Sincope vasovagale: sintomi, cause e trattamento

Nella maggior parte dei casi, la sincope vasovagale è un malessere passeggero e privo di conseguenze. Solo raramente è associato a disturbi più importanti. Quasi sempre il recupero è spontaneo, veloce e non richiede trattamento. 

Uomo assiste donna con sincope vasovagale.

La sincope vasovagale si manifesta come una breve perdita di coscienza. La maggior parte di noi ha di certo sperimentato un episodio di questo tipo o almeno i sintomi che la precedono (chiamati presincope).

In genere è priva di conseguenze importanti. Solo in piccola percentuale si tratta di un disturbo degno di nota. Si stima che il 3% di questo tipo di sincope richieda attenzione medica e solo l’1% un ricovero ospedaliero.

Molto spesso la sincope vasovagale non ha ripercussioni, tranne eventuali effetti della caduta. Tuttavia, quando si soffre ripetutamente di questi episodi, senza una malattia che li spieghi, la qualità della vita ne risente in modo notevole.

Che cos’è la sincope vasovagale?

Ragazza con vertigini.

La sincope vasovagale è ciò che chiamiamo comunemente svenimento. È definita come una perdita breve e improvvisa della conoscenza. Questo comporta l’incapacità di alzarsi e la perdita del tono posturale. Il recupero avviene spontaneamente.

Il meccanismo della sincope vasovagale si innesca quando il nervo vago viene stimolato da un fattore scatenante. L’intervento del sistema parasimpatico fa sì che la frequenza cardiaca rallenti e che i vasi sanguigni si dilatino.

In seguito a ciò, arriva meno sangue al cervello, quindi si verifica una sincope o svenimento. La sincope viene classificata in tre tipi, a seconda della durata:

  • Leggera o presincope. Non avviene una perdita di coscienza in senso stretto; si sperimentano forti capogiri.
  • Moderata. Lo svenimento dura per alcuni secondi.
  • Grave. Dura 10-15 secondi e può causare convulsioni.

Sintomi

La sincope vasovagale rappresenta il 75% dei casi di sincope. Il più delle volte si verifica in pazienti sani, in genere con pressione sanguigna normale, sebbene in un gruppo ristretto di persone sia presente una condizione chiamata ipotensione ortostatica. I sintomi che di solito precedono questo tipo di sincope sono:

  • Sbadigli.
  • Debolezza.
  • Calore.
  • Ansia e iperventilazione.
  • Vertigini.
  • Nausea.
  • Pallore.
  • Palpitazioni.
  • Riduzione del campo visivo.
  • Ronzio e orecchie tappate.
  • Difficoltà a respirare
  • Sensazione imminente di perdita dei sensi.

Non sempre questi sintomi sono presenti, a volte la sincope è improvvisa. Durante lo svenimento sono comuni pallore, pelle fredda, forte sudorazione e pupille dilatate. Dopo un momento di confusione mentale e di disorientamento, si riacquista conoscenza in modo graduale. In alcuni casi può esservi incontinenza fecale o urinaria.

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Cause

Svenimento di una persona.

Le cause non sono del tutto accertate. È noto che durante la sincope il sangue defluisce dal cervello e si accumula nelle gambe, portando a un calo della pressione sanguigna e alla perdita dei sensi. Tra i fattori che possono contribuire a tale condizione vi sono:

  • Posizione in piedi protratta.
  • Esposizione a una fonte di calore per un periodo prolungato.
  • Prelievo di sangue o vista del sangue.
  • Sforzo intenso.
  • Fame.
  • Aria viziata.
  • Cambiamento di altitudine.
  • Odori forti.

Spesso la sincope è causata da un brusco cambiamento di posizione o da stress emotivo. Altre volte i fattori scatenanti sono il consumo di alcol, una dieta povera di sale o l’allergia a un farmaco.

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Trattamento della sincope vasovagale

Quando si tratta di un episodio isolato, la sincope vasovagale non richiede alcun trattamento, se non il recupero immediato. Si consiglia di far sdraiare la persona e sollevarle le gambe affinché il sangue torni a circolare in modo normale.

Se la sincope è ricorrente, sarà bene rivolgersi al medico, il quale probabilmente prescriverà un test da sforzo e/o un tilt test. In base ai risultati, potrà consigliare un trattamento farmacologico o suggerire cambiamenti nello stile di vita per prevenire nuovi episodi. In alcuni casi, ad esempio, sono utili le calze a compressione graduata per ridurre l’accumulo di sangue nelle gambe.

Bibliografia

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