Valvola aortica bicuspide: diagnosi e trattamento

La valvola aortica bicuspide è una malformazione congenita che va trattata e monitorata a vita, nonostante i trattamenti cui ci si sottopone.
Valvola aortica bicuspide: diagnosi e trattamento

Ultimo aggiornamento: 09 agosto, 2022

La valvola aortica di solito presenta tre lembi valvolari, ma alcune persone nascono con la valvola aortica bicuspide. Questo causa problemi specifici, visto che la funzione della valvola è far sì che il sangue ossigenato venga trasportato dal cuore all’aorta.

Come indicano alcuni studi, questa condizione deriva da una malformazione cardiaca di tipo congenito. Per questo motivo, una diagnosi precoce e adatta permetterà di sottoporsi a un trattamento più efficace.

Valvola aortica bicuspide

Sintomi

Bambina con fitte al petto
Questo problema congenito influisce sull’afflusso di sangue pompato dal cuore.

La diagnosi di valvola aortica bicuspide viene elaborata in diversi modi. Ma ci sono alcuni sintomi che se accusati possono metterci in allerta?

Ebbene sì, già sin dall’infanzia. È dunque importante prestare attenzione ai dolori che il bambino lamenta o ad altri sintomi che stiamo per vedere:

  • Eccessiva stanchezza: dinnanzi al più piccolo sforzo fisico, il bambino prova una stanchezza tale da non non poter proseguire l’attività iniziata.
  • Dolore al petto: si percepisce un lieve dolore del torace che può essere accompagnato da difficoltà respiratorie.
  • Palpitazioni: i battiti del cuore sono tendenzialmente veloci e irregolari.
  • Svenimenti: i bambini potrebbero perdere conoscenza a causa della stanchezza descritta o senza un motivo apparente. In genere sono anche pallidi.

Nel caso in cui abbiate notato qualcuno di questi sintomi, portate il bambino in ospedale quanto prima, in modo da sottoporlo agli esami del caso.

Diagnosi

Valvola aortica bicuspide
L’auscultazione dei battiti cardiaci e l’ecocardiogramma sono strumenti efficaci per formulare una diagnosi della patologia.

La diagnosi di valvola aortica bicuspide avviene mediante l’analisi dell’anamnesi familiare. Se ci sono casi in famiglia, molto probabilmente il problema è ereditario. In un secondo momento verrà eseguita un’esplorazione fisica.

Durante l’analisi si farà uso dello stetoscopio per cercare di individuare le palpitazioni irregolari del cuore ed eventuali segnali di soffio cardiaco. Per escludere un caso di valvola aortica bicuspide, verrà eseguito un ecocardiogramma in grado di valutare il funzionamento del cuore.

Trattamento della valvola aortica bicuspide

Sono diversi i trattamenti che possono essere scelti dal medico. Tuttavia, è importante dire che è necessario sottoporsi a controlli regolari per individuare qualunque problema di diversa natura, come un ingrossamento della aorta.

  • Sostituzione della valvola: la valvola danneggiata viene estratta e sostituita da una valvola meccanica o di tessuto biologico.
  • Valvuloplastica con palloncino: questo viene inserito per stimolare l’apertura della valvola, che tende a restringersi. Questo intervento tende a essere ripetuto nel tempo.
  • Chirurgia: si procede con l’estrazione della sezione dell’aorta dilatata e la si sostituisce. Valido anche il tentativo di riparare la valvola aortica.

Sono molti gli studi ancora in corso e che hanno lo scopo di individuare una valida soluzione per intervenire su questa malformazione genetica che può influenzare la qualità della vita.

Monitoraggio costante della situazione per tutta la vita

Visita medica pediatrica
Dopo la diagnosi e il conseguente intervento, il paziente si sottoporrà a controlli medici regolari per verificare che non vi siano complicazioni.

Nonostante la terapia, una persona con diagnosi di valvola aortica bicuspide avrà bisogno di sottoporsi a controlli medici per tutta la vita. A prescindere dal tipo di intervento, che sia chirurgico o con sostituzione della valvola, le visite cardiologiche dovranno essere eseguite ogni anno per essere certi che vada tutto bene e che non siano sorti nuovi problemi.

Oltre a ciò, è importante che tutti i parenti più stretti della persona che ha ricevuto una diagnosi di valvola aortica bicuspide si sottopongano a un ecocardiogramma per verificare il proprio stato di salute. Il motivo di ciò è che questa malformazione congenita potrebbe essere ereditaria, dunque i parenti devono essere certi che la loro valvola funzioni correttamente.

Ci auguriamo che questo articolo vi sia stato utile per conoscere meglio questo problema di salute non visibile a prima vista, ma che ci avverte della sua presenza attraverso diversi sintomi. Rivolgersi al medico se qualcuno della nostra famiglia soffre di questa malformazione cardiaca è importante per evitare che la salute e la qualità della vita ne risentano.


Tutte le fonti citate sono state esaminate a fondo dal nostro team per garantirne la qualità, l'affidabilità, l'attualità e la validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.


  • Martín Cazorla, F., López Calvo, A.M., & Rubio Lamia, L.. (2014). Estenosis aórtica por válvula bicúspide: una causa de muerte súbita en jóvenes deportistas. Cuadernos de Medicina Forense20(2-3), 123-125. https://dx.doi.org/10.4321/S1135-76062014000200009
  • Zalaquett S, Ricardo, Camplá C, Cristóbal, Scheu G, Maximiliano, Córdova A, Samuel, Becker R, Pedro, Morán V, Sergio, Irarrázaval Ll, Manuel J, Baeza P, Cristian, Arretz V, Claudio, Braun J, Sandra, Chamorro S, Gastón, Godoy J, Iván, & Yáñez D, Fernando. (2005). Ciruguía reparadora de la válvula aórtica bicúspide insuficiente. Revista médica de Chile133(3), 279-286. https://dx.doi.org/10.4067/S0034-98872005000300002
  • Zalaquett, Ricardo, Besa, Santiago, Contreras, Juan, Gundelach, Joaquín, Muñoz, Cecilia, & González SM, Patricio. (2016). Veinte años de reparación de Ia válvula aórtica bicúspide insuficiente: a twenty year experience. Revista chilena de cardiología35(1), 32-40. https://dx.doi.org/10.4067/S0718-85602016000100004

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.