Shock tossico: diciassettenne rischia di morire a causa di un assorbente

Questa giovane ha sviluppato la sindrome da shock tossico pur avendo seguito le indicazioni riportate sulla confezione di assorbenti; infatti, ha assicurato di aver cambiato l'assorbente prima delle 8 ore indicate.
Shock tossico: diciassettenne rischia di morire a causa di un assorbente

Ultimo aggiornamento: 24 agosto, 2022

La sindrome da shock tossico è un disturbo poco comune causato da una tossina batterica che comporta gravi conseguenze nei pazienti.

Può essere causata da diverse specie di batteri, compreso lo Staphylococcus aureus e lo Streptococcus pyogenes.

La malattia ha iniziato a preoccupare verso la fine degli anni ’70, dopo che gli studiosi hanno rilevato una maggior incidenza nelle donne che utilizzavano gli assorbenti interni durante il ciclo mestruale.

I casi più recenti hanno confermato una relazione tra la malattia e l’uso di assorbenti interni. Ed è nato un forte dibattito sulla sicurezza che questi prodotti rappresentano per l’igiene intima femminile.

La questione ha interessato da vicino una giovane di diciassette anni di Ventura, California, la quale ha rischiato di morire proprio a causa dello shock tossico.

I dettagli del caso sono stati pubblicati recentemente sul Daily Mail e quello che sorprende di più della situazione è che la ragazza ha assicurato di aver contratto l’infezione nonostante avesse cambiato l’assorbente prima delle 8 ore consigliate.

Shock tossico: diciassettenne rischia di morire a causa di un assorbente

Ragazza shock tossico

La storia…

Cables Peyton, la protagonista di questa storia, aveva solo 15 anni quando contrasse una strana malattia che all’inizio fu erroneamente classificata come virus.

Dato che i sintomi peggioravano, fu costretta a farsi ricoverare urgentemente all’ospedale: manifestava debolezza muscolare e aveva la febbre molto alta.

All’ospedale, dopo che la ragazza ebbe vomitato diverse volte, i medici notarono che il suo corpo cominciava ad infiammarsi e i battiti del cuore aumentavano velocemente.

Dopo essere stata sottoposta a cure intensive, i medici le diagnosticarono la sindrome da shock tossico: a causa dell’avvelenamento del sangue, i reni e il fegato non funzionavano più come avrebbero dovuto.

Per cercare di salvare la vita alla ragazza, i medici le somministrarono una serie di antibiotici che, miracolosamente, diedero subito dei risultati.

I medici assicurarono che l’infezione mortale fosse stata causata da un uso scorretto degli assorbenti interni, ma la ragazza assicurò di non aver mai superato le 8 ore raccomandate prima di cambiare l’assorbente.

Ora, a 17 anni, la ragazza ha deciso di voler condividere la sua storia con le ragazze di tutto il mondo, per avvertirle dei pericoli di questa malattia.

Attraverso una serie di immagini di lei ricoverata all’ospedale, vuole sensibilizzare le ragazze e le donne ad adottare misure di prevenzione.

Shock tossico ragazza diciassettenne

Il dramma dello shock tossico

Quando questa ragazza iniziò a sentirsi male, nel giugno del 2013. Durante il ciclo mestruale, inizialmente non diede peso alla cosa, perché stava guarendo da una febbre ghiandolare per la quale stava assumendo steroidi.

Si sentiva tranquilla e a suo agio nell’usare gli assorbenti interni e non avrebbe mai pensato che avrebbero scatenato l’incubo che in poco tempo si trovò ad affrontare.

In un primo momento, l’infermiera le disse che era probabile che i sintomi derivassero dall’attacco di un virus.

Tuttavia, dopo una serie di analisi del sangue, la ragazza risultò anemica, una condizione in cui gli indici di ferro diminuiscono e aumenta il rischio di infezioni.

Più tardi, quando l’infermiera se ne andò, Cables iniziò a manifestare grandi difficoltà nel camminare e una forte debolezza.

Data la complessità dei suoi sintomi, la nonna la portò all’ospedale. I genitori e il fratello in quel momento si trovavano in Germania.

Quando si resero conto che la ragazza stava lottando per sopravvivere, presero il primo volo per starle accanto in quella situazione così delicata.

Con la forza che caratterizza tutte le persone che vogliono sopravvivere e ci riescono, la giovane californiana racconta di aver dovuto attraversare momenti molto dolorosi nel processo di guarigione.

Non poteva mangiare o bere nulla, quindi la fame si aggiungeva agli altri sintomi scatenati dall’infezione.

I medici le consentirono di ricominciare a mangiare dopo due giorni. La giovane non smetteva di piangere, perché provava molto dolore ogni volta che tentava di mangiare qualcosa.

Conclusioni

Dopo aver superato questa esperienza così difficile, a Cables hanno proibito di utilizzare ancora gli assorbenti interni. E lei stessa ha fatto in modo di documentarsi per poi condividere quanto le è successo.

La guarigione è stata del tutto soddisfacente, e i medici lo ritengono un vero miracolo, data la gravità della situazione quando cominciarono a trattare l’infezione.

“Non avrei mai pensato che a 15 anni sarei stata una sopravvissuta, ma tutto succede per un motivo”, ha assicurato Cables.

Ora, grata per la nuova opportunità che la vita le ha concesso, Cables Peyton spera di riuscire ad essere ammessa all’università entro la fine dell’anno.


Tutte le fonti citate sono state esaminate a fondo dal nostro team per garantirne la qualità, l'affidabilità, l'attualità e la validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.



Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.