
L’anemia di Fanconi è una malattia ereditaria, ciò significa che viene trasmessa dai genitori ai figli. Colpisce il midollo osseo, per cui provoca una ridotta produzione di tutte le cellule del sangue. A volte viene confusa con la sindrome di…
Il trattamento dell'acidosi metabolica ha lo scopo di intervenire sulla causa scatenante. I pazienti con insufficienza renale richiedono emodialisi, che a volte viene applicata su soggetti con intossicazione da etilenglicole, metanolo e salicilato.
Nell’acidosi metabolica si verifica una riduzione della concentrazione del bicarbonato e, quindi, un’acidificazione del pH del sangue. Tale riduzione si associa a un calo compensatore della pressione parziale del diossido di carbonio.
Si tratta di un disturbo dell’equilibrio acido-base dell’organismo. Coinvolge il suddetto equilibrio e provoca, di conseguenza, un’anomalia nel pH del sangue. Esistono diversi livelli di gravità, alcuni dei quali possono sfociare nella morte del paziente.
In sostanza, l’acidosi metabolica è un disturbo dell’equilibrio acido-base, caratterizzato dall’abbassamento del pH del sangue, una riduzione dei livelli di diossido di carbonio e un quadro di iperventilazione come meccanismo di compensazione.
Di solito la comparsa di acidosi metabolica è dovuta a diversi meccanismi che si attivano contemporaneamente. Tra questi, possiamo elencare i seguenti:
L’acidosi metabolica può essere compensata attraverso le vie respiratorie, ovvero per mezzo dell’iperventilazione. Grazie a essa, la pressione parziale del diossido di carbonio si riduce e il pH del sangue si normalizza, in parte o del tutto.
I sintomi di un’acidosi metabolica non sono specifici. Questo è il motivo per cui la diagnosi può essere complicata, a meno che il paziente non esponga chiare indicazioni per la campionatura dei gas nel sangue arterioso.
Tra i sintomi che avvertono i pazienti ricordiamo:
Chi soffre di acidosi metabolica tende a manifestare i sintomi attraverso un tipo di respirazione conosciuta come respiro di Kussmaul. Possiamo definirla come profonda, veloce e associata alla chetoacidosi diabetica classica.
D’altra parte, l’acidemia estrema comporta complicazioni di tipo neurologico e cardiaco:
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Questi esami possono aiutare a diagnosticare l’acidosi e determinare se la causa è di natura respiratoria o metabolica. Gli esami diagnostici possono includere:
Il trattamento è destinato all’intervento sulla causa scatenante del disturbo. I pazienti con insufficienza renale necessitano di emodialisi, che a volte viene scelta anche per i soggetti con intossicazione da glicole etilenico, metanolo e salicilato.
Nei casi di acidosi grave, in genere viene somministrato del bicarbonato di sodio. Tuttavia, va fatto con cautela, perché in alcuni casi può risultare nocivo.
Quando l’acidosi metabolica è conseguenza della perdita di ioni di bicarbonato o dell’accumulo di acidi inorganici, il trattamento con bicarbonato è di solito sicuro e adatto al caso.
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Tuttavia, quando la malattia è dovuta all’accumulo di acidi organici, questo tipo di terapia risulta controversa, visto che non abbassa sensibilmente il tasso di mortalità e può essere associata ad alcuni rischi.
Nonostante queste e altre controversie, la maggior parte degli esperti consiglia comunque la somministrazione endovena di bicarbonato nei casi di acidosi metabolica grave (che è quella che presenta dei valori di pH al di sotto del 7,1).