Il vuoto emotivo ha a che fare con il sentimento di solitudine.
Quello “star soli” che in tanti cerchiamo di evitare perché la maggior parte della gente rifiuta, deride e critica chi ama dedicare del tempo a se stesso.
Dal momento che siamo animali sociali, anche se abbiamo una forte autostima, alla fine cerchiamo sempre di uniformarci agli altri e ci lasciamo convincere da quella credenza per cui la solitudine è sinonimo di fallimento…
Ma se non siamo come gli altri, che male c’è? Oggi parleremo del vuoto emotivo.
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L’eterna ricerca per colmare il vuoto emotivo
Innanzitutto, finiamo per riempire a tutti i costi quel vuoto interiore che rimbomba dentro di noi e ci fa credere che ci manchi qualcosa, che siamo incompleti.
Forse sono anche sentimenti legati all’infanzia.
Il rapporto disfunzionale con i genitori, unito al falso mito del principe azzurro, possono averci fatto credere che siamo persone incomplete e bisognose di una “dolce metà” per poter essere davvero felici.
Purtroppo questo modo di pensare non porta a nulla, se non ad una costante dipendenza emotiva che alimenta il nostro malessere e ci condanna ad un’eterna ricerca di quella “metà” che ci completi e colmi il vuoto emotivo che ci fa soffrire.
Cerchiamo sempre fuori ciò che ci manca dentro.
Un atteggiamento abbastanza ironico, giacché dipendere dagli altri per supplire al vuoto emotivo fa sì che la nostra felicità dipenda da essi.
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Ma per quanto cerchiamo, per quanto impegno ci mettiamo e per quante bugie ci raccontiamo, la situazione non cambierà e continueremo a sentire lo stesso dolore e la stessa delusione di sempre.
Come evitare che siano gli altri a riempire il nostro vuoto emotivo?
Non tutto ciò che la gente pensa sia corretto, effettivamente poi lo è
Quando vi sentite sopraffatti e diversi, perché si burlano del fatto che non trovate nessuno e che siete condannati alla solitudine, smettete di volere essere come gli altri a tutti i costi.
Smettete di credere che la vostra vita dev’essere come dicono gli altri.
A volte è necessario mettere in dubbio determinate credenze che assumiamo come verità assolute, perché in realtà ci sono moltissimi modi di vedere le cose e di viverle.
Sforzarsi per vivere tutti allo stesso modo può essere davvero sfiancante e frustrante.
Non è necessario avere un partner o avere dei figli per vivere una vita felice e piena.
Si tratta di una credenza che stigmatizza chi si discosta da quello che comunemente è considerato “il cammino che va seguito”.
Amatevi e prendetevi cura di voi stessi
Il fatto di credere che ci manca una dolce metà ci porta a mettere sempre al primo posto chi ipoteticamente ci farà sentire completi, invece che noi stessi.
Questo non fa altro che alimentare il vuoto emotivo che cerchiamo di colmare con persone, parole gentili, dimostrazioni d’affetto e un amore che noi stessi non siamo in grado di darci.
Non ci rendiamo conto che, se vogliamo colmare questo vuoto emotivo, dobbiamo volerci bene, prenderci cura di noi stessi e pensare a noi prima di impegnarci in una relazione e dichiarare un amore che non siamo capaci di garantire neppure a noi stessi.
Solo allora non dipenderemo veramente da nessuno.
In questo modo, se una relazione finisce, non sentiremo più quel vuoto che ci fa stare così male, perché sapremo che non abbiamo bisogno di nessuno per riempirlo.
Basta spostare l’attenzione su noi stessi.
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Smettete di pensare che avete bisogno di qualcuno per essere felici, non continuate ad alimentare il vuoto emotivo creato da falsi miti riguardanti ciò che dovremmo essere per sentirci completi.
È il momento di amarci e di darci la priorità, nonostante oggigiorno questo amor proprio continui ad essere spesso mal visto e confuso con puro egoismo.
Non cadete più nell’errore di credere che tutto ciò che la gente dice sia l’unica verità.
Imparate a dubitare di ogni cosa, poiché molte credenze sono più dannose che altro, soprattutto quelle che alimentano il vuoto emotivo senza che voi ne siate realmente consapevoli.
Bibliografia
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