Sintomi delle vertigini: quali sono?

Le vertigini sono generalmente accompagnate da nausea, mal di testa, visione offuscata e difficoltà a camminare. Scoprite di più sull'argomento leggendo questo articolo!
Sintomi delle vertigini: quali sono?
Leonardo Biolatto

Scritto e verificato il dottore Leonardo Biolatto.

Ultimo aggiornamento: 05 novembre, 2022

I sintomi delle vertigini sono difficili da descrivere, in quanto consistono in una percezione di movimento attorno a sé, come se tutto girasse intorno o dentro la propria testa. La parola deriva dal latino vertere, che significa “girare”.

Le vertigini e la nausea sono tra i motivi più frequenti per cui ci si rivolge al medico di famiglia. Si stima, infatti, che circa il 40% delle persone che hanno superato i 40 anni consultino il medico proprio per questo motivo.

Generalmente questa sensazione è associata a un’alterazione del sistema dell’equilibrio. Questo sistema prende il nome di apparato vestibolare e si trova nella parte interna dell’orecchio. I disturbi associati a questo organo sono molto frequenti e possono comparire a qualunque età.

Nel presente articolo vi spieghiamo tutto quello che dovete sapere sulle vertigini e quali sono i sintomi che le accompagnano. È importante conoscere i sintomi delle vertigini, perché si tratta di una sensazione difficile da descrivere e da diagnosticare.

In che cosa consistono le vertigini?

L’orecchio interno ospita l’apparato vestibolare che ci permette di mantenere l’equilibrio. Oltre a ciò, ci consente di essere consapevoli della nostra postura e di relazionarci correttamente con lo spazio che ci circonda.

Nella maggior parte dei casi le vertigini sono provocate da un’alterazione di questo apparato. Questa consiste nel percepire una sensazione di movimento riferito a noi stessi o a ciò che ci circonda in realtà assente. Alcune persone riferiscono di avvertire come una “caduta nel vuoto”.

Persona sospesa nel vuoto come esempio dei sintomi delle vertigini

Si tratta di un disturbo che può colpire a qualunque età. Ciononostante, come abbiamo già detto, è a partire dai 40 anni che diventa molto più frequente. Le vertigini possono essere classificate in diversi tipi:

  • Vertigine periferica. È provocata dall’alterazione dell’apparato vestibolare. Si tratta del tipo più frequente e in genere è associata a lesioni dell’orecchio. Per questa ragione, accade spesso che chi ne soffre presenti anche una perdita dell’udito.
  • Vertigine centrale. In questo caso, vengono danneggiati i circuiti nervosi responsabili del trasporto e dell’interpretazione delle informazioni a partire dall’orecchio. Questa interpretazione ha luogo nel tronco encefalico.
  • Posizionale. Compare sotto forma di brevi episodi. È una risposta ai cambiamenti di posizione della testa ed è generalmente benigna.

Esistono tanti tipi di vertigini perché la funzione dell’equilibrio e della postura dipende da un circuito nervoso complesso, nel quale intervengono numerose parti del corpo. Tuttavia, tutti i tipi provocano la stessa sensazione di movimento.

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Quali sono gli altri sintomi delle vertigini?

Oltre a percepire in movimento tutto quello che si trova attorno a noi, vi sono alcuni sintomi delle vertigini che possiamo riconoscere. Per esempio, accade molto di frequente che si presentino nausea e vomito. Inoltre, è facile perdere l’equilibrio e cadere.

In base al tipo di vertigine, risulta più facile riscontrare alcuni sintomi piuttosto che altri. Nel caso della vertigine periferica, di solito è presente una diminuzione della capacità uditiva, come è stato detto in precedenza. È anche possibile che venga percepito un costante ronzio alle orecchie.

In altri casi possiamo riscontrare che anche la visione risulta alterata. Molte persone vedono doppio oppure non riescono a regolare correttamente la messa a fuoco. Alcuni individui, inoltre, perdono la capacità di parlare senza commettere errori.

D’altra parte, le vertigini possono essere accompagnate da una paralisi facciale o da una sensazione di affaticamento e debolezza alle gambe. Generalmente, le persone che ne soffrono provano un senso di ansia e angoscia, perché camminare o muoversi diventa notevolmente più difficoltoso.

È importante sottolineare che, anche se la maggior parte dei casi di vertigine si verificano sotto forma di episodi brevi, alcuni possono durare persino giorni. Inoltre, possono presentarsi in bambini e in individui adulti.

Uomo con mal di testa e vertigini

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Come vengono diagnosticati e trattati i sintomi delle vertigini?

Per poter diagnosticare le vertigini, prima di tutto bisogna descrivere al medico in maniera specifica la sensazione provata. È importante anche insistere sugli altri sintomi manifestati.

In genere, è un otorinolaringoiatra a praticare l’esplorazione dell’orecchio e del resto dell’apparato dell’equilibrio. Il trattamento sarà diverso a seconda della causa che provoca le vertigini. È possibile che vengano prescritti dei farmaci oppure che si ricorra a un intervento chirurgico, ma la scelta dipende dal caso specifico.

In caso di vertigini, bisogna rivolgersi al medico, anche se si manifestano alcuni dei sintomi che abbiamo citato. Si tratta di un disturbo complesso che può essere dovuto a diverse cause; di conseguenza, è importante che venga affrontato con la preparazione adeguata.


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