11 esercizi per attivare il linguaggio nei bambini

Attivare il linguaggio nei bambini è un processo evolutivo che impiega un determinato tempo. Tuttavia potete aiutare il vostro piccolo ad esercitare il linguaggio orale, in quanto è determinate per il suo sviluppo sociale.
11 esercizi per attivare il linguaggio nei bambini
Bernardo Peña

Scritto e verificato lo psicologo Bernardo Peña.

Ultimo aggiornamento: 27 marzo, 2023

Anche se i bambini in fasce non sanno ancora parlare, possono esprimersi tramite il pianto e il proprio corpo. Nonostante ciò, è di vitale importanza che i piccoli sviluppino la capacità verbale. Un modo per riuscirci è realizzare degli esercizi pratici per attivare il linguaggio nei bambini.

In effetti, è molto importante che il minore acquisisca progressivamente una corretta padronanza del linguaggio, che non solo è uno strumento fondamentale di comunicazione, ma aiuta anche a fare ordine tra suoi pensieri.

Come potrete immaginare, tutto questo è fondamentale quando si parla di sviluppo neuropsicologico e cognitivo del bambino. Prima inizierete a lavorare sul linguaggio, meglio sarà.

L’importanza del linguaggio

Importanza del linguaggio.
A 5 anni i bambini hanno un vocabolario di 1000 parole, creano frasi complesse e sanno distinguere tra significati astratti e letterali.

La capacità di parlare del bambino consente di esternare ed interiorizzare ciò che pensa, vuole e desidera. In effetti il linguaggio nei bambini è talmente importante da essere considerato il principale mezzo di comunicazione.

Inoltre, il linguaggio nei bambini è il mezzo fondamentale per la socializzazione, che permetterà al vostro piccolo di adattarsi ed integrarsi nell’ambiente che lo circonda. Grazie ad esso, il bimbo riceverà anche modelli culturali tramite la famiglia e, successivamente, attraverso le relazioni a scuola o con le persone che lo circondano. Questo è quanto affermato in questo studo pubblicato sulla Revista innovación y experiencias educativas.

Ma cosa potete fare per attivare il linguaggio nei bambini? Alcuni esercizi sono estremamente semplici. Potete infatti realizzarli a casa con attività che magari sono già presenti nella routine dei vostri piccoli. Di seguito ne condividiamo alcuni.

Alcuni consigli preliminari per attivare il linguaggio nei bambini

In primo luogo bisogna sottolineare che i genitori hanno una grande influenza nel processo evolutivo del linguaggio nei propri figli. Per questa ragione è importante offrire un modello corretto di pronuncia e articolare bene i suoni.

Per attivare il linguaggio nei bambini si consiglia un dialogo costante, secondo quanto dimostrato in un articolo pubblicato in una rivista, Temas para la educación. Questo deve essere sistematico ed appropriato in base all’età, alle capacità ed agli interessi del bambino. Anche se sentite l’impulso di utilizzare diminutivi o un linguaggio infantile, evitate il più possibile tale atteggiamento.

Non cercate nemmeno di anticiparlo o di terminare le sue frasi. Al contrario, cercate di rispettare i turni di parola. Formulate domande aperte per invogliarlo ad esprimersi e ad ampliare i suoi messaggi. Ora che disponiamo di tali consigli preliminari, passiamo ad analizzare gli esercizi per attivare il linguaggio nei bambini.

1. Andate a fare una passeggiata

Le passeggiate, i viaggi o le escursioni sono esperienze diverse che permettono di acquisire nuove sensazioni e, soprattutto, vocabolario. Inoltre, le emozioni che proverà lo motiveranno ad esprimersi e a condividere liberamente i suoi sentimenti a seconda delle proprie possibilità.

Commentate con lui ciò che osserva, i colori, i suoni, gli aromi, le figure. Approfittate di tutto ciò che trovate attorno a voi per creare una conversazione che segua un filo logico e che gli interessi.

2. Leggete dei racconti

Bambine che interagiscono.
L’apprendimento di una lingua è il prodotto dell’interazione tra le capacità linguistiche del bambino e l’ambiente in cui cresce.

Questo esercizio serve per sviluppare la capacità di comprensione di oggetti e personaggi. Potete iniziare con il chiedergli “dov’è il…” e lasciare che il piccolo segnali con il dito la figura o il colore che gli avete chiesto.

Dovete concedergli un po’ di tempo affinché il piccolo identifichi la richiesta. Quando ci sarà riuscito, fategli i complimenti e realizzate l’esercizio nuovamente.

3. Giocate con fotografie e ritagli

Quest’attività si realizza in modo simile a quella precedente, ma con fotografie o ritagli. In questo caso potete iniziare descrivendo con cenni particolari ogni immagine o foto, una alla volta. Si consiglia che queste catturino azioni diverse e che tali differenze si notino per non rendere più difficile il processo.

Una volta spiegate le fotografie, chiedetegli di identificare ciò che stanno facendo le persone in ognuna di esse. Ricordate, le immagini devono rappresentare azioni facili e familiari per lui, come persone che mangiano, giocano, dormono o corrono.

4. Insegnategli a dire il suo nome

Oltre all’importanza e all’utilità di conoscere il proprio nome, quest’attività permetterà al vostro piccolo di sviluppare la capacità di nominare persone, oggetti e azioni. Cominciate col dire: “tu ti chiami…” e ripetete un paio di volte affinché il bimbo possa rispondere tutte le volte che gli fate la stessa domanda.

Se risponde bene, fategli i complimenti e aggiungete il suo secondo nome o il cognome affinché lo impari poco a poco. Se risponde male, ripetete la dinamica sin dal principio.

Potete utilizzare questo stesso esercizio con le parti del corpo o con altri oggetti familiari, come ad esempio giocattoli od utensili di uso comune, come piatti, scarpe, bicchieri, ecc.

5. Suoni di animali

Un’altra dinamica che piace tanto ai bambini è quella di relazionare il nome degli animali con il suono che emettono. Attualmente potete trovare applicazioni per dispositivi mobili con queste opzioni. Se, però, non vi è possibile, potete semplicemente farlo con la vostra voce, imitando il miagolio del gatto o il muggito della mucca.

Un modo per realizzare questo esercizio è quello di imitare il suono di alcuni animali domestici e chiedere al piccolo di quale animale si tratti. Potete anche chiedergli che suono emettono le anatre o i cani, incoraggiando il piccolo a rispondere con i suoni.

6. Dategli baci e fategli il solletico

Esatto, avete letto bene. Date baci a vostro figlio o a vostra figlia, fate loro il solletico con la boccaa sulle mani o sui piedini; sparite e ricomparite, fateli ridere. Stimolate il linguaggio perché offre stimoli multisensoriali con conseguenze associate a “vedere, sentire, udire”. E dimostrate loro anche affetto con le parole e senza, con suoni prima e dopo un’azione.

Secondo alcuni esperti, fare lo shampoo al bambino contribuisce a stimolare il linguaggio, perché introduce concetti come tiepido, bagnato, schiuma o azioni come aprire, chiudere, lavare o asciugare, con un’acquisizione naturale. Si tratta di un gesto che promuove la fiducia e l’interazione per mezzo delle parole ed educa alla costruizione di sequenze: inizio, metàe  fine, seguendo le istruzioni.

7. Uso del linguaggio infantile

Cambiamo tono di voce.
Quando si avvicinano ai loro piccoli, molti genitori cambiano tono.

I genitori imitano le vocalizzazioni dei neonati, aggiungendo suoni e conversando nel linguaggio noto come motherese (linguaggio infantile). Si tratta di quel linguaggio in cui si usa un tono di voce diverso, da bambini, con molte variazioni e iperarticolazione.

L’intento è rendere più chiaro ciò che si vuole dire, accompagnandolo con suoni particolari, gesti, tono e ritmo propri. Si tratta di un linguaggio molto espressivo, che pone l’enfasi sulla pronuncia aggiunta e sul gioco articolatorio. Dice di più perché trasmette emozioni e viene preso come un gioco e un momento di allegria.

Il bello di questo linguaggio è che, da genitori, immaginiamo il figlio come un interlocutore, adeguando parole e suoni alla loro capacità di capire e rispondere, assicurando uno scambio, comprensione e significato.

Il motherese sarà alla base dell’acquisizione del linguaggio per la sua semplicità, ridondanza e contestualizzazione nel qui e ora, tra la madre e il figlio.

8. Descrive situazioni quotidiane

Descrivere un’attività proprio mente si sta realizzando offre lessico e struttura del linguaggio direttamente correlato all’esperienza. Un aspetto fondamentale.

Un’altra attività linguistica che propone al bambino il linguaggio come uno spettacolo è pensare a voce alta. Significa dire al bambino cosa facciamo, in qualche modo anticipando o concretizzandolo in parole.

Pianificare cosa fare a pranzo, descrivere ricette, ciò che faremo in un luogo specifico, come un negozio o un museo, tutto questo crea nel bambino un linguaggio verbale comprensibile e accessibile. La sua partecipazione si configurerà con lo stesso ordine, perché risponderà con parole, domande, richieste di chiarimenti, spiegazioni; in poco tempo allenerà l’arte di raccontare, di dare la sua interpretazione, divertendosi a inventare.

Quando gli educatori descrivono passo passo l’attività, i bambini hanno la possibilità di ascoltare e capire le sequenze, pianificare a prevedere i risultati.

Giocare è una finestra sul dialogo, sull’uso del linguaggio creativo che esplora quantità, dimensioni, colori, peso, funzione, ecc. Quando si gioco si creano situazioni, scena, incontri, sempre con un po’ di teatralizzazione e messa in scena.

Il momento giusto per introdurre personaggi, momenti e stimolare l’attenzione del bambino verso il gioco, la fiaba o l’invenzione. Si tratta proprio di questo: raccontare è “inventare grandi storie immaginarie”.

10. Promuovere attività ludiche con le parole

Quando pensiamo alla lettura, pensiamo solo a libri e racconti in formato cartaceo o elettronico; in realtà possiamo leggere ovunque e in qualunque momento, anche per strada. Oppure, possiamo partire da un’immagine per creare una storia, connessioni e relazioni. Disegnare sulla spiaggia o costruire storie a partire da nuvole che cambiano forme.

Non dimenticate l’importanza degli scioglilingua e degli indovinelli, dei racconti della tradizione orale. Un racconto a tavola, mentre gustate la cena, sarà indimenticabile.

Se avete il piccolo vicino mentre cucinate, pronunciate i nomi delle verdure, della frutta, degli ingredienti; descriveteli, mettete in risalto le loro proprietà, le funzioni. Trasformate ogni momento in uno spazio in cui le parole illuminino e riempiano. Ovviamente, in quanto genitori, dobbiamo essere preparati a una valanga di domande.

11. Incoraggiate l’uso del linguaggio con la musica, la matematica, l’arte e la scienza

La matematica e la scienza nella quotidianità aiutano i bambini a stabilire relazioni di qualità,, a sommare, sottrarre, moltiplicare o dividere. Quando parliamo con un bambino, cerchiamo di utilizzare parole come “uguale”, diverso, più o meno, ecc. Primo, secondo, terzo o avverbi come “insieme a”, vicino a, sopra, sotto.

Paragonare, misurare e raggruppare per colori, per forma e per consistenza offre principi e categorie che permettono di descrivere e conoscere la realtà. L’importante è prendere coscienza che il linguaggio è carico di concetti e categorie sono utili alla conoscenza empirica del mondo.

Per attivare il linguaggio nel bambino…

Certamente avrete già realizzato alcuni di questi esercizi per attivare il linguaggio nei bambini. La miglior dinamica di tutte, in ogni caso, è quella di parlare molto con il vostro piccolo e lasciare che si esprima liberamente, senza pressioni. Godetevi il processo piuttosto.

Ricordate che voi e gli altri cari sarete i suoi primi maestri per l’attivazione del linguaggio. Dedicategli tempo e attenzione affinché possiate aiutarlo ad arricchire il suo vocabolario. E nel vostro caso? Quali esercizi vi sono risultati utili da piccoli?


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