolo totale daranno un alto indice aterogenico e un rischio maggiore di aterosclerosi.

Quali sono i valori di riferimento dell’indice aterogenico?

  • Rischio minimo: quando il valore ottenuto è inferiore a 3,5, le probabilità di soffrire di malattie cardiovascolari sono basse o quasi nulle.
  • Moderato: se i valori sono compresi tra 3,5 e 4,5, i livelli di colesterolo vanno controllati e dovrebbero essere utilizzate strategie di prevenzione. 
  • Massimo: valori superiori a 4,5 vanno costantemente monitorati. In questo caso, è necessario applicare misure per abbassare i livelli di colesterolo, al fine di prevenire la comparsa di malattie nei vasi o stabilizzare la patologia se già presente.

Oltre a questi valori di riferimento, il rischio di sviluppare aterosclerosi è influenzato dal sesso della persona. Negli uomini, il rischio grave è considerato da 4,5 punti sull’indice aterogenico; mentre nelle donne sarà preso in considerazione a partire da 4 punti.

Come abbassare l’indice aterogenico?

Esistono farmaci in grado di abbassare il colesterolo nel sangue, ma oltre a ciò ci sono altri accorgimenti e cambiamenti nello stile di vita che tutti possono apportare.

  • Una dieta corretta: ricca di frutta e verdura. Occorre prestare attenzione ai prodotti contenenti zuccheri e grassi raffinati. Una dieta sana e varia aiuterà a controllare i livelli di colesterolo cattivo nel nostro sangue.
  • Evitare il fumo: i fumatori hanno un rischio molto più elevato di sviluppare malattie cardiovascolari.
  • Fare esercizio costante e adeguato alle capacità e ai bisogni personali.
Dieta sana

Chiedete al medico di controllare l’indice aterogenico

Nel caso in cui uno qualsiasi dei valori risulti alterato, rivelando un alto indice aterogenico, sarà lo specialista a consigliare il paziente le misure da seguire. Il medico deciderà se sia necessario iniziare un trattamento farmacologico.

Come sempre, è importante condurre uno stile di vita sano. In questo modo è possibile prevenire gran parte dei disturbi metabolici, come diabete o patologie cardiovascolari.


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