La tecnica del semaforo è una risorsa molto utile per insegnare ai bambini a gestire le proprie emozioni, soprattutto in situazioni di conflitto come capricci o litigi con i fratelli e le persone a loro vicine.
Quante volte un gioco o uno scherzo finisce in una discussione o in un capriccio? Questo accade perché i bambini hanno difficoltà a controllarsi e il loro cervello subisce uno “scatto” emotivo. Può succedere anche gli adulti. Vediamo nel dettaglio in cosa consiste questa tecnica e come può aiutare.
Cos’è la tecnica del semaforo?
La tecnica del semaforo è finalizzata alla gestione delle emozioni. Viene usata per fare in modo che i bambini imparino a riconoscerle e ad accettarle per viverle ed elaborarle nel modo giusto.
In tenera età, i bambini non sono capaci di autoregolarsi e di fermarsi in tempo. Il loro cervello è immaturo e, quindi, molte situazioni finiscono in uno sfogo emotivo.
Usando le emozioni come termometro, la tecnica del semaforo cerca di lavorare sull’autocontrollo e sulla regolazione per interpretare ciò che questi sentimenti significano per noi e cosa possiamo fare al riguardo.
Da qui l’importanza di non sottovalutarle o evitarle. In questo modo, non le cancelliamo; semplicemente le esprimeremo in un secondo momento. In questo senso, sebbene a nessuno piaccia provare rabbia o tristezza, è necessario che non abbiano paura di provare queste emozioni; dobbiamo insegnare loro a vederli come “amici” che portano un messaggio.
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Come applicare la tecnica del semaforo?
Per applicare la tecnica del semaforo, bisogna seguire i seguenti passaggi:
- Per prima cosa, stampare, disegnare o ritagliare l’immagine di un semaforo.
- Successivamente, dobbiamo spiegare come funziona un semaforo. Il colore verde è quello che lascia il posto a una persona, cioè ne approva il comportamento. Pertanto, rappresenta un comportamento positivo o desiderato. Il colore giallo è quello che avverte che è necessario “rallentare”; ci mette in allerta su una situazione che sta per arrivare. Il colore rosso, infine, rappresenta “full alert”, implica l’arresto e la frenata; cioè, interrompere il comportamento.
- In alcuni casi, se vogliamo arricchire ancora di più la tecnica, possiamo indicare accanto ad ogni colore alcune possibili soluzioni. Come in una sorta di “brainstorming”. Pertanto, valutiamo qual è il modo migliore di agire in determinate situazioni.
- La tecnica del semaforo può essere “guidata” – o meno – a seconda dell’età. Ad esempio, se vediamo che sta per litigare con il fratellino per un giocattolo, possiamo dire “giallo”. L’obiettivo è che, progressivamente, sappiano scegliere quale strada intraprendere.
La guida e l’accompagnamento sono fondamentali
Al di là del comportamento del bambino, deve esserci una “correlazione” genitoriale. In questo senso, se non è riuscito a controllarsi ed è arrivato il punto di “rosso”, dobbiamo aiutarlo a riportare la calma e poi guidarlo a riflettere sul suo comportamento.
“Cos’è successo che hai rotto il giocattolo?” ” Cosa avresti potuto fare di diverso?” ” Sei capace di vedere le conseguenze di agire in questo modo?”… anche queste sono domande valide quando il comportamento era appropriato. In questo modo, insegniamo al bambino a vedere i risultati sia positivi che negativi.
In breve, l’educazione emotiva è molto più che disattivare un conflitto nel tempo. Di per sé, è un apprendimento permanente con i seguenti vantaggi:
- Fornisce abilità sociali ed emotive.
- Promuove uno sviluppo sano.
- Consente di stabilire collegamenti di qualità.
- Aiuta nel controllo degli impulsi.
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Siamo l’esempio più vicino
Quando si parla di insegnare ai bambini a regolare le proprie emozioni, si può pensare anche a un altro aspetto che si verifica contemporaneamente, quello dell’apprendimento. Bisogna ammettere che anche gli adulti devono saper pensare a ciò che sentiamo, accettarlo e cercare la risposta più adeguata.
Anticipa il giallo, fermati al rosso e agisci sul verde. Ragazzi e ragazze ci guardano sempre e molto di quello che fanno è perché ci imitano. D’altra parte, dobbiamo anche sapere che dobbiamo convalidare le loro emozioni; accettare e consentire loro di esprimere ciò che sentono, anche se questo non significa che siamo d’accordo.
Ciò implica che, a volte, è necessario porre dei limiti e far rispettare determinate regole. In questo senso, è importante poter stabilire tali regole in anticipo. Certo, la tecnica del semaforo non è “una formula magica”. Richiede pratica, perseveranza e pazienza.
Dobbiamo accettare che i ragazzi e le ragazze non sempre saranno in grado di controllarsi e che, a volte, ci riusciranno più o meno facilmente. In questo caso, dobbiamo rispettare i loro tempi e processi ed essere disponibili ad aiutarli a migliorare la prossima volta.
Infine, questa strategia è una delle tante che esistono per lavorare sul mondo emotivo. Bisogna stare attenti a trovare lo strumento più adatto in ogni caso, in base alla personalità e all’età. Ad esempio, alcuni trovano utile “il barattolo della calma”, con il quale trovano dei foglietti con consigli o soluzioni.
Bibliografia
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