Nomadi digitali: 11 posti ideali in cui vivere e lavorare

Europa o Asia? Nord o Sud del mondo? Scegliere una città dove vivere e lavorare da remoto può fare una grande differenza in termini di qualità della vita.
Nomadi digitali: 11 posti ideali in cui vivere e lavorare

Ultimo aggiornamento: 27 maggio, 2022

Si definisce nomade digitale chi lavora da remoto e in modo indipendente, e può farlo in qualsiasi parte del mondo. Il telelavoro è cresciuto negli ultimi tempi e sembra che sia una tendenza mondiale che continuerà a salire. Se fate parte della famiglia dei nomadi digitali, forse vi interesserà sapere quali potrebbero essere i posti ideali in cui vivere e lavorare.

Sebbene all’inizio possa sembrare difficile conciliare un lavoro di questo tipo con lo svago, con il tempo è possibile raggiungere un buon equilibrio. Una delle principali attrattive dell’essere un nomade digitale è poter viaggiare per il mondo continuando a percepire un reddito.

Vita da nomadi digitali: dove e perché

Alcuni nomadi digitali non sono molto esigenti quando si tratta di scegliere la destinazione in cui vivere e lavorare a tempo indefinito. Però, in generale, ciò che si cerca nel nuovo luogo di residenza sono sicurezza, ottima connessione a Internet, basso costo della vita e possibilmente un’ampia scelta di attività ricreative.

Tenendo conto di questi requisiti abbiamo selezionato 11 città che sembrano essere tra le più gettonate.

1. Belgrado

La capitale della Serbia, situata nell’Europa sudorientale, è una delle mete preferite dai nomadi digitali. Offre vita sociale dinamica, attività culturali interessanti e tariffe convenienti.

È una città che attira molti telelavoratori, quindi è molto probabile che incontrerete persone nella vostra stessa situazione.

Costo della vita: circa 850 dollari al mese tra affitto e spese varie.

Belgrado in Serbia per i nomadi digitali.
Belgrado, con un basso costo della vita, è tra le città più scelte dai nomadi digitali.

2. Budapest

I paesaggi urbani e rurali offrono un ambiente particolarmente stimolante per i nomadi digitali impegnati nell’arte, nel design o nella scrittura. L’antico incontra il moderno stimolando nuove idee nei più creativi.

Il costo della vita a Budapest è invece in linea con le altre città europee (1500 dollari al mese). Il sistema di trasporto pubblico è comodo e accessibile; la connessione Internet più che efficiente.

3. Cracovia

Proseguendo con le città europee, vi proponiamo questo gioiello se la vostra idea è trascorrere un periodo di lavoro e svago che si completino perfettamente. È una città molto economica, ma offre anche un ampio ventaglio di attività culturali e una vita notturna vivace.

L’unico difetto: un lungo inverno. Quindi, se non sopportate il freddo, Cracovia non è la scelta migliore.

4. Lisbona

È una delle nostre mete preferite perché ha tutto: spiaggia, centri culturali, gastronomia squisita, architettura e tanta vita sociale. Allo stesso tempo, è ben dotata di infrastrutture adatte al lavoro dei nomadi digitali. Il costo della vita può raggiungere i 1.500 dollari al mese.

5. Praga

Sebbene non sia la più economica (1.900 dollari al mese), è una delle città più belle e attraenti d’Europa dove vivere e lavorare. Ogni angolo della città nasconde qualcosa che vale la pena scoprire e che servirà da fonte di ispirazione. La connessione a internet è ottima e il tenore di vita è molto buono.

6. Bangkok

Andiamo in Asia e cominciamo con uno dei posti preferiti di chi sceglie questo continente per lavorare, vivere e viaggiare. Il costo della vita scende e ci porta a circa 1.000 dollari al mese.

La capitale thailandese è quasi perfetta per i telelavoratori, dato che internet è veloce, offre spazi di coworking, il cibo è ottimo e offre sicurezza ai suoi abitanti.

7. Chiang Mai

Situata nel nord della Thailandia, questa città ha un costo della vita medio mensile di 500 dollari. È davvero un sito molto appropriato per i nomadi digitali perché soddisfa i requisiti più richiesti: internet cafè con una buona connessione internet, gastronomia varia ed economica e un’intensa attività culturale.

8. Hoi An

Questa città non solo offre una vita tranquilla, ma un’attività culturale e una posizione geografica invidiabili. Si distingue per la sua ampia scelta di caffè e spazi di coworking. Dal punto di vista economico si parla di un costo della vita di 600 dollari al mese.

9. Taipei

Situata a Taiwan, la città di Taipei si sta affermando tra la mete asiatiche preferite dai nomadi digitali. Internet è eccellente, i trasporti pubblici più che efficienti e il costo della vita può raggiungere i 1.300 dollari al mese. Non è una meta delle più economiche, ma vale una stagione in questa bellissima città.

10. Città del Messico

Ci spostiamo in America e partiamo da questa bellissima e frenetica città le cui attrattive sono infinite. Le infrastrutture sono migliorate molto, quindi da questo punto di vista non incontrerete difficoltà.

È un luogo con un’intensa agenda culturale e una vita notturna interessante. Uno dei suoi difetti è la sicurezza che (non) offre a residenti e turisti. Tuttavia, il costo della vita è più che accettabile: 900 dollari al mese.

Città del Messico per i nomadi digitali.
Il Messico si classifica come una delle migliori destinazioni americane per vivere e lavorare da remoto.

11. Medellin

Sebbene sia vero che questa città colombiana ha una cattiva reputazione in termini di sicurezza, in realtà è diventata una città cosmopolita molto promettente per i nomadi digitali. Il calore degli abitanti, l’atmosfera festosa, la ricca cultura e i paesaggi da sogno attirano sempre più residenti. Il costo della vita al mese si aggira intorno agli 800 dollari.

Nomadi digitali, a voi la scelta…

Tutte le città che vi abbiamo proposto hanno pro e contro e, in effetti, non esiste un paese perfetto. Esiste però un paese che viene più incontro alle nostre esigenze personali.

Secondo un’analisi pubblicata su The Economist, la migliore città in cui vivere sarebbe Auckland (Nuova Zelanda). I parametri utilizzati sono la stabilità, la sicurezza del paese e il funzionamento dei suoi sistemi sanitari, educativi e infrastrutturali.

Indipendentemente da ciò che indicano gli studi, stabilirsi in una città estera in cui vivere e lavorare è una scelta molto importante che deve tenere conto di diverse variabili. Allo stesso tempo, è una decisione personale, perché ciò che è importante per voi , non lo sarà per chiunque altro.

Se vi piace l’idea, vi consigliamo di visitare virtualmente alcune di queste città, leggere forum, opinioni e possibilmente fare un viaggio esplorativo prima di fare la vostra scelta.


Tutte le fonti citate sono state esaminate a fondo dal nostro team per garantirne la qualità, l'affidabilità, l'attualità e la validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.


  • Acuto, M., Pejic, D., & Briggs, J. (2021). Taking city rankings seriously: engaging with benchmarking practices in global urbanism. International Journal of Urban and Regional Research45(2), 363-377.
  • Browne, G. R., & Lowe, M. (2021). Liveability as determinant of health: testing a new approach for health impact assessment of major infrastructure. Environmental Impact Assessment Review87, 106546.
  • CEBALLOS SALGADO, J. C. Vancouver: la mejor ciudad para vivir.
  • Carazo, J. (1999). Las mejores ciudades para vivir. Tribuna de actualidad, (599), 36-39.
  • Alonso-Calero, J. M., & Cano-García, J. EVOLUCIÓN DE ESPACIOS DE TRABAJO DESLOCALIZADOS COMO VALOR DEL BINOMIO TRABAJO/TURISMO: NÓMADAS DIGITALES EN ESPACIOS DE COWORKINGS Y EMPRENDIMIENTO DE MÁLAGA. In I Congreso Internacional Turismo transversal y Paisaje, TOURISCAPE. Actas(p. 106).
  • Echeverría, J. (2010). Nomadismo digital. Nomadismos contemporáneos. Formas tecnocuturales de la globalización, 65-75.

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.