Acido valproico: quando viene usato?

L'acido valproico è un farmaco soggetto a prescrizione medica, indicato principalmente per il trattamento di diverse forme di epilessia. Tuttavia, è usato anche per trattare il disturbo bipolare in determinate situazioni.
Acido valproico: quando viene usato?
Franciele Rohor de Souza

Revisionato e approvato da la farmacista Franciele Rohor de Souza.

Ultimo aggiornamento: 04 gennaio, 2023

L’acido valproico è un farmaco utilizzato principalmente per il trattamento dell’epilessia. È indicato per epilessie generalizzate o parziali.

Inoltre, viene utilizzato anche per il trattamento degli episodi maniacali nel disturbo bipolare nei casi in cui il litio è controindicato, non tollerato o il paziente non risponde adeguatamente alla terapia, come nel caso dei pazienti con episodi maniacali misti. Vediamo più in dettaglio queste due malattie per le quali l’acido valproico è indicato.

Cos’è l’epilessia?

L’epilessia è una malattia cronica con episodi critici ricorrenti, le crisi epilettiche. Questi attacchi sono scariche elettriche anomale che iniziano e finiscono improvvisamente in un gran numero di neuroni.

Queste scariche sono l’espressione clinica di un’alterazione funzionale del cervello dovuta a un disturbo dei neuroni corticali che producono, contemporaneamente, diverse scariche anomale in un punto del sistema nervoso centrale (SNC), il focolaio epilettogeno.

Allo stesso modo, si ritiene che l’origine delle epilessie sia la depolarizzazione/ripolarizzazione neuronale, ovvero i cambiamenti elettrici nella membrana di tali cellule. D’altra parte, sono state formulate diverse ipotesi sulle cause dell’epilessia. Tra queste troviamo:

  • Alti livelli del neurotrasmettitore glutammato e bassi livelli di GABA (il neurotrasmettitore depressivo del SNC).
  • Influenze colinergiche e monoaminergiche.
  • Cambiamenti nella relazione intra ed extracellulare degli ioni.
  • Malformazioni fetali nella migrazione neuronale.
Trattamento della epilessia.
L’acido valproico viene utilizzato come parte del trattamento dell’epilessia. A seguito di questa malattia si verificano scariche neuronali con inizio e fine improvvisi.

E il disturbo bipolare?

L’indicazione principale per l’acido valproico è il trattamento dell’epilessia. Tuttavia, è possibile ricorre a questo farmaco anche in caso di disturbo bipolare in cui il trattamento di elezione non è efficace.

Un adulto su 100 soffre di questo disturbo. Di solito inizia durante o dopo l’adolescenza e colpisce donne e uomini allo stesso modo.

Il disturbo bipolare, come suggerisce il nome, comporta improvvisi sbalzi di umore. Questi episodi di solito durano diverse settimane o mesi e sono ben più intensi di quelli sperimentati dalle persone sane. Gli sbalzi d’umore comprendono i seguenti episodi:

  • Depressione: sentimenti di intensa depressione e disperazione.
  • Maniacali: sensazione di estrema felicità e disperazione.
  • Episodi misti: ad esempio, sensazione di depressione e contemporaneamente irrequietezza ed eccessiva attività della fase maniacale.

D’altra parte, oggi le cause scatenanti di questa malattia non sono note con esattezza. Si ritiene che siano coinvolti fattori genetici, più rilevanti di quelli educativi.

Inoltre, potrebbe essere coinvolto anche un disturbo fisico del sistema cerebrale atto a controllare l’umore. Questo spiega perché il disturbo bipolare può spesso essere controllato con i farmaci. Anche situazioni stressanti o malattie fisiche possono acuire gli sbalzi di umore.

Meccanismo d’azione dell’acido valproico

Farmaci per trattare la epilessia.
L’acido valproico agisce aumentando la sintesi di GABA e inibendo i canali del sodio e del calcio. Inoltre, ha anche altri meccanismi d’azione.

Questo farmaco è strutturalmente correlato al GABA e ha molteplici meccanismi d’azione, come ad esempio:

  • Aumenta la sintesi di GABA.
  • Ne inibisce la degradazione bloccando il GABA-T.
  • Aumenta il rilascio di questo neurotrasmettitore e diminuisce i livelli di aspartato.
  • Inibisce i canali del sodio e del calcio.

Il GABA, alla pari di altre sostanze come la serotonina o l’adrenalina, è una sostanza chimica che viene sintetizzata dal corpo e che è responsabile della trasmissione dei segnali da un neurone a quello successivo.

A seconda del neurotrasmettitore, queste sostanze trasmetteranno diversi segnali, innescando diversi meccanismi di segnalazione. Quando viene secreto, il GABA emette segnali di inibizione o riduzione dell’attività neuronale.

Reazioni avverse dell’acido valproico

Come gli altri, questo farmaco presenta una serie di reazioni avverse che devono essere prese in considerazione per la somministrazione. L’assunzione di questo farmaco è limitato, poiché produce tossicità epatica e ha effetti collaterali tra cui:

  • Dolore epigastrico
  • Nausea e vomito.
  • Parkinsonismo reversibile isolato.

Allo stesso modo, la sua somministrazione è solitamente accompagnata da altri farmaci antiepilettici, nei pazienti epilettici mioclonici che presentano epilessia tipo assenza infantile, negli spasmi infantili e nella sindrome di Lennox-Gastaut (malattia rara).

Conclusione

L’acido valproico è un farmaco soggetto a prescrizione medica, indicato soprattutto per il trattamento di diversi tipi di epilessia. Tuttavia, è anche usato per trattare il disturbo bipolare in determinate situazioni. Va somministrato con cautela, poiché non è esente dal causare reazioni avverse.


Tutte le fonti citate sono state esaminate a fondo dal nostro team per garantirne la qualità, l'affidabilità, l'attualità e la validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.


  • De Melo Marinho, V. (1995). ACIDO VALPROICO. Jornal Brasileiro de Psiquiatria.
  • Pediatría, asociación española. (2015). Ácido Valproico. Agencia Europea Del Medicamento (EMA).
  • Conde-Guzón, P. A., & Cancho-Candela, R. (2012). Epilepsia generalizada idiopática con ausencias típicas tratada con ácido valproico: Alteraciones neuropsicológicas. Revista de Neurologia.
  • Nanau, R. M., & Neuman, M. G. (2013, October). Adverse drug reactions induced by valproic acid. Clinical Biochemistry. https://doi.org/10.1016/j.clinbiochem.2013.06.012
  • Chateauvieux, S., Morceau, F., & Diederich, M. (2014). Valproic Acid. In Encyclopedia of Toxicology: Third Edition (pp. 905–908). Elsevier. https://doi.org/10.1016/B978-0-12-386454-3.00073-7
  • Diederich, M., Chateauvieux, S., Morceau, F., & Dicato, M. (2010). Molecular and therapeutic potential and toxicity of valproic acid. Journal of Biomedicine and Biotechnology. https://doi.org/10.1155/2010/479364
  • Ghodke-Puranik, Y., Thorn, C. F., Lamba, J. K., Leeder, J. S., Song, W., Birnbaum, A. K., … Klein, T. E. (2013). Valproic acid pathway: Pharmacokinetics and pharmacodynamics. Pharmacogenetics and Genomics23(4), 236–241. https://doi.org/10.1097/FPC.0b013e32835ea0b2

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.