Noduli alla tiroide: sintomi e cause

La diagnosi di un nodulo tiroideo è fonte di ansia e incertezza. Sebbene la maggior parte di queste formazioni siano benigne, occorre sottoporsi ad approfondimenti per confermarlo. In questo articolo vi spieghiamo perché si formano e come vengono diagnosticati i noduli alla tiroide.
Noduli alla tiroide: sintomi e cause
Leonardo Biolatto

Scritto e verificato il dottore Leonardo Biolatto.

Ultimo aggiornamento: 05 novembre, 2022

I noduli alla tiroide sono il risultato di una crescita cellulare che assume la forma di protuberanze o rigonfiamenti. Alcuni possono essere avvertiti con la semplice palpazione, ma la maggior parte sono piccoli e sfuggono all’esame fisico.

I noduli possono essere solidi o cistici. I primi contengono liquido all’interno, avvolto da una capsula: quelli solidi, invece, sono duri in tutta la loro struttura. Si possono formare in diversi punti della ghiandola tiroidea; questa è costituita da due lobi uniti da un segmento centrale. La tiroide si trova nel collo e in condizioni normali non è possibile avvertirla con la palpazione.

Una delle funzioni della tiroide è di produrre gli ormoni T3 e T4; potrebbe accadere, quindi, che anche un nodulo alla tiroide sia funzionale, cioè in grado di secernere ormoni come il resto della ghiandola. In questo caso saranno presenti sintomi legati a una produzione eccessiva di ormoni.

I noduli tiroidei sono perlopiù benigni e spesso vengono individuati in modo accidentale, ad esempio durante un controllo medico per altri motivi. Per quanto solo una minima percentuale di noduli alla tiroide corrisponda a un forma cancerosa, occorre sottoporsi a tutte le analisi necessarie alla diagnosi.

Cause dei noduli alla tiroide

Le cause che portano alla comparsa di un nodulo tiroideo sono diverse, da un cambiamento della dieta alla crescita di cellule maligne. Vediamo alcune tra le più importanti.

Carenza di iodio nella dieta

Quando lo iodio non è presente in quantità sufficiente nella dieta, la tiroide può reagire producendo dei noduli. Questo è un motivo classico e storico di cattivo funzionamento della tiroide. In molti paesi la sanità ha preso provvedimenti al riguardo, rendendo obbligatoria l’aggiunta dello iodio in alcuni alimenti, a partire dal sale da tavola.

Questa legge è stata promulgata in un periodo in cui in molti stati del mondo esisteva un’alta incidenza di gozzo, l’ingrossamento della tiroide causato da una mancanza di iodio.

Tiroidite

Quando l’infiammazione della ghiandola tiroidea diventa cronica, può generare noduli. Una delle varietà più conosciute di questa malattia è la tiroidite di Hashimoto, con i sintomi dell’ipotiroidismo.

La tiroidite risponde di solito a processi autoimmuni, in cui il corpo attacca una delle sue stesse ghiandole mediante gli anticorpi.

Moltiplicazione delle cellule tiroidee normali

In alcune circostanze, sono le cellule tiroidee normali a crescere in modo eccessivo, creando un nodulo. Questo fenomeno è noto come adenoma tiroideo ed è benigno.

Anche l’adenoma, tuttavia, può essere funzionale, cioè in grado di produrre ormoni e di riversarli nel sangue. Ciò può portare all’ipertiroidismo.

Accumulo di liquido

I noduli tiroidei possono essere cistici, ossia cavità piene di liquido. Sono benigni e di solito non funzionali (non capaci di secernere ormoni).

Noduli alla tiroide, ecografia
I noduli tiroidei possono comparire per mancanza di iodio, tiroidite, accumulo di liquido o crescita anomala delle cellule. Sebbene spesso siano benigni, è sempre bene sottoporsi agli esami necessari per ricevere una diagnosi certa.

Proliferazione di cellule maligne

La forma più pericolosa dei noduli alla tiroide è il cancro della tiroide. Per fortuna, rappresenta una minima percentuale dei casi. Con una diagnosi precoce è possibile tenerlo sotto controllo mediante terapia farmacologica o chirurgia.

Sintomi dei noduli alla tiroide

I noduli di solito sono asintomatici poiché tendono a essere piccoli e non funzionali. In molti casi vengono scoperti durante un’ecografia o una tomografia del collo dettata da altri motivi.

Quando il nodulo è rilevabile dall’esterno tramite la palpazione del collo, si è in presenza di una formazione piuttosto grande. Queste anomalie possono essere individuate dal medico durante l’esecuzione di un esame fisico oppure dal paziente stesso.

Se insieme al nodulo sono presenti altri sintomi come dimagrimento, episodi di sudorazione abbondante, alterazioni del ritmo cardiaco o difficoltà a deglutire, si può sospettare la malignità del nodulo. Anche se la diagnosi spesso è favorevole, la presenza di questi sintomi richiede rapidità nell’attuazione dei metodi diagnostici complementari.

D’altro canto, se i noduli tiroidei sono funzionali e in grado di secernere ormoni, i sintomi sono quelli dell’ipertiroidismo. Si presenteranno, quindi, tachicardia, spossatezza, cambiamenti nelle unghie e nei capelli, irritabilità e incapacità di prendere peso nonostante una dieta più abbondante.

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Donna si palpa il collo
Quando i noduli raggiungono dimensioni significative, possono essere individuati dal medico o dal paziente stesso meditante esplorazione fisica.

Diagnosi dei noduli alla tiroide

Dopo aver rilevato un nodulo mediante palpazione o un esame eseguito per altri motivi, il medico prescrive una serie di esami. Tra le prove diagnostiche che aiutano a precisare il tipo di lesione troviamo:

  • Dosaggio degli ormoni tiroidei; attraverso le analisi del sangue vengono misurati i livelli di T4 e TSH.
  • Ecografia della tiroide: se non è stata richiesta in precedenza, è il primo passo da fare. L’ecografia consente, in primo luogo, di distinguere tra noduli solidi e cistici, oltre a definirne le dimensioni.
  • Biopsia mediante ago aspirato: richiesta soprattutto quando si sospetta un nodulo maligno. Viene introdotto un ago molto sottile nella ghiandola per estrarne alcune cellule da analizzare al microscopio. È eseguita in ambulatorio, senza necessità di ricovero ospedaliero, di solito con la sola anestesia locale.

In breve

I noduli tiroidei sono il risultato di anomalie della tiroide di vario tipo. Sebbene siano in genere benigni, è sempre necessaria una diagnosi adeguata che permette di scartare problemi più seri. È bene riportare subito al medico qualunque dei sintomi citati.


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