Mal di testa da farmaci: perché succede?

I sintomi del mal di testa causato da farmaci possono variare a seconda della cefalea che si desidera trattare e dei medicinali assunti. Per saperne di più, continuate a leggere questo articolo.
Mal di testa da farmaci: perché succede?
Leonardo Biolatto

Revisionato e approvato da il dottore Leonardo Biolatto.

Ultimo aggiornamento: 11 gennaio, 2023

Se soffrite di mal di testa, qualunque farmaco assumerete per calmarlo potrebbe acuirlo come effetto collaterale. Il mal di testa da farmaci si protrae per oltre 15 giorni al mese e in genere è dovuto a un consumo eccessivo di medicinali specifici per il trattamento della cefalea.

In seguito alla sospensione del farmaco, nel giro di qualche settimana il mal di testa sparirà pur ripresentandosi dopo qualche tempo. Cosa fare al riguardo? Approfondiamo l’argomento.

Con quali sintomi si manifesta il mal di testa da farmaci?

I sintomi del mal di testa da farmaci possono variare a seconda del dolore iniziale che si desidera trattare.

Si tratta di un malessere che compare tutti i giorni o quasi ogni giorno, e che spesso insorge al mattino presto. Grazie agli analgesici si attenua, ma ricompare una volta passato l’effetto del farmaco. Altri sintomi possibili sono:

  • Nausea.
  • Irrequietezza e difficoltà di concentrazione.
  • Problemi di memoria.
  • Irritabilità.
Donna con mal di testa da farmaci.
L’assunzione di determinati farmaci può provocare mal di testa. Questo vale soprattutto per chi assume un mix di analgesici.

Quali farmaci possono provocare mal di testa?

Non sappiamo con esattezza per quale motivo il consumo di alcuni farmaci provochi mal di testa come effetto indesiderato. Il rischio di dover affrontare questo problema varia a seconda del farmaco assunto.

Tuttavia, qualunque medicinale indicato per il mal di testa intenso potrebbe scatenare il problema. Tra questi vi sono i seguenti.

Analgesici e antinfiammatori

Analgesici come l’aspirina e il paracetamolo, oppure un mix di analgesici di diverso tipo, possono essere responsabili di mal di testa, soprattutto se si esagera con un consumo prolungato nel tempo.

Lo stesso vale per gli antinfiammatori come l’ibuprofene e il naprossene (FANS), il cui consumo eccessivo e per un tempo prolungato favorisce la comparsa di mal di testa tra i vari effetti indesiderati.

Farmaci  per il trattamento dell’emicrania

In questo secondo gruppo rientrano i farmaci più potenti, come i triptani, gli oppiacei o il mix di diversi analgesici. Non bisogna superare le 10 assunzioni al mese, altrimenti potrebbe insorgere cefalea perenne nelle persone che soffrono già di questo problema o di emicrania.

Gli oppiacei, invece, sono analgesici che derivano dall’oppio o dai composti sintetici dello stesso, che includono un mix di codeina e paracetamolo. La cefalea da sospensione dura molto più a lungo se abusiamo di analgesici piuttosto che di triptani.

Quali sono i fattori di rischio dell’insorgenza del mal di testa da farmaci?

Tra i fattori che promuovono l’insorgenza del mal di testa da farmaci rientrano quelli che descriviamo a seguire:

  • Storia clinica con sofferenza di mal di testa cronico, soprattutto emicrania.
  • Assumere spesso farmaci per il mal di testa. Il rischio è maggiore con un mix di analgesici per un periodo di 10 o più al mese. Aumenta anche se assumiamo un solo analgesico per oltre 15 giorni al mese.
Mal di testa da farmaci.
Precedenti di mal di testa ed emicrania favoriscono la comparsa di mal di testa da farmaci specifici per questi problemi.

Esiste un trattamento per questo mal di testa?

Se soffrite di mal di testa a seguito dell’assunzione di alcuni farmaci, prima di tutto va limitato il consumo dei medicinali. Una volta avuta conferma della diagnosi da parte del medico, questi indicherà un consulto neurologico.

In base al farmaco assunto, il medico deciderà se sospenderne immediatamente l’assunzione o se ridurlo progressivamente.

Tuttavia, una volta sospeso il medicinale responsabile del problema, in genere si avverte una cefalea intensa. Questa cefalea è direttamente associata al tipo di analgesico assunto, alla durata del trattamento e al dosaggio.

Nella maggior parte dei casi il trattamento prevede l’assunzione di un antinfiammatorio non steroideo. In particolare, verrà prescritto una terapia con naprossene ogni 12 ore, per 2-3 settimane.

Tuttavia, in alternativa potete utilizzare il prednisone, in un dosaggio pari a 60-100 mg al giorno, per poi proseguire con una graduale riduzione fino a raggiungere i 14 giorni di trattamento.

Dipendenza da analgesici

La dipendenza da medicinali può essere un fattore di rischio per il mal di testa da farmaci assunti in eccesso. Ecco perché potrebbero presentarsi i sintomi da crisi di astinenza, come i seguenti:

  • Nervosismo e irrequietezza.
  • Nausea e vomito.
  • Insonnia.
  • Stitichezza.

In genere, questi sintomi durano da due a 10 giorni, ma possono persistere per diverse settimane. In molti casi potrebbe persino essere necessario prescrivere un trattamento per gli stati d’ansia e per gli episodi di vomito dei primi giorni.

Per concludere

Possiamo prevenire il mal di testa da abuso di analgesici e la cefalea primaria. Il medico di famiglia potrebbe prescrivere trattamenti preventivi. In questo modo, diventa possibile prevenire i disagi che derivano dal consumo eccessivo di analgesici.


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