Ritenzione idrica: origine, cause e rimedi

Mantenendo una buona idratazione non aiutiamo solo l'organismo a svolgere correttamente le sue funzioni, bensì anche a prevenire (o ad alleviare) il problema della ritenzione idrica.
Ritenzione idrica: origine, cause e rimedi
Nelton Abdon Ramos Rojas

Scritto e verificato il dottore Nelton Abdon Ramos Rojas.

Ultimo aggiornamento: 11 agosto, 2022

La ritenzione idrica non è di per sè una malattia, bensì un sintomo molto fastidioso che, oltretutto, è accompagnato da altri disturbi, come il gonfiore. Si tratta di accumulo di liquidi in una particolare zona del corpo (nello specifico, di tessuti e cavità).

Questo sintomo, in genere, si presenta in conseguenza a diversi disturbi cardiovascolari, renali o gastrointestinali; ecco perché può essere il risultato di una cattiva circolazione.

Se avete notato di soffrire spesso di ritenzione idrica, il consiglio è quello di rivolgervi al medico per una valutazione e una corretta diagnosi precoce. Si sconsiglia di automedicarsi o di provare rimedi casalinghi, visto che potrebbero essere controproducenti.

Cos’è la ritenzione idrica?

Ritenzione di liquidi.

È la conseguenza dell’accumulo dei liquidi nei tessuti del corpo. Si produce a causa di uno squilibrio tra le forze che regolano il passaggio dei liquidi da una zona a un’altra.

Se il passaggio d’acqua dallo spazio intravascolare a quello interstiziale è abbondante, si produce la ritenzione idrica.

L’organismo, attraverso un complesso sistema ormonale, controlla continuamente i livelli dei liquidi affinché si mantengano costanti. Per questo motivo, se si beve più acqua del previsto, non accade nulla, perché viene eliminata sotto forma di urina o dalle ghiandole sudoripare.

Il problema si presenta quando, per una serie di motivi, il corpo è incapace di eliminare tutto il liquido necessario per mantenere questo equilibrio. Ecco allora che inizia ad accumularsi nei tessuti in modo anomalo.

A cosa può essere dovuta la ritenzione idrica?

Le cause di questo sintomo possono variare di caso in caso. Tuttavia, le più comuni sono:

  • Gravidanza
  • Sedentarietà.
  • Disfunzioni renali.
  • Problemi cardiaci.
  • Consumo di determinati farmaci.

Ritenzione idrica in gravidanza

Ritenzione idrica in gravidanza.

Molte donne in gravidanza soffrono, ad un certo punto, di ritenzione idrica, soprattutto nell’ultimo trimestre. Ciò si deve soprattutto ai cambiamenti ormonali. Questa si manifesta con un leggero gonfiore di caviglie e piedi.

Non deve essere motivo di preoccupazione, ma si consiglia di monitorare possibili alterazioni. Se il gonfiore è eccessivo e si estende alle mani e al viso, bisogna rivolgersi al medico. anche se si consiglia di renderlo noto al ginecologo.

Consigli per prevenire o ridurre la ritenzione idrica

Per prevenire o per avere sollievo dalla ritenzione idrica, possiamo mettere in pratica alcuni consigli molto semplici.

Evitate la sedentarietà

Fate esercizio tutti i giorni, per almeno 30-40 minuti.  Se passate molto tempo seduti per via del lavoro, alzatevi almeno una volta ogni mezz’ora e camminate per la stanza, allungatevi, muovetevi! Se non potete, muovete su e giù le dita dei piedi affinché i muscoli delle gambe esercitino un’azione di pompaggio.

Il nuoto è uno sport fortemente consigliato, ma lo sono anche il ciclismo, lo jogging, lo yoga e altre attività molto vantaggiose nel complesso, non solo per prevenire ma anche per attenuare il problema della ritenzione dei liquidi.

Bevete molta acqua

Mantenere buoni livelli di idratazione aiuterà l’organismo a funzionare correttamente e, quindi, a prevenire la ritenzione idrica. Non c’è bisogno di bere 2 litri di acqua al giorno -come si pensava- ma cercare di soddisfare la sete nel corso della giornata.

Bere acqua.
  • Non indossare vestiti troppo stretti. Questo aspetto influisce molto: anche le calze possono provocare gonfiore. Cercate di vestirvi il più comodo possibile.

Prendetevi cura della vostra alimentazione

Cercate di consumare cibi ricchi di potassio, come frutta e verdura. Il consiglio è consumare tutti i giorni almeno 400 grammi di questi alimenti, il che equivale a circa 5 porzioni.

Assumere alimenti a basso contenuto di sodio.Evitate gli insaccati, le conserve, i salumi affumicati e, in generale, i cibi precotti. Se bevete acqua minerale, assicuratevi che sia povera di questo minerale. Per quanto riguarda il sale, meno ne consumate, meglio è.

Tra gli alimenti a basso contenuto di sodio troviamo frutta e verdura, anche se sono principalmente indicati frutti come le mele, le pere o le ciliegie.

Ottimi sono i cereali come il riso, l’avena e la patata oppure alimenti come la soia e i legumi. Infine, potete anche assumere latte e, nel caso dei formaggi, evitate quelli stagionati.

Indossate indumenti comodi, non troppo attillati

Indossare capi d’abbigliamento attillati troppo a lungo è assolutamente sconsigliato.

Quando una persona tende a soffrire di ritenzione idrica, dovrebbe evitare indumenti troppo attillati. A lungo andare, questo tipo di abbigliamento favorirà la comparsa di vene varicose e di altri problemi di salute.

Alcune linee guida da tenere a mente:

  • Evitate di dormire con la biancheria intima.
  • Se un indumento lascia il segno, allora è troppo attillato.
  • Non indossate capi in materiale sintetico, visto che impedisce la corretta traspirazione della pelle.
  • Non utilizzate leggins, pantaloni a sigaretta o indumenti simili troppo a lungo.
  • Se dormite con i calzini, assicuratevi che non stringano troppo le caviglie, visto che altrimenti saranno scomodi e favoriranno il gonfiore, l’intorpidimento e altri disturbi simili. Cercatene un paio con l’elastico lento e, possibilmente, in cotone.

Quando consultare il medico?

Se siete preoccupate, dovreste rivolgervi al vostro medico. Il professionista sarà in grado di guidarvi e spiegarvi cosa fare tutti i giorni per prendervi cura di voi.

Ancora una volta, vi sconsigliamo di ricorrere all’automedicazione o ai rimedi naturali, visto che potrebbero nascondere un problema più grave e complicare la situazione.


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