Sindrome della morte improvvisa del lattante: cos'è?

La sindrome della morte improvvisa del lattante può colpire i bambini con meno di un anno di età. La precauzione principale prevede di non far dormire il piccolo a pancia in giù, poiché questa posizione favorisce l'asfissia.
Sindrome della morte improvvisa del lattante: cos'è?
Leonardo Biolatto

Scritto e verificato il dottore Leonardo Biolatto.

Ultimo aggiornamento: 27 maggio, 2022

La sindrome della morte improvvisa del lattante è una delle preoccupazioni principali dei neogenitori. Consiste in un arresto cardiaco nel piccolo apparentemente in salute o che non soffriva di alcuna patologia nota. Questa condizione è conosciuta sia con il nome di morte improvvisa del lattante sia con quello di morte in culla.

Questi appellativi si devono al fatto che colpisce i bambini al di sotto di un anno di età, di solito mentre dormono nella culla. Di fatto, è una delle principali cause di morte dal momento della nascita fino al primo anno di vita. Perché si verifica? Ne parliamo a seguire.

Perché si verifica la sindrome della morte improvvisa del lattante?

Sebbene non sia nota la causa esatta per la quale avviene, una pubblicazione della Mayo Clinic indica che avrebbe a che dipenderebbe dall’area cerebrale che controlla la respirazione e l’eccitazione del sonno. Così, i fattori di rischio potrebbero essere specifiche condizioni congenite del neonato.

Per esempio, i neonati nati prematuri o sottopeso sono molto più a rischio. Questo perché i loro organi non sono del tutto maturi e sia la respirazione sia il battito cardiaco possono cedere. Lo stesso vale per i neonati che presentano un difetto nello sviluppo del sistema nervoso.

Neonato prematuro in incubatrice.

Oltre a ciò, un’infezione respiratoria può rappresentare un fattore di rischio della sindrome di morte improvvisa. Capita spesso, di fatto, che il bambino non guarisca del tutto, motivo per cui in un secondo momento si presenta questa sindrome. Anche altri aspetti, come l’età e il sesso, possono avere una certa influenza.

A quanto sembra, il momento più critico va dai 2 ai 4 mesi di vita. Inoltre, i maschi sono più vulnerabili a questa condizione. D’altra parte, si è osservato che anche alcune abitudini della madre possono essere associate, come il consumo di droghe o il fumo.

Quale relazione esiste tra le posizioni del sonno e la sindrome della morte improvvisa?

I problemi fisici descritti, insieme alla posizione che assume il piccolo mentre dorme o all’uso di determinati accessori nella culla, come cuscini e coperte, possono aumentare il rischio di sindrome della di morte improvvisa.

Secondo un articolo dell’Eunice Kennedy Shriver National Institute of Child Health and Human Development, questa sindrome colpisce più spesso i bambini che dormono a pancia in giù. Lo stesso vale per quelli che dormono di lato e poi si rigirano su se stessi durante il sonno.

Questo aspetto sembrerebbe essere correlato al fatto che a pancia in giù si fa più fatica a respirare, ecco perché è importante assicurarsi che non nessun elemento impedisca all’aria di entrare correttamente attraverso le vie aeree del neonato.

Per questo motivo, si consiglia caldamente di far dormire i neonati a pancia in su. Inoltre, l’ideale è che dormano nella culla in camera dei genitori. In questo modo, sarà più facile sentire il piccolo e intervenire, in caso di strani rumori.

Non è invece consigliabile condividere il letto con il bambino senza delimitare un’area o lasciare a portata di mano oggetti che possano ostacolarne la respirazione. D’altra parte, per prevenire la sindrome della morte improvvisa del lattante si consiglia anche di evitare che il piccolo sia troppo coperto e che la sua temperatura corporea si alzi troppo.

Sindrome della morte improvvisa del lattante.

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Consigli generali per prevenire

Oltre a mettere il neonato a pancia in su quando è il momento di dormire e controllare la sua temperatura, ci sono altre misure utili a ridurre l’incidenza dei casi di morte improvvisa. La prima raccomandazione è fare in modo che la culla sia ordinato e privo di oggetti, visto che cuscini o coperte possono favorire anch’essi l’asfissia.

Oltre a questo consiglio, una pubblicazione del National Health Services propone una lista di cose che si possono fare per prevenire questa sindrome. In questa lista troviamo quanto segue:

  • Posizionare il neonato con i piedi che toccano l’estremità della culla o dell’auto.
  • Tenere la testa scoperta: la coperta non deve trovarsi al di sopra delle spalle.
  • Lasciare che il piccolo dorma nella stessa camera dei genitori per i primi 6 mesi di vita.
  • Se possibile, optare per l’allattamento.

Infine, è molto importante evitare di fumare sia durante la gravidanza che vicino al piccolo. Lo stesso vale per qualunque droga assunta, perché l’alcol, sebbene legale, può essere molto pericoloso in gravidanza.

Ricordate che è fondamentale sottoporre il piccolo a regolari visite mediche. Lo specialista avrà il compito di eseguire gli esami di routine, in modo da conoscere le condizioni di salute del organismo. Inoltre, darà ai genitori una serie di consigli pratici per prevenire, nei limiti del possibile, la sindrome della morte improvvisa.


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