Sviluppo del cancro: come avviene?

Il cancro è conosciuto per il suo carattere multifattoriale, ovvero perché sono molti i fattori che contribuiscono al suo sviluppo in un soggetto. Analizziamole insieme.
Sviluppo del cancro: come avviene?
Jael Garrido Dominguez

Scritto e verificato il dottore Jael Garrido Dominguez.

Ultimo aggiornamento: 09 agosto, 2022

“Cancro” è un termine che fa riferimento a un gruppo di malattie dovute a una diffusione rapida e fuori controllo di cellule dell’organismo. Vi siete mai chiesti quali sono le fasi di sviluppo del cancro?

Affinché questa malattia si sviluppi, le cellule che formano un organo devono subire delle modifiche in quanto a materiale genetico o proteine che derivano da questi geni. L’origine di questi cambiamenti può essere ereditaria o casuale (con sviluppo spontaneo).

Esistono sostanze in grado di accelerare o rallentare i processi che, come risultato, daranno origine a un carcinoma in particolare. Queste sostanze prendono il nome di agenti carcinogeni e rientrano tra i fattori di rischio che portano a sviluppare una di queste malattie.

Alla scoperta dello sviluppo del cancro

Il carcinoma ha inizio da una cellula che, a causa dell’alterazione delle sue funzioni, sfugge al controllo biologico, dividendosi e crescendo in modo smisurato e in qualsiasi parte del corpo. Questo processo è associato ai geni, infatti il tumore è considerato una malattia genetica.

I geni contengono le istruzioni necessarie alla riproduzione di proteine che definiscono il comportamento di ciascuna cellula del nostro corpo. Esistono i geni proto-oncogeni e i geni soppressori del tumore.

  • I proto-oncogeni sono i geni incaricati di stimolare la divisione cellulare, in quanto funzione fondamentale per la vita.  Da questi ultimi dipende lo sviluppo del feto durante la gravidanza, e anche la cicatrizzazione delle ferite.
  • I geni soppressori, dal canto loro, hanno il compito di contrastare quelli appena descritti.

Qualunque alterazione dell’equilibrio tra le funzioni dei proto-oncogeni e dei soppressori del tumore provocano anomalie nell’intero sistema di controllo cellulare. Questo squilibrio si può tradurre in una maggiore produzione di una proteina destinata alla crescita cellulare che, a sua volta, causerebbe la diffusione di una cellula anomala.

Un ulteriore caso può tradursi nella produzione di una proteina dalle caratteristiche anomale, che non può riparare al danno causato a una cellula, coinvolgendo un organo in particolare.

Sviluppo del cancro

Fattori di rischio

Il cancro è conosciuto per le sue caratteristiche multifattoriali; vale a dire che sono molte le variabili che entrano in gioco per favorirne la comparsa. Così, la scienza è riuscita a individuare gli elementi attivi che aumentano la possibilità (il rischio) di soffrire di almeno di una forma tumorale.

Possiamo capire meglio il concetto “fattori di rischio” citando la definizione data dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, che li definisce come:

Qualsiasi tratto, caratteristica o esposizione di un individuo che aumenti le probabilità per quest’ultimo di contrarre una malattia o una lesione.

Visto da questo punto di vista, i fattori di rischio possono annoverare l’esposizione a prodotti chimici, abitudini personali o l’impiego di una persona. I precedenti familiari (un parente diretto che ha sofferto di cancro) solitamente vengono considerati fattori di rischio importanti per le forme di carcinoma ereditarie.

Meccanismi di sviluppo del cancro

Affinché si verifichino i cambiamenti che danno luogo alle anomalie dei geni responsabili del cancro, devono attivarsi diversi processi. Tra questi dobbiamo segnalare:

  • Esposizione a sostanze cancerogene
  • Errori genetici spontanei durante la crescita cellulare
  • Mutazioni genetiche ereditarie

Potremmo riferirci ai primi due casi elencati, in linea di massima, come tumori sporadici. Queste forme tumorali hanno una particolarità: le alterazioni genetiche responsabili della loro origine dipendono nell’80% dei casi da fattori di rischio ambientale (infezioni, radiazioni, agenti chimici) a cui il soggetto è esposto.

Prevenire il cancro al seno

Sindrome del cancro ereditario

In caso di mutazioni genetiche a carattere ereditario, potremmo parlare di sindrome del cancro ereditario. Questa sindrome, a carattere familiare, è un disturbo ereditario che espone a un rischio maggiore che i membri di una famiglia possano soffrire di determinate forme tumorali.

Questa malattia è relativamente comune: si calcola che negli Stati Uniti una persona su tre avrà il cancro. Questo significa che non è raro che più di una persona all’interno della stessa famiglia ne avrà uno.

Eppure, è importante segnalare che il fatto stesso che esista più di un caso di cancro in una famiglia non significa che si tratti necessariamente di sindrome del cancro ereditario.

Quando si presentano più casi di tumore all’interno di una famiglia, spesso lo si deve al fatto che i membri della stessa sono esposti a fattori di rischio comune, come il tabagismo. Chiarito ciò, potrebbe trattarsi di sindrome familiare del cancro quando:

  • Lo stesso tipo di cancro colpisce più di un membro della famiglia
  • Compare in età precoce rispetto alla norma (tumore al seno in una donna di 20 anni)
  • La stessa persona manifesta più forme tumorali (una donna con tumore al seno e alle ovaie)
  • Si presenta il carcinoma  in entrambi gli organi pari (entrambe le mammelle, entrambe le ovaie, entrambi i reni).
  • Colpisce diverse generazioni della stessa famiglia.

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Per riassumere

Il termine “cancro” raggruppa una serie di malattie che hanno una caratteristica comune: la rapida diffusione incontrollata di cellule del corpo. Lo sviluppo del cancro può essere associato a fattori ambientali, allo stile di vita e a precedenti in famiglia.


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