Sindrome della cauda equina: sintomi e trattamento

La sindrome della cauda equina è una rara condizione neurologica che richiede intervento medico immediato. Scoprite di più in questo articolo.
Sindrome della cauda equina: sintomi e trattamento
Michelle Torres

Scritto e verificato la fisioterapista Michelle Torres.

Ultimo aggiornamento: 09 agosto, 2022

La sindrome della cauda equina è considerata un’emergenza medica, per cui richiede un tempestivo intervento chirurgico. Si tratta di una sindrome molto rara, che interessa una persona ogni 33.000-100.000.

Secondo gli esperti, tra le cause più comuni della sindrome della cauda equina vi è l’ernia del disco. In questo articolo spieghiamo nel dettaglio come si manifesta e quale trattamento seguire.

C0s’è la sindrome della cauda equina?

Schiena.
La sindrome della cauda equina è una condizione che danneggia le radici nervose situate all’estremità del midollo spinale.

Si tratta di una condizione neurologica piuttosto rara e grave, che colpisce le radici nervose situate all’estremità del midollo spinale.

È un disturbo talmente raro che spesso molti medici di base non vi si imbattono in tutta la loro carriera. Nello specifico, si verifica per la compressione dei nervi situati all’estremità del midollo spinale, compromettendo il controllo degli sfinteri e causando diversi problemi.

È considerata un’emergenza medica che richiede di intervenire chirurgicamente il prima possibile per evitare conseguenze irreversibili, quali:

  • Problemi alla vescica.
  • Incontinenza urinaria o fecale.
  • Difficoltà di deambulazione.

Cos’è la cauda equina?

Il nome “cauda equina” identifica i nervi situati all’estremità del midollo spinale, i quali attraversano la colonna lombare e l’osso sacro, fino alle gambe. In tutto, si tratta di 10 paia di nervi:

  • Da L2 a L5.
  • Le 5 paia di nervi sacrali.
  • Il nervo coccigeo.

La cauda equina è responsabile dei muscoli, della sensazione cutanea del bacino e delle gambe, così come della funzione di vescica e intestino. “Cauda equina” significa coda di cavallo in latino.

Sintomi

Sebbene i seguenti sintomi non si manifestino esclusivamente nella sindrome della cauda equina, quando associati a questo disturbo sono considerati emergenze mediche:

  • Dolore lombare acuto.
  • Alterazioni nella sensibilità dell’area genitale.
  • Disfunzioni della vescica, dell’intestino e a livello sessuale.

Il tempestivo intervento medico e il trattamento sono essenziali per la completa guarigione in breve tempo. I sintomi vengono anche classificati in funzione della forma di insorgenza.

Insorgenza improvvisa o repentina

In questo caso, i sintomi si sviluppano rapidamente e includono:

  • Dolore lombare acuto.
  • Perdita della funzione vescicale e intestinale.
  • Deficit del controllo motorio e della sensibilità dalla vita in giù, nell’arco delle 24 ore.

Insorgenza graduale

I sintomi si sviluppano in maniera progressiva e possono apparire e scomparire per settimane o mesi. I più frequenti sono:

  • Perdita parziale o intermittente della funzione vescicale e intestinale.
  • Sensazione di intorpidimento nell’area genitale.
  • Dolore lombare frequente.
  • Debolezza muscolare.

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Trattamento della sindrome della cauda equina

Intervento chirurgico.
La chirurgia, da eseguire il prima possibile, è il trattamento indicato per questo raro disturbo neurologico.

L’intervento chirurgico è il primo trattamento in assoluto, e va eseguito preferibilmente entro le 24- 48 ore dall’insorgenza dei sintomi (nel caso di insorgenza improvvisa) per massimizzare il recupero del deficit sensoriale e motorio.

La prognosi e la guarigione dipendono da una varietà di fattori, quali ad esempio la rapidità di decompressione del nervo e il livello di danno al momento dell’intervento.

Soffrire di lombalgia può essere sintomo della sindrome della cauda equina?

La lombalgia è un disturbo estremamente diffuso e non è indicativo della sindrome della cauda equina. Per potere diagnosticare la SCE, devono essere presenti anche i sintomi vescicali o intestinali descritti in questo articolo. In caso di dubbi, chiedete consiglio al medico di base.


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