Transumanesimo, che cos’è e come potrebbe influenzare il futuro?

Avete mai pensato al prossimo stadio evolutivo della specie umana? Il transumanesimo offre una risposta.

Che cos'è il transumanesimo e come potrebbe influenzare il futuro?

Il transumanesimo è un movimento intellettuale che mette in discussione i limiti naturali dell’umanità (come l’invecchiamento, la morte e la malattia). Si propone di superarli attraverso la tecnologia.

Secondo questo movimento, la specie umana non rappresenta la fine della nostra evoluzione, ma l’inizio di un’altra fase. Ma come sarà possibile?

Cos’è il transumanesimo?

Il transumanesimo, o semplicemente h+, è una scuola di pensiero relativamente recente. Cerca di superare i limiti biologici dell’umanità attraverso il potenziamento tecnologico dell’organismo. E in futuro si prospetta la separazione della mente dal corpo umano.

L’obiettivo di questo movimento è quello di potenziare e migliorare tutte le capacità umane (sia fisiche che mentali), fino a renderci più intelligenti di qualsiasi genio; abbiamo la capacità di provare ed espandere emozioni piacevoli, evitando quelle spiacevoli; oltre a evitare l’invecchiamento e le malattie.

In questo senso, i transumanisti affermano che la natura deve essere trasformata, a partire dal genoma umano. Questo garantirebbe una vita migliore e il massimo sviluppo.

Il DNA nel transumanesimo.
La genetica è un campo di studio molto importante per il transumanesimo.

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Origini

Si ritiene padre del concetto il filosofo e futurista Fereidoun M. Esfandiary, che avrebbe usato il termine transhuman nel 1966 durante le sue lezioni alla New School for Social Research di New York. Tuttavia, il termine era già apparso in un articolo pubblicato dal paleontologo Pierre Teilhard de Chardin nel 1951, intitolato Dal pre-umano all’ultraumano.

In esso Teilhard traccia l’evoluzione dell’umanità verso uno stato transumano, che comprende variabili tecnologiche come una rete telefonica e televisiva che permetta la sintonizzazione diretta tra le menti umane.

Poco dopo, nel 1957, il biologo inglese Julian Huxley pubblicò un articolo in cui coniò il termine transumanesimo. In esso, l’autore immagina il passaggio da una vita misera, dolorosa e breve a un nuovo stadio evolutivo degli esseri umani, in cui essi trascendono se stessi come specie.

La specie umana può, se vuole, trascendere se stessa – non semplicemente in modo sporadico, un individuo qui in una forma e un altro individuo lì in un’altra, ma nella sua integrità di umanità. Dobbiamo dare un nome a questa convinzione. Forse il transumanesimo è appropriato: l’uomo come uomo, ma autotrascendente.

~ Julian Huxley

Successivamente, a partire dagli anni Ottanta, questa posizione ha guadagnato adesioni. Nacquero così i primi incontri di intellettuali transumanisti.

Nel 1998, i filosofi europei David Pearce e Nick Bostrom crearono l’Associazione mondiale transumanista, o Humanity Plus (H+). Si tratta di un’organizzazione no-profit che promuove la discussione sui possibili miglioramenti delle capacità umane attraverso le nuove tecnologie. Vediamo alcune di esse.

Tecnologie transumaniste

Il transumanesimo cerca di raggiungere i suoi obiettivi attraverso progressi tecnologici in diversi settori. Vediamo alcuni dei suoi contributi.

1. Nanotecnologia

È una tecnologia che cerca di manipolare la materia su scala nanometrica (il nanometro è l’unità di misura equivalente a un miliardesimo di metro).

Nell’ambito del transumanesimo, sarebbe un ottimo strumento per ottenere innovazioni in campo medico, attraverso macchine molecolari che si muoverebbero all’interno dell’organismo per riparare i tessuti, attaccare gli agenti patogeni, distruggere le cellule tumorali, ecc.

Sebbene questa tecnologia sia agli albori, gli esperti nutrono grandi aspettative nei suoi confronti. Pertanto, è probabile che prima o poi segnerà una svolta nella storia della medicina.

2. Ingegneria genetica

L’ingegneria genetica è la manipolazione genetica dello zigote al fine di modificare quei geni che implicano qualità o caratteristiche. Ad esempio, modificare il DNA di un organismo per evitare il rischio di una malattia congenita.

Questa tecnologia è una delle più controverse, in quanto ha importanti implicazioni etiche. Ad esempio, qual è il limite di ciò che è modificabile e chi avrà accesso a tali miglioramenti?

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3. Cibernetica

Questa interdisciplina si occupa dei sistemi di controllo basati sulla retroazione. Tuttavia, il concetto si è diffuso intorno alla nozione di cyborg, un’entità composta da elementi organici e dispositivi cibernetici.

Uno degli esempi più noti nella fantascienza e nel cinema è RoboCop, che fonde l’organico e il sintetico, l’umano e la macchina, attraverso protesi, chip cerebrali e altri dispositivi.

Può sembrare un concetto molto futuristico, ma in realtà l’integrazione del corpo con la tecnologia è iniziata da molto tempo. Ad esempio, con l’uso di pacemaker per regolare la stimolazione del cuore e mantenere il giusto ritmo cardiaco.

4. Intelligenza artificiale

Si tratta di una corrente interdisciplinare che mira a creare sistemi intelligenti, intendendo l’intelligenza come la capacità di manipolare le informazioni e trasformarle in qualcosa di nuovo. In tal senso, i progressi in questo settore sono sempre più sorprendenti. A tal punto che oggi abbiamo macchine che sono riuscite a superare alcune capacità umane.

Pertanto, le creazioni nell’ambito dell’intelligenza artificiale sono essenziali per costruire i sistemi e le macchine necessarie per il transumanesimo.

5. Fusione mente-macchina

La pretesa più estrema del transumanesimo è quella di abbandonare il nostro corpo organico, trasferendo la mente a una macchina. In questo modo, potremmo vivere per sempre all’interno di un’unità meccanica e digitale, come un computer o un robot.

Tuttavia, ciò solleva una serie di questioni filosofiche che meritano di essere discusse. Se questo fosse possibile, la mente copiata nella macchina sarebbe ancora quella persona? Entrambe le versioni della mente sarebbero quella persona? Se venissero fatte due copie, sarebbero due persone distinte?

Questa è una delle proposte più inverosimili e, ad oggi, non c’è nulla che ci faccia credere che sia possibile in futuro. Bisogna prima sciogliere gli enigmi della coscienza umana.

Braccio robotico nel transumanesimo.
Le protesi robotiche sembrano essere il primo passo di un transumanesimo che fonde il biologico con le macchine.

Implicazioni future del transumanesimo

È ormai una realtà che i progressi scientifici e tecnologici ci hanno fatto progredire come specie. Tuttavia, a questo punto è opportuno soffermarsi a riflettere sulle conseguenze di questo sviluppo progressivo sulla società. Sebbene il fascino del transumanesimo non possa essere negato, ciò non ci toglie la responsabilità di valutare il quadro generale.

Per esempio, dovremmo riflettere e discutere su domande importanti come le seguenti:

  • Quali sarebbero le implicazioni di impianti nanotecnologici nel cervello? Condizionerebbero la nostra libertà di pensiero?
  • Come influirà l’alterazione genetica sulle prossime generazioni? In questo processo di transizione, coloro che sono stati modificati geneticamente avranno un vantaggio evidente rispetto a coloro che non lo sono stati?
  • Il transumanesimo sostiene l’applicazione dei miglioramenti tecnologici a tutta la popolazione, non solo a coloro che possono permetterseli. Ma come si potrebbe raggiungere l’uguaglianza?

Il transumanesimo è una proposta attraente per la specie umana, in quanto suscita aspettative sulla possibilità di evitare le malattie e la morte stessa. Tuttavia, alla luce di queste affermazioni, è opportuno considerare l’etica che ne sta alla base.

Bibliografia

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