7 trattamenti per combattere la flaccidità addominale

Se vuoi tonificare l'addome con un metodo non invasivo, questo articolo fa al caso tuo. Scopri una serie di trattamenti estetici ideali per porre fine alla flaccidità addominale.

7 trattamenti per combattere la flaccidità addominale.

Combattere la flaccidità addominale senza passare per la sala operatoria è un’idea che si può concretizzare, grazie a dei trattamenti minimamente invasivi progettati per contrarre il rilassamento cutaneo e favorire la formazione di nuove fibre di collagene.

Il derma poco tonico può causare insicurezze. Fortunatamente, se abbinati ad una dieta sana, alcuni trattamenti estetici rassodano efficacemente la zona della pancia.

In questo modo si evitano i rischi della chirurgia e del riposo postoperatorio. Inoltre, in pochi giorni sarà possibile vedere i risultati di un addome tonico. La scelta della procedura dipende dalla diagnosi medica: lo specialista determina la causa della flaccidità e stabilisce qual è la tecnica più adatta alle singole esigenze.

Flaccidità addominale: perché succede?

Uno studio pubblicato dall’Università del Sud di Santa Catarina definisce la flaccidità cutanea come la perdita di tessuto connettivo elastico, prodotto di improvvise trasformazioni di volume nella regione.

Non essendo presente trazione nel rivestimento, si deforma ed è difficile che torni all’aspetto originario. La flaccidità ha a che fare anche con la diminuzione dei livelli di collagene ed elastina, che provoca le rughe.

Contrariamente a quanto molti credono, la flaccidità addominale non è correlata al grasso localizzato. Altri fattori influenzano il decadimento cutaneo dell’addome:

Come prevenire la flaccidità addominale?

La flaccidità addominale è un problema estetico del corpo che si può prevenire. Il segreto è condurre uno stile di vita sano e rafforzare i muscoli per aiutare a rassodare la pelle.

Non è mai troppo tardi per cambiare le abitudini. Ma se prendi la decisione quando la pancia ha già perso tonicità, il percorso consigliato prevede dei trattamenti non chirurgici che promuovono la produzione di collagene ed elastina.

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I migliori trattamenti per combattere la flaccidità addominale

I seguenti trattamenti tonificano la zona addominale. Gli effetti sono di lunga durata, purché integrati con sport, idratazione e cibi ricchi di proteine e fibre e che riparino i muscoli.

Dieta con verdure per la flaccidità addominale.
Una dieta sana è fondamentale per accompagnare i trattamenti che riducono la flaccidità. Il consumo di fibre riduce il gonfiore addominale e contribuisce all’estetica della zona.

1. Mesoterapia

Il primo tra i trattamenti per combattere la flaccidità addominale è la mesoterapia. Questa si basa sull’applicazione di iniezioni intradermiche o sottocutanee contenenti sostanze rigeneranti, idratanti e ringiovanenti del derma. Un dermatologo determina le dosi e le fornisce con gli aghi più piccoli, direttamente nei punti flaccidi.

Il cambiamento è visibile a breve termine. Ci sono anche persone che li notano dalle prime infiltrazioni.

Si consiglia di ripetere il trattamento almeno 4 volte.

2. Carbossiterapia

La carbossiterapia prevede la somministrazione percutanea di anidride carbonica medicinale, come affermato nella rivista Ibero-Latin American Plastic Surgery. Il composto viene somministrato come iniezioni nella pelle flaccida per favorire il flusso sanguigno e aumentare l’ossigenazione della pelle. Le punture hanno una reazione biochimica simile alla risposta del corpo quando la eserciti.

Oltre a collaborare all’eliminazione della flaccidità, la carbossiterapia attenua le smagliature e aumenta la generazione di fibroblasti. Bisogna sottoporsi ad almeno 4 sessioni. Tuttavia, il medico stabilisce la terapia in base alle esigenze di ogni paziente.

3. Stimolazione di Kotz

Questo trattamento, anche noto come elettroterapia o stimolazione delle onde russe, prende il nome dallo scienziato Yakov Kotz.

In campo estetico, il trattamento è indicato per produrre ipertrofia muscolare, come spiegato in uno studio pubblicato sulla piattaforma Academia. Il testo spiega che la stimolazione di Kotz tonifica i muscoli flaccidi e ridefinisce i contorni del corpo.

Durante la seduta, il medico posiziona degli elettrodi sulla pelle per emettere corrente a un’intensità minima. Le scariche stimolano i muscoli, provocano la loro contrazione e migliorano tono e compattezza.

È richiesto un minimo di 5 sessioni settimanali, che durano da 25 a 40 minuti. Le creme rassodanti sono delle ottime alleate per confermare l’efficacia del processo.

4. Radiofrequenza

La radiofrequenza si basa sull’uso di apparecchiature che emanano un calore intenso, che compatta le fibre di collagene nell’addome e favorisce la formazione di nuovo tessuto.

Il dispositivo viene fatto scivolare sulla regione addominale a una temperatura non superiore a 40 °C. A seconda delle condizioni di ciascun paziente, si potrebbero programmare almeno 3 sedute ogni 15 giorni.

Dopo i primi 21 giorni di terapia si inizia a vedere una pelle più liscia. Il risultato dura fino a 3 anni.

5. Criolipolisi

La criolipolisi consiste nell’uso del freddo per ridurre lo spessore del derma e dei tessuti circostanti senza causare danni. L’Argentine Journal of Dermatology sostiene che l’uso del freddo in medicina ha una lunga storia, soprattutto per la sua capacità terapeutica in diverse patologie cutanee.

In particolare, l’azoto liquido a basse temperature provoca la necrosi del rivestimento danneggiato, favorendo la levigatezza della pelle. Questo trattamento offre risultati progressivi, visibili alla loro massima espressione 2 mesi dopo le sedute.

6. Trattamenti per la flaccidità addominale: l’elettrolipolisi

Con le terapie di elettrolipolisi si favorisce la circolazione sanguigna e si contribuisce alla produzione di ormoni essenziali per tonificare la struttura della pelle. La tecnica corregge il volume corporeo, soprattutto nelle aree difficili.

La Società Spagnola di Medicina Estetica afferma che il numero di sessioni e la durata variano da paziente a paziente. Aggiungono che ci saranno risultati ottimali se si combinano l’elettrolipolisi con programmi di rafforzamento muscolare.

Per applicare il metodo, lo specialista impianta coppie di aghi sottili nella regione addominale e fornisce basse correnti. Il metodo utilizza sostanze topiche che favoriscono la trasmissione.

7. Esercizio fisico

Tra i trattamenti per combattere la flaccidità addominale, l’allenamento è il più antico e meno invasivo, ma con ottimi risultati. Grazie all’esercizio fisico, è possibile prolungare l’effetto delle altre tecniche estetiche minimamente invasive.

Prova delle routine che includono esercizi di forza e cardio. I crunch inversi assicurano grandi cambiamenti in questa regione del corpo.

Addominali marcati senza flaccidità.
L’esercizio fisico costante deve accompagnare qualsiasi trattamento scelto, perché serve a prolungare i risultati.

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Effetti collaterali o controindicazioni

Questi trattamenti sono solitamente applicati da dermatologi e chirurghi plastici. Questo perché non tutti i paesi ne consentono l’esecuzione da parte dei centri estetici. In tal caso, il controllo medico è essenziale, poiché verranno utilizzate sostanze e attrezzature delicate.

Tra gli effetti collaterali, spiccano il rischio di infezione, arrossamento della pelle, lividi nei punti di iniezione e dolore.

D’altra parte, anche se si tratta di procedure minimamente invasive, potrebbero insorgere complicazioni, se il paziente soffre di:

  • Aritmie.
  • Epilessia.
  • Arresto cardiaco.
  • Ipertensione.
  • Disturbi della coagulazione.
  • Infezioni cutanee vicino alla zona addominale.

Quando è consigliato un intervento chirurgico?

Sebbene l’idea sia quella di sbarazzarsi della flaccidità senza andare in sala operatoria, ci sono casi in cui la chirurgia è indicata. Si chiama addominoplastica e utilizza una tecnologia avanzata per ripristinare la fermezza addominale.

Seguendo il consiglio della Società Colombiana di Chirurgia Plastica, Estetica e Ricostruttiva, l’intervento è pertinente nelle persone con pelle e grasso in eccesso. Tuttavia, nel caso delle donne, si consiglia di sottoporsi a un intervento chirurgico se non si ha intenzione di rimanere incinta di nuovo.

Bibliografia

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