Actinomicosi: prevenzione e trattamento

L'actinomicosi è un'infezione batterica non contagiosa, ma a carattere cronico.
Actinomicosi: prevenzione e trattamento

Ultimo aggiornamento: 16 agosto, 2019

L’actinomicosi è un’infezione batterica cronica che colpisce di solito il viso e il collo. In genere non ha conseguenze serie e non è contagiosa. Ne è responsabile il batterio Actinomyces israelii, di solito presente all’interno del naso e della gola.

Una volta penetrato nei tessuti del viso – a seguito di una lesione, un intervento chirurgico o un’infezione – provoca un ascesso. L’aspetto è quello di una protuberanza dura al tatto, con un colore che va dal rosso vivo al porpora. Si verifica spesso dopo un’operazione chirurgica della bocca o un ascesso dentale.

Sebbene prediliga il viso e il collo, l’actinomicosi può interessare anche il petto, l’addome, la zona pelvica o altre parti del corpo. Nelle donne può sorgere in seguito a un’infezione legata all’applicazione di un dispositivo contraccettivo intrauterino (IUD o spirale).

Tipi di actinomicosi

L’actinomicosi è più frequente negli uomini adulti e può avere diverse forme:

  • Cervico-facciale. È accompagnata da gonfiore della mandibola. Ha origine spesso da una carie dentale.
  • Toracica. È in genere conseguenza di un’accidentale inalazione di secrezioni contaminate.
  • Addominale. Può essere scatenata dalla rottura di un diverticolo, dell’appendice o anche da un trauma.
  • Uterina. Colpisce le donne che utilizzano la spirale. I sintomi principali sono perdite vaginali abbondanti e dolore pelvico o ipogastrico.
  • Sistemica. L’infezione si diffonde attraverso il flusso sanguigno ad altre parti del corpo. Possono comparire diversi sintomi come mal di schiena, cefalea o dolori addominali.

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Diagnosi

Mano con portaprovette e pipetta

La diagnosi si conferma attraverso l’identificazione dell’A. israelii mediante osservazione al microscopio e coltura di espettorato, pus o biopsia. L’esame di diagnostica per immagini viene eseguito in base ai risultati.

Le lesioni possono simulare proliferazioni maligne. Le lesioni polmonari assomigliano e devono essere distinte da quelle della tubercolosi o del cancro. I casi a localizzazione addominale sono invece difficili da diagnosticare, a meno che non si esegua una laparatomia.

La malattia ha un decorso lento. La prognosi, tuttavia, dipende da una diagnosi precoce. Inoltre è più favorevole nel tipo cervico-facciale.

L’actinomicosi peggiora in modo progressivo nelle forme toracica, addominale e sistemica, soprattutto quando colpisce il sistema nervoso centrale.

Trattamento dell’actinomicosi

Ascesso gengivale

Il trattamento può essere di tipo farmacologico o chirurgico.

Trattamento farmacologico

Il trattamento dell’actinomicosi di solito richiede una cura antibiotica per diversi mesi, addirittura fino a un anno.

Gli antibiotici di prima scelta sono:

  • Antibiotici beta-lattamici del tipo penicillina per via parenterale o orale.

Tuttavia nei pazienti allergici possono essere utilizzati:

  • Macrolidi: eritromicina e azitromicina.
  • Lincosamidi: clindamicina e lincomicina.
  • Tetracicline.

La durata del trattamento con antibiotici può estendersi dalle 2 alle 6 settimane. Nei primi giorni, tuttavia, può avvenire per via parenterale e in seguito orale, a seconda dell’evoluzione. In alcuni casi il trattamento orale può anche prolungarsi oltre i 12 mesi.

La dose raccomandata di penicillina G è di 20 milioni di unità in 24 ore. In caso di sospetta infezione, si sconsiglia il ricorso agli antibiotici fino a isolamento nel campione dell’agente causale. La terapia endovenosa è consigliata in genere nei casi più gravi.

Trattamento chirurgico

Per le donne con actinomicosi ginecologica o pelvica, l’opzione chirurgica prevede il trattamento dei sintomi ostruttivi mediante drenaggio.

Il trattamento delle complicanze ostruttive, inoltre, dovrebbe essere seguito da una cura antibiotica prolungata. In questo modo è possibile evitare gravi complicazioni della malattia.

Nella forma toracica, si procede a drenaggio e si trattano le complicanze ostruttive, quindi si prescrive una cura antibiotica. La rimozione broncoscopica del corpo estraneo è efficace in tutti i casi.


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