Scabbia: 3 rimedi naturali
La scabbia è una malattia della pelle provocata da un parassita chiamato Sarcoptes scabiei. Si tratta di un acaro che scava delle gallerie nella pelle e che risulta difficile da diagnosticare nelle fasi iniziali.
Il Sarcoptes scabiei penetra nella pelle provocando una reazione allergica, che, se non trattata in tempo può causare un’infezione secondaria. Con il trattamento tempestivo ed efficace guarire è solo una questione di tempo.
Bisogna comunque tenere conto che si tratta di una malattia contagiosa, che si contrae per lo più attraverso il contatto fisico con soggetti affetti, ad esempio familiari, compagni di scuola, anziani in casa di riposo, ecc.
Per tale ragione, una volta diagnosticata la scabbia, i professionisti della salute raccomandano di trattare l’intero gruppo esposto.
Sintomi della scabbia
In accordo con una pubblicazione del British Medical Journal, i sintomi della scabbia si manifestano entro 2- 6 settimane dal contagio iniziale. Tuttavia, la reinfestazione può provocare i sintomi già nelle prime 48 ore.
Uno dei sintomi più evidenti è il prurito intenso e incontrollabile, soprattutto di notte.
Nella fase iniziale compaiono delle piccoli eruzioni cutanee di colore rossastro che si trasformano, con il passare del tempo in croste o squame.
- Gli acari prediligono le pieghe e le piccole crepe della pelle: è facile quindi che l’infezione si sviluppi tra le dita, sui polsi, gomiti, glutei, capezzoli e anche nelle parti intime.
- Occorre quindi fare attenzione allo scambio di accessori come orologi da polso, bracciali, anelli o cinture.
È importante ricordare, inoltre, che questi sintomi possono scomparire per poi riapparire, ma ciò non significa che l’infezione sia completamente guarita.
Leggete anche: Come evitare problemi con gli acari
Come si combatte la scabbia?
In primo luogo, di fronte a un sospetto di scabbia, il medico ricerca i segni della malattia, come ad esempio i caratteristici solchi. Una volta identificati, lo specialista asporta alcuni frammenti di pelle per esaminarli al microscopio. Tuttavia, in presenza dei sintomi è fondamentale iniziare il trattamento, anche prima della diagnosi conclusiva.
Il trattamento della scabbia prevede l’applicazione di alcuni farmaci per combattere le infezioni e tenere sotto controllo i sintomi, secondo quanto affermano gli esperti della Mayo Clinic. I sintomi più comuni sono:
- Permetrina in crema. Un medicinale a uso topico che uccide gli acari della scabbia e le loro uova.
- Lozione di Lindano. A uso esclusivo di soggetti che non tollerano altri trattamenti.
- Crotamiton (Eurax). Disponibile sia in crema che lozione. Si applica una volta al giorno, per 2 giorni.
- Ivermectina (Stromectol). È un farmaco orale consigliato ai soggetti con disfunzioni del sistema immunitario o che non rispondono ai trattamenti convenzionali.
Per un uso corretto di questi farmaci è fondamentale la supervisione del medico. Il professionista determinerà la dose più sicura nel singolo caso. Inoltre, informerà il paziente riguardo ai possibili effetti collaterali e controindicazioni.
Rimedi naturali contro la scabbia
I rimedi naturali per il trattamento della scabbia non possono sostituire le terapie mediche convenzionali. Possono piuttosto essere utilizzati come coadiuvanti per calmare i fastidi. Sempre e comunque in accordo con il parere del medico.
1. Aloe vera
Grazie alle sue proprietà, l’aloe vera ssi rivela un ottimo rimedio al prurito. È anche in grado di rigenerare, ridurre l’infiammazione e riparare la pelle danneggiata.
Di fatto, uno studio non comparativo condotto presso l’Università Obafemi Awolowo, Ile-Ife, in Nigeria, ha stabilito che il gel di aloe vera può essere efficace quanto il benzil benzoato nel trattamento della scabbia.
Grazie alle proprietà idratanti e riparatrici, la sua applicazione contribuisce in modo significativo al sollievo della pelle. Inoltre, il suo utilizzo è sicuro e in genere non produce effetti collaterali anche se usato per molto tempo.
Ingredienti
- Gel di aloe vera.
Come si utilizza
- Lavate accuratamente l’area interessata.
- Applicate uno strato abbondante di gel di aloe vera e lasciate agire per 30 minuti.
- Trascorso il tempo indicato, risciacquate con acqua fredda.
- Ripetete l’applicazione due volte al giorno.
2. Olio essenziale di melaleuca
L’applicazione dell’olio essenziale di melaleuca può aiutare a calmare il prurito legato alla scabbia. Tuttavia, non è in grado di eliminare le uova deposte sotto pelle. Nonostante ciò, uno studio pubblicato sull’American Journal of Tropical Medicine and Hygiene ha stabilito che tale sostanza presenta effetti promettenti nel trattamento della scabbia.
Ingredienti
- 1 cucchiaio di olio di melaluca (15 g)
- 1 cucchiaio di olio d’oliva (15 g)
Come si utilizza
- Per prima cosa, lavate accuratamente l’area interessata.
- Quindi, mescolate i due oli.
- Poi, imbevete un batuffolo di cotone con la miscela e tamponate la zona interessata.
- Infine, ripetete il trattamento due volte al giorno, per tre settimane.
Leggete anche: Come alleviare il prurito
3. Aceto bianco
Non esistono prove che dimostrano la sicurezza e l’efficacia dell’aceto bianco contro la scabbia. Tuttavia, nella cultura popolare è da sempre usato come rimedio alternativo per lenire i fastidi come il prurito e l’irritazione. Se intendete provarlo, seguite le istruzioni riportate qui sotto.
Ingredienti
- ½ tazza di aceto bianco (125 ml)
- ½ tazza di acqua (125 ml)
Come si utilizza
- Per prima cosa, mescolate in un recipiente l’acqua con l’aceto.
- Quindi, imbevetevi un batuffolo di cotone e tamponate la zona interessata.
- Poi, attendete 15 minuti, quindi risciacquate con acqua tiepida.
- Infine, ripetete l’applicazione 3 volte al giorno, per 15 giorni.
Raccomandazioni
- Se avvertite prurito, bruciore o notate che la pelle è arrossata, evitate il contatto con altre persone.
- Non condividete indumenti od oggetti d’uso personale.
- Igienizzate coperte, cuscini e lenzuola per eliminare gli acari.
- Se il prurito non vi lascia dormire o se notate lesioni sulla pelle, non esitate a consultare il medico.
Infine, non dimenticate che è necessario portare a termine la terapia fino a quando il professionista lo ritiene opportuno. Sebbene i rimedi naturali possano aiutare, da soli non sono una soluzione sufficiente ed efficace per curare la malattia. Pertanto, dovranno essere presi in considerazione solo come coadiuvanti, per alleviare i sintomi dell’infezione.
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