L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha annunciato ufficialmente che il nuovo nome del vaiolo delle scimmie è mpox. Dopo lunghe riflessioni per trovare un nome nuovo e senza stigma, il verdetto degli esperti è arrivato.
Organizzazioni non governative, alcuni Stati e attivisti sia dall’Africa che della comunità LGBTIQ+ avevano chiesto una ridenominazione della patologia. Il nome precedente era associato a etichette che potevano significare discriminazione e visione distorta della storia naturale di questa malattia.
Le linee guida dell’OMS per la denominazione delle malattie sono apparse solo nel 2015, diversi decenni dopo la scoperta del virus del vaiolo delle scimmie. Pertanto, questo aggiornamento era necessario.
La storia della ridenominazione della malattia
Quando si attribuisce un nome a un virus o a una patologia, l’OMS suggerisce di considerare le suscettibilità. In altre parole, cerca di non scegliere un nome che possa riguardare un gruppo etnico, una nazione, un’attività economica, ecc.
In questo senso, mpox sarebbe un cambiamento prudente, in modo che il “vaiolo delle scimmie” non sia associato solo all’Africa. È possibile che il vecchio nome aumenti i gesti di discriminazione verso i popoli africani, accusati di essere responsabili della diffusione della malattia.
Nel giugno 2022 è stata avviata la consultazione di esperti sul nuovo nome. Questa è nata come iniziativa del gruppo di esperti stesso e non come direttiva di un ente governativo.
In un post pubblicato su PLoS Biology, un lungo elenco di professionisti di diverse aree ha specificato che c’era un problema con il nome della malattia. Hanno persino suggerito di cambiare la classificazione del virus causale stesso, optando per acronimi e numeri. Qualcosa di simile all’esempio paradigmatico della SARS-CoV-2.
Nel contesto dell’attuale epidemia globale, il continuo riferimento e la nomenclatura secondo cui questo virus è africano non è solo impreciso, ma anche discriminatorio e stigmatizzante. ~ PLoS biology, 20(8), e3001769 ~
La dichiarazione dell’OMS
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha accolto la proposta degli scienziati. I membri e i funzionari dell’OMS hanno anche ricordato che dal 2015 si cerca di non fare riferimento a luoghi specifici nei nomi delle malattie.
Così, il bollettino dell’OMS del 28 novembre chiarisce finalmente il passaggio da vaiolo delle scimmie a mpox con le seguenti caratteristiche:
- Mpox sarà la denominazione di routine in inglese. Trattandosi di un acronimo leggibile, funzionerà anche per la maggior parte delle altre lingue.
- I termini monkeypox in inglese e vaiolo delle scimmie in italiano continueranno ad essere utilizzati per un periodo di 1 anno. Questo viene fatto per evitare confusione nella popolazione generale.
- Mpox sarà aggiunto all’elenco ufficiale delle patologie dell’OMS noto come Classificazione internazionale delle malattie o ICD. Per ora sarà sinonimo, ma quando verrà rilasciata la prossima versione di CIE, che è la numero 11, apparirà solo mpox come opzione.
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Vaiolo delle scimmie: perché è stato necessario cambiare il nome?
Il nuovo nome mpox per il vaiolo delle scimmie fa parte di un tentativo internazionale di evitare lo stigma associato alle malattie. Ha anche lo scopo di migliorare l’accettazione da parte della popolazione dei vaccini sviluppati per questo virus.
Sebbene l’OMS sia responsabile della denominazione delle malattie, i virus sono nominati dal Comitato internazionale per la tassonomia dei virus. In effetti, questa organizzazione stava lavorando da mesi alla riclassificazione della famiglia di virus a cui appartiene mpox.
Il processo di ridenominazione è stato accelerato quando è iniziata la trasmissione più rapida del virus nel mondo. All’inizio di maggio 2022, non c’erano casi ufficialmente segnalati. Tuttavia, il 12 agosto 2022 è stato raggiunto un picco di infezioni: 1075 casi sono stati confermati nello stesso giorno.
Poiché i pazienti non erano più esclusivamente africani e la circolazione virale è stata rilevata in Europa e in America, è stato lanciato l’allarme. Il Brasile e il Nord America ospitano attualmente il maggior numero di infezioni di questa epidemia.
Anche se non può essere definita una pandemia, sono necessarie misure preventive più intense.
Il nuovo nome nel piano vaccinale
Uno dei motivi per cui il nome monkeypox è stato cambiato in mpox è la vaccinazione. Gli Stati Uniti stanno avviando una campagna nazionale di immunizzazione per la popolazione generale con il vaccino JYNNEOS ®, approvato dalla Food and Drug Administration (FDA) per l’uso in emergenza con dosi inferiori. Questa strategia facilita la distribuzione delle fiale, poiché ci sarebbe più disponibilità utilizzando meno millilitri per ogni persona.
In Italia il piano vaccinale è conforme alle linee guida dell’Agenzia europea per i medicinali (Ema) e si concentra sui soggetti sopra i 18 anni di età che hanno pratiche sessuali ad alto rischio di contagio. A queste persone viene somministrata una dose pre-esposizione. Le dosi post-esposizione sono riservate ai contatti stretti con un caso confermato.
Il nome mpox sarebbe un aiuto per le campagne di immunizzazione globale. Il nuovo nome potrebbe facilitare l’accesso e ridurre il rifiuto del pubblico nei confronti delle dosi offerte.
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Come proseguirà l’epidemia di mpox o vaiolo delle scimmie?
L’epidemia iniziata nel maggio 2022, e che è ancora in corso nel mondo, potrebbe diminuire grazie alla vaccinazione. È possibile che la curva dei contagi sia in discesa, ma le marcate differenze tra Paesi denotano la necessità di un piano di immunizzazione più equo.
Il cambio di nome da monkeypox a mpox ha lo scopo di aumentare l’accessibilità ai vaccini. Allo stesso modo, ridurre l’associazione con lo stigma e la discriminazione nel quadro dell’epidemia.
Con la precedente esperienza della pandemia di coronavirus, questa situazione sembra essere affrontata con più strumenti. Le organizzazioni rispondono più rapidamente e l’approvazione dei trattamenti non si è fatta attendere.
Bibliografia
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