Ketamina: a che cosa serve?

La ketamina è una sostanza rilassante utilizzata principalmente come sedativo o anestetico sugli animali. Provoca anche effetti allucinogeni.
Ketamina: a che cosa serve?
Alejandro Duarte

Scritto e verificato il biotecnologo Alejandro Duarte.

Ultimo aggiornamento: 08 aprile, 2021

La ketamina è un farmaco dotato di proprietà anestetiche e allucinogene. In medicina il suo uso è molto limitato e di solito viene impiegata solamente come anestetico ad azione rapida.

Viene largamente impiegata anche in ambito veterinario, per sedare animali di grossa taglia, soprattutto cavalli. Venne sintetizzata e usata alla fine del XX secolo proprio con questo scopo. Il suo cattivo impiego, però, le conferì la fama di droga allucinogena. Iniziò a essere usata per drogare le donne per stuprarle più facilmente, in quanto provoca sonnolenza e dissociazione.

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Qual è il meccanismo di azione della ketamina?

Glutammato monosodico.

La ketamina è un derivato della fenciclidina.  Entrambi i composti appartengono alla famiglia farmacologica degli antagonisti dei recettori NMDA. NMDA è l’abbreviazione di N-metil-D-aspartato, un agonista del glutammato.

Una sostanza agonista potenzia l’effetto di un’altra sostanza. Al contrario, se una sostanza è antagonista, significa che blocca l’azione di un’altra sostanza.

La ketamina è un anestetico perché blocca l’attività dell’NMDA, a sua volta responsabile dell’aumento di attività del glutammato.

Il glutammato è un neurotrasmettitore dall’azione eccitante che partecipa alle sinapsi in diverse aree del sistema nervoso. La corteccia cerebrale è ricca di recettori del glutammato poiché è l’area in cui si trovano i centri di apprendimento, della memoria ecc.

Bloccando il glutammato, le sinapsi non trasmettono l’informazione eccitante e il sistema nervoso entra in uno stato di rilassamento. In base alla dose, si passa da un effetto sedativo o tranquillante all’anestesia, ovvero il blocco delle sensazioni.

A cosa serve la ketamina?

Come già accennato, la ketamina viene usata soprattutto come sedativo e anestetico in ambito veterinario. L’uso sugli esseri umani è molto limitato, dati gli effetti psicotropi secondari che provoca. Tuttavia, nei paesi meno sviluppati viene spesso assunto come anestetico, dal momento che si tratta di un prodotto più economico dei farmaci moderni.

Perché la ketamina è una sostanza psicotropa?

La ketamina è un potente allucinogeno di tipo dissociativo. Ciò significa che provoca alterazioni rispetto all’ubicazione nello spazio del corpo di chi la assume. Spesso vengono descritte sensazioni di leggerezza, di galleggiamento, di distacco dal proprio corpo, ecc.

Quando si iniziò a utilizzarla in bassi dosaggi su bambini e anziani, molti pazienti descrissero ciò che avevano provato dopo l’anestesia. Dal momento che il numero dei casi era particolarmente grande, vennero condotti numerosi studi e, infine, si verificò che, effettivamente, anche a basse dosi l’effetto allucinogeno della sostanza era molto potente.

Proprio questa potenza, riflessa nella grande affinità della sostanza verso i recettori, è ciò che la rende così pericolosa.

È molto difficile dosare la quantità corretta, dal momento che provoca subito effetti collaterali. In dosi minime provoca rilassamento, mentre dosi lievemente più alte provocano esperienze simili alla morte. La sensazione di morte insorge a causa del blocco dei movimenti. Le persone che la provano manifestano un’immobilità completa.

Quali sono i suoi effetti collaterali?

Ketamina: farmaci vari.

Oltre alle allucinazioni, provoca anche alterazioni della memoria e difficoltà di attenzione. Se si aumenta la dose, il paziente soffre di aritmie potenzialmente mortali, come la bradicardia. Altri effetti cardiovascolari da tenere in considerazione sono l’ipertensione arteriosa, l’insufficienza cardiorespiratoria e l’aumento della pressione intracranica.

I bambini possono morire a causa di spasmi della laringe che bloccano il passaggio dell’aria. Presentano spesso anche convulsioni e distonia.

Il termine “distonia“si riferisce alle contrazioni involontarie dei muscoli. Queste ultime, se provocate dalla ketamina, sono di solito molto dolorose per il paziente e riflettono la disfunzione del sistema nervoso.

Per tutti questi motivi, la ketamina non viene quasi mai impiegata nella pratica clinica. Le complicazioni, infatti, sono così frequenti e pericolose che i rischi sono molto alti, rispetto ai possibili benefici. Inoltre, se mescolata con altre sostanze, come l’alcol, l’intensità degli effetti aumenta.

Vi raccomandiamo di allertare il prima possibile i servizi di emergenza se vi accorgete che qualcuno ha assunto ketamina e di accompagnare la persona in un posto tranquillo. Preferibilmente con luci basse e in silenzio per ridurre gli stimoli al sistema nervoso.


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