Aerosolterapia: di cosa si tratta?

Mediante l'aerosolterapia si riesce a fare in modo che una sostanza o un farmaco si depositino nell'apparato respiratorio e offrano la loro funzione terapeutica.
Aerosolterapia: di cosa si tratta?

Ultimo aggiornamento: 07 settembre, 2019

L’aerosolterapia è un trattamento che consente di somministrare sostanze o farmaci sotto forma di aerosol, dunque per via aerea. I nebulizzatori sono dispositivi che vengono utilizzati per somministrare questo tipo di trattamento.

I suddetti apparecchi hanno la capacità di trasformare un liquido in particelle di aerosol. In tal modo, si crea una fitta nebbia che può essere respirata dal paziente.

Per mezzo di questo trattamento, una sostanza o un farmaco possano si deposita nelle vie respiratorie e rilascia il suo effetto terapeutico.

Indicazioni terapeutiche dell’aerosolterapia

Trattamento di aerosolterapia

L’indicazione più comune è la somministrazione di farmaci broncodilatatori in pazienti con asma e EPOC. Tuttavia, questa terapia viene impiegata anche nel trattamento di patologie come la fibrosi cistica, l’HIV e la bronchiecstasia.

Quali sostanze possono essere somministrate?

Mediate aerosolterapia è possibile somministrare:

  • Farmaci broncodilatatori o corticosteroidi.
  • Mucolitici che sciolgono il muco, in modo da eliminarlo completamente.
  • Sostanze, come la soluzione fisiologica, che rendono più liquide le secrezioni.
  • Antibiotici per cercare di trattare direttamente l’infezione dei bronchi.

Vantaggi dell’aerosolterapia

Il beneficio principale dell’aerosolterapia è che grazie a essa è possibile somministrare sostanze o farmaci che interagiscono direttamente con i tratti delle vie respiratorie affetti dal problema. In questo modo, si ottiene un effetto rapido, ma con dosi più basse.

Presenta inoltre un minor numero di effetti collaterali rispetto alla somministrazione per via sistemica, visto che la sostanza, o il farmaco, si deposita direttamente nei bronchi. Tra i fattori che determinano il deposito di una sostanza nebulizzata nelle vie respiratorie, spiccano le dimensioni delle particelle.

Tuttavia, in base al tipo di nebulizzatore, possono presentarsi differenze sostanziali in quanto a dimensioni delle particelle, velocità e capacità di diffusione dell’aerosol.

Per quanto riguarda i fattori che dipendono dal paziente, troviamo:

  • L’età
  • La frequenza respiratoria in fase di inalazione.
  • Le condizioni dei polmoni.

Quali sono i rischi e quali le possibili complicazioni?

Tra le possibili complicazioni troviamo:

  • Broncospasmo: i bronchi si infiammano e si restringono, causando tosse e difficoltà respiratorie.
  • Infezione causata dalla contaminazione dell’apparecchio.
  • Palpitazioni o aumento della tensione arteriosa.
  • Ritenzione di anidride carbonica, che di solito viene eliminata mediante la respirazione.

Come realizzare l’aerosolterapia?

Sistema respiratorio

I nebulizzatori vanno usati nel modo corretto, altrimenti non sono efficaci. Molto importante è che il tipo di nebulizzatore sia adatto alla sostanza o al farmaco prescritto per trattare la malattia.

Gli aerosol possono essere usati mediante mascherina respiratoria nei pazienti particolarmente affaticati o con difficoltà respiratorie. E questo anche qualora non sia possibile utilizzare un comune inalatore, come nel caso di anziani e pazienti gravi.

Il farmaco va preparato nel modo corretto. Inoltre, bisogna predisporre il materiale necessario e lavarsi bene le mani. Per il corretto funzionamento, bisogna seguire le indicazioni dell’apparecchio e somministrare le dosi esatte dei farmaci.

Se il trattamento include farmaci o sostanze di diversa natura, bisogna assumerne uno dopo l’altro, nell’ordine seguente:

  1. Broncodilatatori e/o corticosteroidi.
  2. Sostanze per fluidificare le secrezioni.
  3. Fisioterapia respiratoria: per mobilitare ed espellere le secrezioni.
  4. Antibiotici: per trattare le infezioni dei bronchi.

Si consiglia di eseguire il trattamento da seduti, con la schiena ben eretta e la testa all’indietro. In tal modo, eviteremo che l’aerosol colpisca zone non desiderate. Bisognerà effettuare una detersione e una disinfezione accurata dell’apparecchio dopo ogni utilizzo.

Tipi di nebulizzatori

Aerosol e farmaci
  1. Con ultrasuoni: l’aerosol si aziona a seguito della vibrazione di un sensore piezoelettrico. Sono adatti solo a nebulizzare acqua e soluzione fisiologica a diverse concentrazioni.
  2. Tipologia jet: constano di una camera di nebulizzazione all’interno della quale si genera un aerosol mediante un flusso di gas. Sono adatti a nebulizzare broncodilatatori, antinfiammatori, soluzioni fisiologiche a diverse concentrazioni, mucolitici e anche antibiotici.
  3. Nebulizzatori a membrana vibrante: l’aerosol si produce non appena il liquido da nebulizzare passa attraverso gli aghi di una membrana. Servono a nebulizzare antibiotici, visto che aumentano la capacità polmonare e riducono la dispersione del farmaco.

Conclusioni

Per eseguire un trattamento efficace con l’aerosolterapia, bisogna seguire le indicazioni del medico. Nel caso in cui sia necessario utilizzare diversi farmaci, dovreste assumerli uno dopo l’altro.

Dovete fare molta attenzione alla pulizia e alla disinfezione dell’apparecchiatura. È egualmente importante eseguire un’accurata igiene orale per eliminare i residui del medicinale dal cavo orale e dalla faringe.


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