Terapie complementari: che cosa sono?

Negli ultimi anni, le terapie complementari sono state impiegate sempre più spesso dalla medicina convenzionale allo scopo di migliorare la qualità di vita di numerosi pazienti. Quali sono i loro benefici?
Terapie complementari: che cosa sono?
Leonardo Biolatto

Scritto e verificato il dottore Leonardo Biolatto.

Ultimo aggiornamento: 27 maggio, 2022

Molte persone iniziano a interessarsi alle terapie complementari nella speranza di trovare sollievo ai sintomi provocati da diverse malattie. Spesso vengono impiegate in concomitanza con la medicina convenzionale allo scopo di migliorare lo stato di salute, promuovere la qualità della vita e rendere più sopportabili alcune sofferenze.

Diverse ricerche, di fatto, confermano l’utilità del loro impiego. Sebbene non possano essere considerate un trattamento d’elezione o un sostituto delle opzioni terapeutiche consigliate dal medico, possono però rappresentare un coadiuvante per calmare i sintomi fisici ed emotivi causati dalle malattie.

Terapie complementari: cosa bisogna sapere

Le terapie complementari comprendono un insieme di risorse terapeutiche che impiegano un approccio alternativo a quello adottato dalla medicina convenzionale. Tuttavia, negli ultimi anni sono state impiegate insieme alle terapie convenzionali per via degli effetti positivi dimostrati.

È importante chiarire che i trattamenti forniti dalla medicina convenzionale sono basati su ricerche nel corso delle quali sono stati eseguiti test volti a determinarne la sicurezza ed efficacia. Si tratta di una medicina fondata sull’evidenza scientifica e rappresenta la prima scelta nel trattamento di qualunque malattia.

Per quanto anche le terapie complementari siano state oggetto di ricerca scientifica, i risultati in merito al loro impiego sono eterogenei e al momento insufficienti. Per questo motivo, devono essere somministrate sotto controllo medico e da parte di professionisti specializzati.

Terapie complementari: massaggio terapeutico.
Le terapie complementari non sono un trattamento d’elezione nella cura delle malattie. Tuttavia, sono state accettate dalla medicina convenzionale in qualità di coadiuvanti.

Terapie complementari e medicina alternativa: esistono delle differenze?

È bene chiarire che le terapie complementari sono diverse dalla medicina alternativa. Quest’ultima, di fatto, intende sostituirsi alla medicina convenzionale; le terapie complementari, invece, rappresentano un completamento dei trattamenti medici.

Le opinioni in merito alla medicina alternativa sono divergenti, dal momento che quest’ultima ha i suoi sostenitori e detrattori.

In ogni caso, non è accettata dalla medicina convenzionale, perché carente di sostegno scientifico e perché può mettere a rischio la salute del paziente in quanto si suggerisce di abbandonare il trattamento medico prescritto.

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Come scegliere un terapeuta complementare?

Per applicare la medicina complementare nel modo adeguato, è di fondamentale importanza scegliere un terapeuta certificato, iscritto all’albo professionale. Alcuni professionisti sanitari sono abilitati alla somministrazione di queste terapie, il che rende più sicuro il loro impiego.

È bene chiedere al terapeuta da quanti anni opera nel campo, quali tecniche usa e quale livello di abilitazione possiede in base alla condizione che si desidera trattare. Anche un medico può orientarci sulla scelta della terapia complementare migliore in funzione della malattia.

Alcune opzioni, come lo yoga o il Tai Chi, possono essere praticate in casa, ma per le prime sedute è bene avvalersi dell’assistenza di un professionista. L’esecuzione scorretta di queste discipline può ridurne l’efficacia e provocare dolori o effetti indesiderati.

Tai Chi.
Alcune terapie complementari possono essere eseguite nella comodità della propria casa. Tuttavia, un professionista dovrà insegnare a eseguirle in modo corretto.

Tipi di terapie complementari

Esistono diverse terapie complementari che possono essere utili per migliorare la salute in presenza di alcuni problemi. Come anticipato, la scelta dipende dalla malattia e dalle preferenze del paziente.

Nelle righe che seguono vedremo le più comuni, secondo le informazioni fornite dal Centro nazionale di medicina complementare e alternativa e dagli Istituti nazionali di sanità (NIH) degli Stati Uniti.

Agopuntura

L’agopuntura consiste nell’inserzione di aghi in punti specifici del corpo allo scopo di stimolare gli impulsi nervosi.

Si tratta di una delle terapie della medicina complementare maggiormente oggetto di ricerca e viene impiegata soprattutto per calmare il dolore.

Aromaterapia

Questa terapia fa uso di diversi oli essenziali attraverso l’impiego di diffusori, bagni o massaggi. L’inalazione degli aromi provoca un effetto rilassante che aiuta a calmare gli stati di ansia e di stress. Allo stesso modo, alcuni studi suggeriscono che sia di aiuto contro alcuni disturbi, come le cefalee.

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Altre terapie

  • Omeopatia
  • Osteopatia e chiropratica
  • Riflessologia
  • Yoga, pilates e Tai Chi
  • Meditazione e mindfulness
  • Qi Gong (interno ed esterno)
  • Bio-retroalimentazione

Rivolgersi sempre a un professionista

Il successo delle terapie complementari dipende in larga misura dal modo in cui vengono somministrate. Per questa ragione, è importante avvalersi dell’aiuto di un professionista. Qualunque dubbio in merito deve essere risolto con il medico.

Infine, prima di scegliere un’opzione è importante determinare l’attuale stato di salute del paziente. In determinate condizioni, l’uso di queste terapie non è consigliato.


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