Affrontare al meglio la vecchiaia: alcuni consigli

La vecchiaia non deve essere vista come una fase negativa della vita. Bisogna darle un nuovo significato e realizzar attività alternative che mantengano attivi e in salute.

Donna che si guarda allo specchio.

L’invecchiamento attivo è una proposta valida ed efficace per affrontare al meglio la vecchiaia, perché mette l’accento sui bisogni, i desideri e le abilità della persona anziana.

Tutti desiderano vivere più a lungo, ma anche meglio. L’aspettativa di vita di oggi non è più quella di un tempo. Per questo motivo, piuttosto che interessarci a quanto vivremo, dovremmo concentrarci sul come.

Secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), tra il 2015 e il 2050 la percentuale degli abitanti del mondo con più di 60 anni passerà dal 12% al 22%. Seppur con possibili variazioni, le proiezioni per l’anno 2020 prevedevano che il numero delle persone di 60 anni e più fosse superiore a quello dei bambini sotto i 5 anni.

La vecchiaia non deve essere sinonimo di malattia, anzi. È un’altra fase del ciclo di vita che invita a intraprendere nuovi progetti e a sperimentare forme di divertimento alternative.

Caratteristiche della vecchiaia

Prima di tutto, vale la pena di ricordare che l’invecchiamento è un’esperienza unica e soggettiva, diversa per ogni persona, in cui intervengono fattori biologici, psicologici e sociali. Tuttavia, come criterio generale, possono verificarsi i seguenti cambiamenti.

A livello fisico

I cambiamenti del corpo accompagnano l’invecchiamento. Oggi, tuttavia, l’immagine tipica dell’anziano non è più la stessa.

Grazie ai progressi della scienza, della chirurgia estetica e dello stile di vita, le rughe, la riduzione delle capacità sensoriali come vista e udito, le alterazioni metaboliche e la perdita di massa ossea non sono più così evidenti durante la vecchiaia.

Rughe sul collo.
Le rughe rientrano tra i cambiamenti fisici tipici della vecchiaia; sono il risultato della riduzione di collagene.

Cambiamenti sociali

Questi cambiamenti diventano più evidenti nei ruoli. Per esempio, nella transizione tra avere un lavoro e andare in pensione.

Prima si pensava che le persone anziane tendessero a isolarsi. Ma oggi non è più così, perché moltissimi anziani cercano di sfruttare il loro tempo libero e di partecipare ad attività di gruppo.

A volte può capitare che questo isolamento sia dovuto più a cause esterne, come la morte del partner e di altri familiari stretti, piuttosto che alla loro spontanea volontà.

Ogni vecchiaia è unica: bisogna prestare attenzione agli umori e alle nuove sfide che questi cambiamenti sociali implicano per ciascuna persona.

Abilità cognitive

Possono verificarsi difficoltà di memoria, linguaggio ed espressione. Per esempio, perdere il filo di una conversazione, avere difficoltà a ricordare un nome, confondere le persone. In altre parole, durante la vecchiaia si verifica un certo declino cognitivo.

Tuttavia, questo non significa che le persone anziane non possano imparare nuove abilità o essere autonome. Questi cambiamenti ci invitano a pensare che si tratta di situazioni dinamiche e non uniche.

L’importante è fare attenzione ai sintomi e intervenire di conseguenza. La vecchiaia non deve essere sinonimo di perdita, ma di adattamento.

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Consigli per affrontare al meglio la vecchiaia

Come in ogni altra fase della vita, anche per la vecchiaia bisogna essere preparati. Quando decidiamo di lasciare la casa dei nostri genitori o di mettere su famiglia, non pensiamo forse al posto, al momento opportuno e alle risorse necessarie?

Ecco alcuni suggerimenti per immaginare questa fase della vita e a prendere le decisioni più consone per capire come si desidera viverla.

1. Accettazione

Per affrontare la vecchiaia dobbiamo riconciliarci con il cambiamento e le trasformazioni che stanno avvenendo nel nostro corpo e nella nostra mente.

Dobbiamo impara a guardare la nuova realtà da una prospettiva diversa, non da quella della perdita, dell’handicap o della nostalgia del passato.

Cercare di seguire lo stesso ritmo e non accettare i limiti del nostro corpo può farci sentire ancora più frustrati.

2. Mantenere una vita equilibrata

Durante la vecchiaia, si sente spesso dire: “Se devo morire, preferisco farlo divertendomi”. La verità è che il divertimento non deve essere associato all’eccesso.

Per un invecchiamento attivo, l’ideale è mangiare in modo sano, dormire a sufficienza e fare attività fisica moderatamente, a seconda di ciò che il corpo sopporta.

3. Tutti hanno bisogno di cure

Durante la vecchiaia, molte persone si sentono frustrate perché provate della loro l’indipendenza e autonomia. Per esempio, perché non ci vedono bene, perché non possono più guidare l’auto e hanno bisogno di qualcuno che li accompagni.

Molti anziani si sentono inutili e pensano di essere un peso per le loro famiglie. In questi momenti, per affrontare al meglio la vecchiaia, è bene ricordare che tutte le persone hanno bisogno di cure. Pertanto, a volte le diamo e altre volte le riceviamo.

4. Mantenere la mente attiva per affrontare al meglio la vecchiaia

Potete scegliere tra diverse proposte: podcast, sudoku, cruciverba, documentari. L’importante è fare uno sforzo cognitivo.

Allo stesso modo, durante la vecchiaia potrete scegliere tra varie opzioni di apprendimento. Potrebbe essere il momento di iscriversi a un corso per il quale non avevate tempo prima o per sviluppare maggiori competenze informatiche.

5. Partecipare a nuove attività per affrontare al meglio la vecchiaia

Per un invecchiamento attivo, non bisogna smettere di partecipare alle attività, ma di sostituirle con altre o di ridurne l’intensità.

Ad esempio, forse non è più il caso di prendersi cura dei nipoti tutto il pomeriggio perché vi fanno stancare, ma potreste andarli a prendere a scuola e portarli a casa.

Il trucco è mantenere un equilibrio tra ciò che si può ancora fare, contemplare delle alternative e partecipare a nuove sfide.

6. Rispettare le decisioni della persona anziana

I membri della famiglia devono riconoscere che gli anziani hanno ancora diritti e sono capaci di prendere decisioni in autonomia.

Per esempio, molte volte pensiamo che sono depressi perché si rifiutano di uscire a fare una passeggiata al centro commerciale, quando magari si sentono solo stanchi.

Alcuni anziani non vogliono avere l’ultimo modello di cellulare, pieno di applicazioni e più difficile da usare, ma qualcosa di più discreto e che soddisfi i propri bisogni.

Possiamo offrire loro il nostro aiuto, ma non imporlo. È importante imparare a capirli ed essere empatici con loro quando fanno determinate richieste, ma soprattutto rispettare le loro decisioni.

Uomo che fa stretching davanti il computer per affrontare al meglio la vecchiaia.
Ognuno affronta la vecchiaia in modo diverso. Ci sono persone che continuano a lavorare, a ritmi più lenti, ma per divertimento.

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Affrontare al meglio la vecchiaia non significa combatterla, ma viverla

Infine, come parte delle strategie di successo per affrontare al meglio la vecchiaia, è importante chiarire che sono necessari anche la partecipazione e il cambiamento sociale.

Oggi si tende a svalutare la vecchiaia pensando che ci renda inutili, che privi delle proprie abilità e faccia regredire.

La verità è che sia la vecchiaia sia le altre fasi della vita ci insegnano qualcosa. Anche la società deve promuovere l’invecchiamento attivo.

Per questo è necessario porre fine agli stereotipi negativi associati alla vecchiaia e concentrarsi sugli aspetti positivi: queste persone ad un certo punto si sono prese cura di noi, hanno accumulato esperienze e punti di vista che ci insegnano molte cose.

È sempre più importante impegnarsi a costruire un’immagine e discorsi più realistici in merito all’attuale esperienza della vecchiaia.

Bibliografia

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