Pietre vive è il nome comune con il quale si indica una specie di pianta grassa la cui forma, inizialmente simile a quella di un sasso, ricorda poi quella di un cuore. Queste piante sono originarie del Sudafrica e il loro nome scientifico è Conophythum bilobum.
Oltre alla caratteristica forma, si distinguono per l’assenza di gambo e per l’altezza che raggiungono, pari ad appena 7,5 centimetri. Man mano che crescono, le foglie si allungano e in autunno germogliano con bei fiori gialli e arancioni. Spieghiamo come prendersi cura delle pietre vive.
7 consigli per prendersi cura delle pietre vive
Questa pianta dalle foglie a forma di cuore è molto facile da coltivare in casa e richiede poche attenzioni. All’inizio potrebbe avere una sola foglia, ma con il passare del tempo e le giuste cure, questa foglia germoglierà e si riprodurrà.
1. Creare un buon sistema di drenaggio
Il drenaggio è importante per questa pianta, perché la radice può marcire se resta a contatto con l’acqua stagnante. Proprio per questo motivo, si consiglia di aggiungere sul fondo del vaso un abbondante strato di sabbia o di pietre sottili.
La prima assorbirà l’acqua in eccesso, mentre se scegliete le pietre, eviterete il ristagno di acqua. Assicuratevi, inoltre, che i fori per il drenaggio non siano ostruiti.
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2. Attenzione all’illuminazione
Il sole del mattino o del pomeriggio è perfetto per queste piante. Dunque, evitate di esporle alla luce solare a mezzogiorno, perché il sole potrebbe bruciarne le foglie.
Se invece si decide di tenerla in casa o in ufficio, anziché sul davanzale di una finestra, va bene comunque, ma crescerà più lentamente.
3. Scegliere il terriccio adatto
Le pietre vive crescono meglio con un terriccio poroso e sabbioso che favorisce il drenaggio e la ventilazione. Questo tipo di terriccio è simile a quello utilizzato per i cactus da interni).Tenete a mente che queste piante non richiedono di essere rinvasate spesso, quindi possono rimanere nello stesso vaso per anni.
Tuttavia, le Conophytum bilobum riescono a crescere autonomamente tra le spaccature di un terreno assolato, secco e roccioso, e hanno bisogno di ripararsi solo dall’eccessiva umidità del periodo invernale. Possono anche essere coltivate in regioni dal clima alpino, caratterizzato da un terreno povero e ben drenato.
4. Innaffiare al bisogno le piante vive
Bisogna essere astuti osservatori. La maggior parte delle piante grasse, inclusa questa varietà, necessita di poca acqua e questo per evitare che lo strato esterno si spacchi lasciando aperture che favoriscono la proliferazione di funghi e batteri.
In estate, per esempio, innaffiatele solo quando vedete che le foglie iniziano ad appassire. In inverno potete farlo più spesso, ma solo dopo che le foglie della stagione precedente saranno seccate.
5. Usare un fertilizzante e un concime specifico
Nutrite la pianta con un fertilizzante apposito per piante grasse una volta l’anno, nei mesi compresi tra agosto e marzo (ovvero quando la pianta cresce di più). Questo prodotto in genere, è povero di nitrogeno e ricco di micronutrienti e oligoelementi di cui la pianta ha bisogno.
Quando andremo a utilizzare il concime o il fertilizzante, il consiglio è quello di diluire la concentrazione riportata sull’etichetta all’incirca di un 50%. Una scarsa fertilizzazione ostacola la crescita di nuovi germogli.
6. Assicurarsi che la temperatura sia ideale
La temperatura ideale per le pietre vive oscilla tra i 10 e i 12 gradi centigradi, per cui il consiglio è di tenerle in un luogo fresco e asciutto in estate. La Conophytum bilobum è una pianta che si risveglia dalla fine dell’inverno alla fine della primavera.
7. Stimolare la riproduzione delle pietre vive
La Conophytum bilobum si riproduce in due modi: con innesti (talee) o con la semina. Nel caso abbiate optato per il primo modo, ricordate che l’innesto deve provenire da una pianta adulta. Tagliate, quindi, una foglia intera e un piccolo pezzo della radice, travasatela in un vaso e innaffiatela con l’aiuto di un nebulizzatore.
Se invece optate per i semi, riempite il vaso di un sottile strato di terriccio, inumiditelo con dell’acqua fresca e pulita e aggiungete un fungicida per prevenire possibili funghi.
Durante i primi tre giorni successivi rivestite il vaso con uno strato di pellicola trasparente, per poi sostituirla con un panno leggero. Spruzzate con un nebulizzatore 1 o 2 volte al giorno per 2 settimane. Durante questo arco temporale i semi dovrebbero iniziare a germogliare.
Dopo questa fase, continuate irrigando il terreno con il fertilizzante ogni 3 giorni, fino a quando i germogli non saranno cresciuti a sufficienza.
Caratteristiche delle pietre vive
Si tratta di piante dalle foglie carnose e dalle sfumature verdi. Ciascuna foglia può raggiungere uno spessore che oscilla tra i 3 centimetri e i 7 centimetri di altezza.
In autunno fiorisce con fiori gialli o arancioni che non emanano alcun profumo. Durante i mesi di stallo, in estate, la pianta forma un nuovo corpo centrale a partire dal precedente e il primo si impadronisce lentamente dei nutrienti del secondo, lasciando uno strato di corteccia secca intorno a quella nuova.
Tutto ciò servirà a proteggere la pianta nuova dal calore e dall’eccesso di umidità prodotta dall’acqua. Proprio per la presenza di questa corteccia prende anche il nome di sassi viventi.
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Cure per le pietre vive
Lasciarsi affascinare dai “sassi viventi” è inevitabile: le caratteristiche foglie di questa pianta, i suoi graziosi fiori gialli o arancioni.. una pianta che fa innamorare molte persone.
Con piccole attenzioni possiamo mantenerla luminosa e in salute. Ricordate di offrirle la luce e la temperatura di cui ha bisogno. Inoltre, tenete a mente che necessita di un fertilizzante e di un terriccio particolare, ma il segreto sta nel drenaggio.
Una pianta grassa in salute potrebbe dare a casa vostra o al vostro ufficio quel tocco in più. Anche l’occhio vuole la sua parte e la gioia di vederla fiorire in tutto il suo splendore ripaga gli sforzi dedicati alla creazione di condizioni ideali per la sua crescita.
Bibliografia
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- OPEL, MATTHEW R. “Leaf anatomy of conophytum nE Br.(aizoaceae).” Haseltonia 2005.11 (2005): 27-52.