Pensiero illusorio: cos'è e quali sono le sue conseguenze

Non sempre siamo logici e razionali. A volte la nostra mente ci inganna e ci porta a prendere decisioni sbagliate basate su pregiudizi. Scoprite uno dei più comuni: il pensiero illusorio.
Pensiero illusorio: cos'è e quali sono le sue conseguenze
Elena Sanz

Scritto e verificato la psicologa Elena Sanz.

Ultimo aggiornamento: 16 febbraio, 2023

A tutti noi piacerebbe pensare che le nostre opinioni fondino su principi logici; crediamo di essere realisti e razionali nel prendere le decisioni, ma la verità è che siamo prevenuti e spesso cadiamo nel cosiddetto pensiero illusorio.

Questo si impadronisce di noi quando ci aggrappiamo alla possibilità che più ci piace, che più ci soddisfa, e mettiamo da parte il realismo e l’evidenza. Credere che i nostri desideri siano possibili, che la realtà sia conforme alle nostre aspettative, ci fa sentire bene. Ma può avere conseguenze spiacevoli.

Che cos’è il pensiero illusorio?

Il pensiero illusorio (wishful thinking, o pio desiderio) si basa sull’emozione, sul desiderio e sull’illusione, piuttosto che sull’evidenza. Sarebbe auspicabile che, al momento di formarci un’opinione, lo facessimo sulla base di fatti e di argomentazioni solide. E nel decidere, l’ideale sarebbe analizzare le varie possibilità e attenerci alla realtà.

Ma se entra in gioco il pensiero illusorio, questo non accade. Al contrario, ci aggrappiamo a quell’idea che ci piace, a quella possibilità che ci fa stare bene. Chiudiamo gli occhi di fronte a qualsiasi prova contraria.

Per comprendere meglio questo concetto, dobbiamo ricordare che esso si basa sui seguenti parametri.

Immaginazione

L’immaginazione è la capacità di creare scenari mentali in assenza di fatti concreti che li supportino. Nel nostro mondo interiore possiamo generare immagini di tutti i tipi e possiamo passare in rassegna diverse prospettive e soluzioni rispetto a una determinata situazione.

Nel pensiero illusorio ci soffermiamo sulle situazioni che sono conformi alle nostre aspettative e ignoriamo tutte le altre che non lo sono. Valutiamo solo le opzioni che producono un risultato positivo.

Donna sorridente.
Non di rado ci concentriamo su ciò che immaginiamo possibile perché lo desideriamo, senza che vi sia una base solida.

Emozione

Invece di ricorrere alla razionalità, questo processo riflessivo si basa sull’emozione: cosa mi farebbe sentire bene? È questo che diventa reale, che conta, e tutto il resto non trova posto nella nostra mente.

Desiderio

Questo pregiudizio cognitivo si manifesta quando mettiamo il desiderio al centro del processo di pensiero. Abbiamo un obiettivo prestabilito e modelliamo le nostre convinzioni, opinioni e decisioni in modo che si adattino ad esso, anche se le prove sono contrarie. In breve, pensiamo che qualcosa sia vero solo perché vogliamo che lo sia.

Pensiero illusorio: in che modo ci influenza?

In realtà, pensare, esprimere opinioni e prendere decisioni sulla base delle nostre emozioni e dei nostri desideri non è sempre negativo. Ci sono alcune circostanze in cui può essere vantaggioso.

Quando abbiamo un’opinione positiva di un bambino (ad esempio, che sia molto intelligente), probabilmente gli forniremo gli stimoli e le opportunità adeguate per sviluppare ulteriormente il suo intelletto e soddisfare la nostra percezione iniziale. Si tratta del cosiddetto effetto Pigmalione.

Lo stesso può accadere nel rapporto di coppia. Si è visto che se scegliamo di aspettarci il meglio dal partner, è possibile che la relazione migliori o sia più soddisfacente, perché agiremo in base a quella convinzione e promuoveremo un clima di scambi positivi.

Allo stesso modo, l’effetto placebo potrebbe essere un buon esempio di come questo pio desiderio ci avvantaggia. Chi sceglie di credere che una certa pillola curerà i suoi disturbi, alla fine potrebbe finire per sentirsi meglio.

Il pensiero non si è formato sulla base di prove, ma da un desiderio (di essere curati) e da una possibilità che piace. Il risultato, in ogni caso, è stato positivo.

Effetto placebo come pensiero illusorio.
L’effetto placebo ha sostenitori e non in medicina. È un altro esempio di pensiero illusorio.

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Conseguenze del “pio desiderio”

Tuttavia, le conseguenze non sono sempre favorevoli. Anzi, possono essere dannose o pericolose.

Il pensiero illusorio non nasce dal nulla. Come tanti altri pregiudizi cognitivi, è il risultato dell’evoluzione.

In passato, queste scorciatoie mentali consentivano ai nostri simili di sopravvivere. Per questo sono ancora presenti in noi. Tuttavia, oggi, in un ambiente completamente diverso, possono danneggiarci.

In questo caso, il pensiero illusorio può portarci a prendere decisioni sbagliate e mantenere posizioni inflessibili e irrazionali. Gli esempi sono numerosi:

  • Dare sostegno cieco a un partito politico, negando completamente i suoi errori e ignorando le sue cattive azioni.
  • Evitare di ricorrere a cure mediche aggrappandosi alla convinzione di essere sani (o di esserlo presto), solo perché lo vogliamo e ci fa piacere pensarlo.
  • Prendere una decisione commerciale sbagliata perché guidati dall’emozione piuttosto che dall’evidenza del rischio.
  • Pensare di essere molto bravi nel nostro lavoro o in una competenza specifica ci porta ad adagiarci in una realtà inventata e a non fare uno sforzo per migliorare veramente.
  • Mantenere relazioni tossiche e dannose aggrappandosi all’idea che l’altro sta cambiando o cambierà presto.

In breve, questo modo di elaborare i pensieri, lontano dall’evidenza e basato sul desiderio, può portarci a situazioni molto complicate e con gravi conseguenze. Pertanto, è importante essere consapevoli di questi inganni della mente e cercare di mantenerci logici e realistici quando prendiamo delle decisioni.


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