Le 4 malattie cerebrovascolari più comuni

Molte malattie cerebrovascolari non presentano sintomi specifici, pertanto è fondamentale sottomettersi a visite regolari e seguire uno stile di vita sano per evitare complicazioni.
Le 4 malattie cerebrovascolari più comuni

Ultimo aggiornamento: 30 gennaio, 2019

Le malattie cerebrovascolari (ECV) si riferiscono a tutte quelle condizioni in cui la circolazione del flusso sanguigno diviene più difficile, in modo momentaneo o permanente, in un’area precisa del cervello.

Conosciamo tutti qualcuno che ha avuto un ictus, un aneurisma o una piccola emorragia cerebrale. Tutte queste malattie possono lasciare sequele permanenti e possono persino portare alla morte.

Nel migliore dei casi il tutto si risolve con un grande spavento, ma ciò porterà comunque ad un cambiamento del proprio stile di vita.

Bisogna anche dire che la maggior parte delle persone non è sufficientemente cosciente di queste patologie.

A meno che non si siano vissute esperienze simili in maniera ravvicinata, in generale, non si dà sufficiente importanza all’impatto che hanno sulla salute cerebrale fattori come la pressione arteriosa, il colesterolo alto o il sovrappeso.

Eppure buona parte dei decessi a causa delle malattie cerebrovascolari potrebbe essere prevenuta.

Altri casi, invece, come ad esempio gli ictus che colpiscono giovani o persone che si prendono massima cura del loro stile di vita, sono realtà che vanno al di là della nostra comprensione e anche della logica.

In ogni caso, ci sono determinati aspetti sui quali dovremmo riflettere: la prevenzione, sottomettersi a visite periodiche e altri fattori associati, che farebbero diminuire l’impatto di queste tristi realtà.

Si tratta di un obiettivo a cui vale la pena dedicare tempo e, soprattutto, volontà.

Le 4 malattie cerebrovascolari più comuni

Esattamente come abbiamo segnalato all’inizio dell’articolo, qualsiasi patologia cerebrovascolare compare a causa di un problema nel flusso sanguigno.

Qualsiasi alterazione nella circolazione del flusso sanguigno, dunque, può dar luogo a due tipi di malattie: quelle ischemiche e quelle emorragiche.

Bisogna sottolineare che quelle ischemiche sono le più comuni e che la maggior parte di esse può avere la stessa origine: l’aterosclerosi.

Nel nostro blog ne abbiamo già parlato in numerose occasioni: l’aterosclerosi si verifica quando i livelli di colesterolo sono molto elevati e a ciò si aggiunge la temuta infiammazione delle arterie cerebrali.

Tutto ciò genera una malattia lenta, progressiva e altamente debilitante: l’accumulo di placche nelle pareti arteriose.

Ciò provoca problemi nella circolazione del flusso sanguigno fino al cervello e, a lungo termine, può portare alla comparsa di problemi cognitivi e demenze.

Non ci troviamo di fronte ad un problema lieve o che possiamo ignorare. La prevenzione e il corretto stile di vita che seguiamo oggi sarà importante in futuro. 

Donna con mal di testa

1. Trombosi cerebrale

  • La trombosi è una patologia cerebrovascolare ischemica.
  • Gli ictus, nell’80% dei casi, hanno questa stessa origine.
  • Si verifica dopo lo stringimento di un’arteria cerebrale a causa della comparsa di un trombo che blocca il flusso sanguigno.

Bisogna dire che, in generale, questa condizione di solito invia dei campanelli d’allarme prima che si produca la chiusura completa del vaso.

È pertanto fondamentale prestare la giusta attenzione ai seguenti sintomi:

  • Intorpidimento di una metà del viso o di un lato del corpo.
  • Intenso mal di testa.
  • Difficoltà a comunicare o capire
  • Nausea e problemi a camminare.
  • Problemi di vista.

2. Embolia cerebrale

Embolia cerebrale

L’embolia cerebrale è un’altra delle malattie cerebrovascolari di origine ischemica. Ebbene, se nel caso anteriore avevamo a che fare con un “trombo”, adesso l’origine si trova in un “embolo”.

Per intenderci: un trombo è un coagulo di sangue che si forma nella parete di un’arteria importante e che ostruisce la circolazione.

L’embolia è causata da un embolo, ovvero un pezzo di placca che si stacca da un’arteria e che arriva al cervello.

Tuttavia, a differenza della trombosi cerebrale, quest’embolo nasce lontano dall’ostruzione (di solito nel cuore).

Per quanto riguarda i sintomi, bisogna dire che sono molto simili a quelli della trombosi: intorpidimento di un lato del corpo, difficoltà ad esprimersi e comunicare, ecc.

È possibile intervenire somministrando al paziente con embolia una proteina chiamata “tPA” capace di dissolvere questi emboli. La speranza di vita, dunque, migliora esponenzialmente.

3. Emorragia cerebrale o intracerebrale

Abbiamo già parlato delle due malattie cerebrali di origine ischemica più comune. Adesso ci soffermeremo sulle condizioni il cui fattore scatenante è un’emorragia.

Gli aneurismi sono le più comuni. In questo caso parliamo di un’anomala dilatazione della zona debole di un vaso sanguigno all’interno del cervello.

  • Nel momento in cui si rompe l’aneurisma, si verifica l’emorragia cerebrale.
  • Sebbene un aneurisma sia un fenomeno dal notevole impatto, bisogna dire che gli accidenti cerebrovascolari ischemici continuano ad essere i più dannosi, dalle conseguenze peggiori e che causano un maggior numero di morti ogni anno.

Bisogna anche dire che il problema principale dell’aneurisma è che non presenta molti sintomi.

Alcune persone possono soffrire di una dilatazione di un vaso sanguigno cerebrale per anni e non notare assolutamente nulla finché, in un determinato momento, si rompe a causa della pressione.

4. Emorragia subaracnoidea tra malattie cerebrovascolari più comuni

Donna con fastidi

Le emorragie subaracnoidee si verificano spesso a causa della pressione arteriosa fuori controllo: è un dato che non possiamo ignorare.

In questo caso si verifica anche la rottura di un vaso sanguigno nella superficie del cervello.

L’emorragia avviene nello spazio tra il cervello e il cranio, quello subaracnoideo, senza arrivare mai a introdursi nel cervello stesso.

La speranza di vita dopo aver sofferto di questa emorragia dipende sempre dalla velocità dell’intervento medico. Dunque è di vitale importanza saper riconoscerne i sintomi:

  • Problemi di concentrazione
  • Disturbo agli occhi causato dalla luce
  • Irritabilità, cattivo umore, cambiamenti di personalità
  • Dolore a collo e spalle
  • Vomito e nausea
  • Convulsioni

Senza dubbio il sintomo più evidente è quello relativo alla vista: possiamo perdere la vista per qualche minuto, vedere luci intense o fenomeni ottici.

Dinanzi a qualsiasi problema o piccola anomalia, non bisogna esitare: è necessario consultare subito un professionista della salute.


Tutte le fonti citate sono state esaminate a fondo dal nostro team per garantirne la qualità, l'affidabilità, l'attualità e la validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.



Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.