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La neurogenesi non è un processo statico, bensì dinamico. Per questo motivo viene modulato e regolato da diversi fattori, ciascuno dedicato a uno specifico bisogno del cervello.
Scoprire che la neurogenesi (produzione di nuovi neuroni) continua a essere attiva nel cervello adulto ha modificato il concetto di plasticità cerebrale e ha svelato nuovi meccanismi che garantiscono l’omeostasi del sistema nervoso.
La plasticità cerebrale definisce la capacità del cervello di modificare la sua struttura e la sua funzione durante il processo di maturazione e di apprendimento e dinnanzi al danno neuronale che si produce in caso di malattia.
Questo concetto fa del cervello un organo malleabile, che risponde a diversi fattori che possono influire positivamente o negativamente sulla formazione di nuovi neuroni. Questi, a loro volta, possono generare un effetto benefico sul cervello.
La formazione di nuovi neuroni nel cervello era stata osservata già nel 1966. In seguito, questo fenomeno è stato confermato. Da quel momento, sappiamo che esistono due aree nel cervello di una persona adulta in cui avviene la neurogenesi: il bulbo olfattivo e l’ippocampo.
Queste due regioni del cervello hanno delle caratteristiche importanti che permettono di mettere in moto questo processo di formazione di nuovi neuroni, ovvero la neurogenesi.
La neurogenesi, come già sappiamo, è il processo che coinvolge la generazione dei nuovi neuroni. È stato notato che è attivo nell’ippocampo e nel bulbo olfattivo dei mammiferi adulti, il che suggerisce la persistenza delle cellule staminali neuronali nel corso di tutta la vita. Questo processo è molto complesso e si sviluppa in diverse tappe, come:
I cambiamenti subiti dalle cellule che partecipano al processo di neurogenesi ha permesso di individuare diverse caratteristiche in base ai marcatori proteici che si esprimono temporaneamente durante questo processo.
La formazione di nuovi neuroni è controllata minuziosamente per evitare un’alterazione dei circuiti neuronali. La nicchia è uno dei fattori che intervengono sulla regolazione della neurogenesi, ed è costituito da:
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Queste tre componenti agiscono in modo sincronizzato per:
La neurogenesi non è un processo statico, bensì dinamico. Per questo motivo, viene modulato e regolato da diversi fattori che rispondono alle diverse necessità del cervello.
Tra i fattori coinvolti nella modulazione e nella regolazione della neurogenesi troviamo la nicchia (precedentemente descritta), i fattori interni e quelli esterni.
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I fattori interni controllano la proliferazione delle cellule pluripotenti e delle cellule che da esse derivano. Tra questi fattori si trovano:
Questi fattori, tuttavia, non regolano solo la proliferazione cellulare, bensì anche la decisione delle cellule progenitrici di formare nuovi neuroni.
Le tappe che segnano la nascita di un neurone, come quello che abbiamo visto, così come la produzione, la migrazione, la differenziazione, la maturazione e la sopravvivenza sono modulate anche da fattori estrinsechi tra i quali troviamo:
Tuttavia, di recente è stato scoperto che il glutammato esercita un duplice effetto su alcune tappe di questa formazione. Il GABA, la serotonina e la dopamina influiscono anch’esse sulla modulazione di questo processo.
Oltre a questi neurotrasmettitori, si è osservato che le droghe, così come determinati ormoni come il cortisone, ma anche la gravidanza, l’alcol e le brutte esperienze durante le prime fasi della vita, sono ulteriori fattori che influiscono sulla neurogenesi.
È interessante conoscere a fondo la neurogenesi del cervello adulto per tentare dei trattamenti di sostituzione dei neuroni in caso di malattie neurodegenerative. Ma anche per il trattamento delle malattie con perdita neuronale selettiva come i disturbi neurologici e psichiatrici.
È fondamentale proseguire nella ricerca al fine di manipolare le cellule pluripotenti e sfruttare al massimo il loro potenziale.