A che età iniziamo a invecchiare?
Non è facile stabilire a che età iniziamo a invecchiare, visto che il concetto stesso di invecchiamento è relativo. A volte il volto è segnato dalle rughe, ma risplende comunque di salute e vitalità. Altre volte succede l’opposto: la pelle è liscia, ma la salute è danneggiata.
I miti culturali che dominano oggi sono tra gli aspetti che rendono più difficile scoprire a che età iniziamo a invecchiare. Sono molti i metodi per mantenere un aspetto relativamente giovane, anche a un’età avanzata, ma questo non significa che non ci sia un effettivo invecchiamento.
L’aspetto esteriore è solo una delle variabili che definisce l’età in cui iniziamo a invecchiare e di certo non è la più importante. Vi è tutto un insieme di processi che determina esattamente il punto di inizio del declino della vitalità.
Il processo di invecchiamento
Per prima cosa bisogna dire che l’invecchiamento è un processo complesso, dinnanzi al quale ci sono ancora tanti dubbi senza risposta. Non è facile stabilire a che età iniziamo a invecchiare, soprattutto perché non si verificaper tutti nello stesso momento.
Non tutti gli organi di una persona, inoltre, invecchiano contemporaneamente. Così, una cosa è l’invecchiamento biologico, un’altra quello psicologico o sociale. In qualche modo, è convenzionalmente accettato che l’invecchiamento inizia quando entra in azione un declino funzionale dei tessuti.
Sebbene non sia del tutto vero, si calcola che l’invecchiamento abbia inizio quando le cellule cominciano a cedere. Tra i primi sintomi ricordiamo:
- Accumulo dii difetti genetici
- Accorciamento dei telomeri -estremità finale dei cromosomi
- Errori nel processo di eliminazione delle proteine difettose
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A che età iniziamo a invecchiare?
Non c’è pieno accordo sull’età esatta in cui iniziamo a invecchiare. I più tradizionalisti sostengono che tale processo inizi a 25 anni, momento in cui si manifestano i primi segni di cedimento cellulare. In particolare, inizia una graduale perdita di massa muscolare.
Jaime Miquel, ex direttore del Laboratorio di Invecchiamento della Nasa, sostiene che iniziamo a invecchiare a 30 anni. Indica che a a questa età il programma genetico inizia a deteriorarsi genetico e si producono cambiamenti nella fisionomia. Questi cambiamenti includono:
- Aumento di peso
- Abbassamento del ritmo del metabolismo
- Sbalzi dei livelli di alcuni ormoni
- Perdita di memoria
- Cambiamenti nel ritmo del sonno
La velocità con cui si sviluppa tale processo da questo momento in poi dipende dalla genetica e dallo stile di vita.
A che età iniziamo a invecchiare? Uno studio dell’Università di Stanford
Secondo uno studio condotto dall’Università di Stanford, l’invecchiamento avviene in tre momenti e non si verifica per tutti nello stesso modo. La ricerca è stata pubblicata dalla rivista Nature Medicine e individua cinque indicatori dell’invecchiamento. Sono i seguenti:
- Il metabolismo diventa più lento.
- Le ossa e la struttura ossea si indeboliscono
- Insorgono problemi di memoria
- Si manifestano cambiamenti nel ritmo del sonno
- La struttura muscolare si deteriora
Sulla base di questi parametri sono stati individuati tre tappe fondamentali dell’invecchiamento. Il primo a soli 34 anni, il secondo a 60 e il terzo a 78. Sulla base di ciò, l’invecchiamento ha inizio a 34 anni.
Secondo Tony Wyss-Coray, professore di neurologia e scienze neurologiche e direttore dello studio, nelle fasi segnalate si verificano notevoli cambiamenti nei livelli di proteine trasmesse attraverso il sangue. Proprio ciò determina i picchi di invecchiamento.
Per saperne di più: Attività metabolica a seconda dell’età
Età anagrafica ed età biologica
L’età cronologica è il tradizionale concetto di età, fa riferimento alla quantità di anni che abbiamo compiuto dalla nascita. Questo è un indicatore prettamente sociale e culturale, ma dall’importanza molto relativa dal punto di vista biologico.
L’età biologica, invece, si misura sulla base del deterioramento delle cellule del nostro corpo. Per essere esatti, potremmo dire che si misura a partire dalla capacità energetica che ha il nostro organismo di riparare i danni di queste cellule.
È possibile stabilire ciò sulla base della lunghezza dei telomeri, le estremità dei cromosomi. Questi si accorciano ogni volta che una cellula si divide, fino a quando si esauriscono e la cellula muore. Lo stato di questo meccanismo permette di misurare la nostra età biologica, che non sempre coincide con quella anagrafica.
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- Salech, M. F., Jara, L. R., & Michea, A. L. (2012). Cambios fisiológicos asociados al envejecimiento. Revista Médica Clínica Las Condes, 23(1), 19-29.