Mio figlio non mi ascolta: comunicazione in famiglia

I vostri figli non prestano attenzione quando parlate? Niente paura, ecco come farvi ascoltare.

Mio figlio non mi ascolta comunicazione in casa

“Mio figlio non mi ascolta” è la tipica affermazione di una madre che ha provato di tutto per comunicare con suo figlio, ma ha fallito. Non bisogna disperare.

Ottenere un buon livello di comunicazione con i figli è possibile, ma prima occorre analizzare in che modo la realizziamo, per capire in cosa stiamo sbagliando o come migliorarla.

In questo modo, non solo i vostri figli vi ascolteranno, ma anche voi ascolterete loro.

È del tutto normale che i figli, soprattutto quando sono piccoli, non vogliano ascoltare. Questo lo si deve a molti fattori.

In alcuni casi il bambino è completamente assorbito da ciò che sta facendo e non riesce a prestare attenzione. Quando questo capita, bisogna avvicinarsi e chiedere in modo gentile che ci regali qualche minuto del suo tempo per conversare.

Un altro fattore che influisce sulla comunicazione, siete voi. Voi siete il suo punto di riferimento principale.

Se i vostri figli vi parlano e voi non li ascoltate, oppure se implorano continuamente la vostra attenzione, qualcosa non sta funzionando.

Se voi per primi non prestate loro attenzione, non aspettatevi che lo facciano loro con voi. Prima di tutto bisogna rafforzare la comunicazione tramite il buon esempio.

L’importanza della comunicazione tra madre e figlio

Se siete stanchi di ripetere mio figlio non mi ascolta, continuate a leggere. La comunicazione è alla base di ogni relazione, soprattutto tra genitore e figlio.

Probabilmente avrete pensato più di una volta che i vostri figli non si confidano con voi. Bene, se volete che vi raccontino i loro problemi, dovete confidargli i vostri.

Mio figlio non mi ascolta, come fare? Confidategli i vostri problemi
Se sin dai primi anni create un clima di fiducia, in cui tutti i membri della famiglia possono parlare e raccontare gli avvenimenti della giornata, rinforzerete la comunicazione in casa.

Se instaurate questa abitudine da subito, quando il bambino entrerà nella fase dell’adolescenza, tutto avverrà in modo naturale.

Mantenere la connessione con i vostri figli migliora la relazione tra familiari. Ci sono molti aspetti che permettono alle relazioni di scorrere fluide, ma essere connessi è fondamentale.

Mio figlio non mi ascolta. Cosa sto sbagliando?

Il problema è che, in genere, esprimiamo le stesse idee dei nostri genitori. I figli, invece, appartengono a un’altra generazione, con abitudini e costumi diversi.

I nostri messaggi, dunque, vengono ricevuti in modo diverso. Che i vostri figli imparino ad ascoltarvi dipenderà da due aspetti fondamentali: come inviate il messaggio e come i bambini lo ricevono.

Non è complicato ricevere attenzione da un figlio, ma non si raggiunge dall’oggi al domani. La pazienza e la costanza sono elementi chiave di questo processo.

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1. Mio figlio non mi presta attenzione

Per quanto possa sembrare strano, occorre capire che i motivi per cui un figlio non ascolta non sono sempre gli stessi. A volte, quando gli si chiede qualcosa, il bambino sente, ma non presta attenzione. Questo è un atto di disobbedienza.

Mio figlio non mi ascolta perché probabilmente è concentrato in altre attività

In altre circostanze, invece, il bambino è concentrato in una delle sue attività preferite. La sua attenzione si rivolge a un solo oggetto e le richieste degli adulti potrebbero passare in secondo piano.

In breve, prima dovete identificare la causa della loro mancanza di attenzione, e dopo agire di conseguenza.

2. Mio figlio non mi ascolta, anche se ripeto sempre le stesse cose

Per i vostri figli non c’è cosa più tediosa che ascoltare un ordine imposto in modo ripetitivo. Sentirsi dire sempre le stesse cose non è motivante, al contrario le novità sorprendono.

Provate a innovare, a essere creativi nelle vostre richieste: avrete maggiori probabilità di essere ascoltati. Cambiate il contenuto, le parole, il modo di esprimervi.

In questo modo i bambini non si annoieranno e acconsentiranno alle vostre richieste più facilmente. 

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3. Mio figlio non mi ascolta neanche quando grido

Gridare è sinonimo di disperazione e di perdita della pazienza. I bambini hanno una loro astuzia e quando vi vedono in questo stato emotivo, capiscono facilmente di essere riusciti a farvi perdere le staffe.

In questa situazione, la cosa peggiore per un genitore è perdere il controllo.

Mio figlio non mi ascolta, ma alzare la voce non serve a niente

Alzando la voce, trasmettete solo fastidio o nervosismo. Questo non è il messaggio da trasmettere al bambino. Nonostante il vostro disagio, è necessario fargli capire dove ha sbagliato e come si possono migliorare le cose insieme.

4. Mio figlio sbuffa ogni volta che parlo

Imparate a comunicare, è importante. Individuate le parole che non piacciono ai vostri figli. Non bisogna parlare tanto per parlare, si tratta invece di capire come usare le parole per generare una risposta positiva.

La comunicazione ha, tuttavia, delle regole. Non siate genitori che parlano continuamente al figlio come se avesse un anno. I figli sono esseri umani in crescita e gradualmente devono assumersi delle responsabilità.

Conclusioni

Non direte più mio figlio non mi ascolta. Che i propri figli ascoltino e prestino attenzione non è impossibile. L’educazione impartita a questa età sarà la base della loro vita adulta.

Se insegnate loro ad ascoltare e a comunicare in modo efficace, sarà più semplice creare una relazione genitore-figlio stabile e forte.E ricordate: anche voi dovete ascoltare.

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