
L’igiene intima, sia maschile sia femminile, è molto importante per evitare la comparsa di cattivi odori e possibili infezioni. Una…
Sebbene le infezioni siano la causa più comune di alti livelli di monociti nel sangue, questo fenomeno può verificarsi anche nel quadro di un processo cancerogeno o infiammatorio.
Il nostro sangue contiene molti più tipi di cellule e sostanze di quelle comunemente conosciute (come sono i globuli rossi). Un buon esempio sono i monociti, cellule in circolo nel nostro sangue che provengono dal sistema immunitario. Cosa fare in caso di monociti alti in seguito alle analisi del sangue?
I monociti sono prodotti dal midollo osseo e trasportati dal sangue fino ai vari tessuti. Una volta raggiunti i tessuti, i monociti si trasformano in macrofagi, con funzione di difesa. Hanno il compito di eliminare determinate sostanze di scarto e agenti pericolosi per il nostro organismo.
Queste cellule agiscono anche nel processo infiammatorio. I monociti, poi, rappresentano tra il 4 e l’8% del totale delle cellule nel nostro sangue. Tuttavia, la loro concentrazione varia in base all’età, alle infezioni o alla presenza di un qualche processo infiammatorio attivo.
In questo articolo vi spieghiamo perché i livelli di monociti nel sangue possono alzarsi e quale importanza assume questo fenomeno. Si tratta di un aspetto fondamentale, che bisogna tenere in considerazione quando ci sottoponiamo alle analisi del sangue o per conoscere le condizioni immunitarie di una persona.
Come dicevamo, i monociti sono cellule che fanno parte del nostro sistema immunitario. Sono protagonisti nei processi infiammatori e infettivi. Si parla di monociti alti quando la loro concentrazione supera l’8% delle cellule del sangue.
Quel che sappiamo con certezza è che alti livelli di monociti non sempre sono sintomatici. Saranno tuttavia evidenti i sintomi della causa alla base di questo incremento. Per riassumere, potremmo dire che le cause più comuni sono:
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Si tratta della causa più comune. Il numero di monociti aumenta in caso di infezione semplice come un mero raffreddore, così come nel caso di un’infezione cronica. Ne è un esempio la tubercolosi. Per questo motivo, i monociti alti nelle analisi del sangue non rappresentano un dato molto impreciso.
Un alto numero di queste cellule può indicare anche la presenza di un processo infiammatorio nel corpo. Ad esempio, è il caso dell’artrite reumatoide, un disturbo infiammatorio cronico che colpisce le articolazioni e che causa dolore e perdita di motricità.
Anche le cellule del sangue possono essere coinvolte in processi neoplastici. Questo significa che i diversi tipi cellulari possono crescere in modo incontrollato e aumentare le proprie concentrazioni. Tra queste anche i monociti.
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In un’analisi del sangue completa in genere vengono indicati i valori di tutte le cellule presenti nel sangue. È un metodo semplice ed efficace per individuare eventuali patologie. Tuttavia, come dicevamo, alcuni dati sono aspecifici e vanno approfonditi.
A seconda del numero di monociti presenti, è probabile che si tratti di un processo piuttosto che di un altro. Ad esempio, se i livelli sono leggermente al di sopra della media, la cosa più probabile è che si tratti di una infezione lieve. D’altro canto, se i livelli sono molto elevati, potrebbero indicare la presenza di leucemia.
Sarà il medico a eseguire l’analisi della concentrazione di monociti. Se dovesse ritenerlo opportuno, eseguirà le analisi necessarie per individuare l’infezione o il processo infiammatorio, se presenti.
Proprio per questo motivo, è molto importante sapere se si sono presentati altri sintomi in concomitanza. Non esiste alcun trattamento per abbassare i livelli di monociti nel sangue; il trattamento si basa piuttosto sulla risoluzione della causa sottostante.
È tuttavia doveroso dire che l’esercizio fisico può aiutare a riequilibrare i livelli di monociti. Esso, infatti, aiuta a regolare il sistema immunitario e agisce da antinfiammatorio naturale.
Per concludere, l’importante è sottolineare che i monociti alti sono un sintomo aspecifico. Per poter ottenere una diagnosi corretta, è fondamentale consultare il medico. La maggior parte delle volte, inoltre, sono solo conseguenza di una infezione lieve e passeggera.