Ormone della sazietà: 5 dati da conoscere

Sapevate che lo stress e le diete restrittive possono alterare il lavoro dell'ormone della sazietà e non farlo funzionare a dovere? Ecco perché spesso finiamo per mangiare più del dovuto.
Ormone della sazietà: 5 dati da conoscere
Valeria Sabater

Scritto e verificato psicologa Valeria Sabater.

Ultimo aggiornamento: 11 ottobre, 2022

La leptina è il principale ormone della sazietà. Ha il compito di inviare una serie di messaggi al nostro cervello per avvertirlo che siamo ormai “pieni”, che non abbiamo più fame.

Dobbiamo, però, sottolineare un piccolo aspetto. Appetito e fame non sono sinonimi.

L’appetito è un desiderio emotivo e, pertanto, non sempre è retto da tale ormone, ma entrano in gioco meccanismi cognitivi, percettivi e, soprattutto, emotivi.

Ciò che definiamo come “fame” è una necessità fisiologica attraverso la quale è possibile colmare i nostri deficit nutrizionali e che ci consente, dunque, di sopravvivere.

Dire che l’ideale sarebbe mangiare quando si ha fame è un’affermazione incontestabile.

Quando il nostro organismo richiede davvero questo apporto di principi nutritivi sani che mantengono la struttura e le funzioni cellulari e ci forniscono energia, significa che gli ormoni della sazietà come la leptina svolgono al meglio le loro funzioni.

Le voglie e l’appetito emotivo sono invece i fattori che più problemi causano al nostro peso e al nostro stato di salute.

Scopriamo alcune informazioni in più sul funzionamento del principale ormone della sazietà e impariamo a prendercene cura affinché lavori in modo accurato e preciso.

1. La leptina: l’ormone della sazietà che abbonda in chi è in sovrappeso

 

È possibile che tale enunciato abbia attirato l’attenzione dei nostri lettori: se la leptina è l’ormone della sazietà, perché le persone in sovrappeso ne hanno in eccesso?

Ecco alcune informazioni per comprendere meglio questo enunciato:

La leptina è un ormone prodotto in maggioranza da adipociti (cellule grasse). Questo ormone comunica con l’ipotalamo per dirgli quando dobbiamo smettere di mangiare dopo aver compreso che abbiamo già ottenuto grassi a sufficienza dal nostro pasto.

Ebbene, nelle persone in sovrappeso avviene un fenomeno curioso: soffrono di una sorta di resistenza alla leptina.

Le persone obese presentano livelli molto alti di leptina nel sangue, ovvero un accumulano senza che essa agisca in modo corretto. Pertanto, è abbastanza comune che impieghino molto tempo a sentirsi sazi.

Un altro problema che può contribuire a tale resistenza alla leptina è soffrire di qualche problema all’ipotalamo, cosa che porta alla perdita di sensibilità verso questo ormone.

Cosa possiamo fare per ridurre la resistenza alla leptina?

  • Evitate gli alimenti infiammatori.
  • Consumate cibi dotati di grassi buoni: olio d’oliva, salmone, avocado, ecc.
  • Dormite tra le 7 e le 9 ore.
  • Fate sport regolarmente.

2. L’ormone della sazietà possiede molte altre funzioni

Imparare a mangiare

Sappiamo già che una delle finalità di questo ormone è quella di inviare segnali all’ipotalamo per avvertirlo che abbiamo già ottenuto sufficiente energia e che possiamo smettere di mangiare in quanto siamo sazi.

Tuttavia, essa possiede anche altre funzioni:

  • Inibisce la produzione di altri ormoni e peptidi che farebbero aumentare il nostro desiderio di mangiare, come ad esempio il neuropeptide Y.
  • Allo stesso tempo, e questo è un dato interessante, la leptina aumenta il consumo calorico e metabolico, ovvero accelera il metabolismo permettendoci di perdere peso.

3. Le diete molto rigide riducono i livelli di leptina

C’è un dato che conviene ricordare: le persone che seguono diete molto rigide riducono al massimo l’attività del principale ormone della sazietà.

  • Le diete molto povere di calorie, quelle che tutti noi conosciamo come “diete miracolose” rappresentano, in realtà, un grosso rischio per la nostra salute.
  • I livelli di leptina cadono, il metabolismo diventa più lento, la sensazione di fame più intensa e il livello di energia dell’organismo diminuisce.

Davvero questo tipo di diete sono positive? Evidentemente no.

4. Lo stress può farci ingrassare a causa della leptina

Stress e mal di testa

Alcune persone, quando attraversano periodi particolarmente stressanti, perdono peso. È altrettanto comune che a chi soffre del cosiddetto “stress cronico” succeda esattamente il contrario.

Le ragioni di ciò possono essere spiegate nel seguente modo:

  • A maggiore stress, corrisponde un maggiore livello di cortisolo nel sangue.
  • Quanto più cortisolo è presente, tanto più si riduce la presenza della leptina.

Si verifica un fenomeno che la maggior parte della popolazione già conosce bene: aumenta la sensazione di fame e il piacere di mangiare mentre diminuisce il consumo energetico.

5. Leptina: il miglior rimedio per perdere peso?

Forse più di una persona sta pensando a come incrementare l’attività della lectina affinché ci permetta di sentirci sazi prima e di mangiare molto meno.

Ebbene, bisogna segnalare che l’ormone della sazietà lavora in sintonia con il nostro cervello. 

Ciò significa che non manderebbe mai una segnale per avvisarlo di smettere di mangiare quando invece abbiamo ancora bisogno di altri principi nutritivi e di maggiore energia. Sarebbe come andare contro la nostra salute, quindi assolutamente inappropriato.

Con questo vogliamo chiarire che non è una buona idea comprare integratori dietetici che dicono di contenere leptina al fine di potenziare la nostra sensazione di sazietà, esattamente come non è sano sottomettersi a diete miracolose o troppo rigide.

Coppia che fa sport

Se soffriamo di sovrappeso, l’ideale sarebbe rivolgerci a un medico per capire se dietro a ciò si celino problemi ormonali.

Al contempo, se vogliamo davvero prenderci cura dei nostri livelli di leptina e del suo corretto funzionamento, dobbiamo seguire una dieta adeguata, fare sport e gestire meglio stress e ansia.


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