Alimenti afrodisiaci: esistono davvero?
Da secoli si crede all’esistenza degli alimenti afrodisiaci, cioè, cibi che hanno il potere di aumentare l’appetito sessuale. Tale effetto viene spiegato con il miglioramento del flusso sanguigno, l’aumento di alcuni ormoni o un stato d’animo più alto.
Nei tempi antichi, uomini e donne ricorrevano a determinati frutti e verdure per aumentare il piacere. Oggi la famosa cucina afrodisiaca sperimenta le proprietà stimolanti di nutrienti e altre sostanze contenute in alcuni cibi animali, piante o in parti specifiche di essi.
Tuttavia, non vi è accordo sull’esistenza di tali proprietà. Vediamo cosa dice la ricerca.
Gli afrodisiaci nel tempo
Il termine afrodisiaco deriva da Afrodite, la dea dell’amore in Grecia. Il suo potere, secondo le diverse culture, è quella di instillare il desiderio negli dei, negli uomini e nelle bestie. Quindi gli afrodisiaci sono associati alla capacità di provocare o aumentare il desiderio sessuale.
Secondo Piojan nel suo articolo Gli afrodisiaci: mito o realtà? la prima menzione dell’afrodisiaco come sostanza capace di generare eccitazione sessuale si trova in un papiro egiziano del XXIII a. C. Lì appaiono descritti pozioni d’amore e unguenti capaci di aumentare il potere sessuale.
Nella Bibbia si parla della menta o della mandragora come ingredienti utili a esaltare il desiderio degli sposi. Inoltre, gli afrodisiaci sono riconosciuti negli antichi libri indù, come il Kama Sutra e l’Ananga Ranga. Vengono offerti consigli dietetici per migliorare le attività sotto le lenzuola con cipolla, piselli, cardamomo, cannella e zenzero.
Anche i greci usavano i cibi a scopo afrodisiaco. Credevano che i frutti di mare e altri prodotti ittici avessero questo potere, dal momento che Afrodite nacque dal mare, come prodotto della caduta degli organi sessuali del dio Urano sulle rive di Cipro.
La credenza nell’esistenza di cibi afrodisiaci ha resistito nel tempo. Ha attraversato l’Europa medievale e alcuni miti persistono in epoca moderna di cui un esempio sono le ostriche e le vongole.
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Alimenti afrodisiaci: cosa dice la scienza?
Gli alimenti afrodisiaci sono classificati in base al loro meccanismo d’azione in tre tipi: quelli che aumentano la libido, quelli che migliorano la potenza e quelli che consentono un maggiore piacere sessuale.
Alcuni esperti considerano il desiderio la prima fase della risposta sessuale umana che comprende un’importante componente psicologica ma indotta dall’ormone testosterone.
Un gruppo di ricercatori dell‘Università dell’Avana ha analizzato i componenti degli alimenti considerati afrodisiaci. Si è scoperto che i cibi che contengono colesterolo sono precursori dell’ormone testosterone e di altri ormoni sessuali.
Dal punto di vista biochimico, altri autori ritengono che alcuni cibi possono essere una fonte di dopamina o possono stimolarne la produzione nel cervello. La dopamina partecipa allo sviluppo ormonale, comportamentale ed emotivo.
Tuttavia, c’è chi la pensa in modo diverso; ovvero che non ci sono prove scientifiche sufficienti a supportare la classificazione di alcuni alimenti come afrodisiaci. E che, in realtà, ogni cibo consumato in un ambiente intimo può essere ricordato per sempre.
Allo stesso modo, alcuni sessuologi sono convinti che tutto sia controllato dalla mente. Si tratterebbe, insomma, di una forma di autosuggestione.
Cosa succede quando mangiamo alimenti afrodisiaci?
Alcuni afrodisiaci migliorano la funzione sessuale, ma non il desiderio. In questo senso, agirebbero rilassando i vasi sanguigni e migliorando l’afflusso di sangue ai genitali.
Secondo il Dr. Alonso Acuña, i cibi afrodisiaci sono in grado di creare la disposizione necessaria per attivare il desiderio sessuale, facilitando il rilascio di alcuni ormoni che migliorano l’umore. Quando questi tipi di alimenti vengono ingeriti, vengono rilasciate endorfine.
Nel caso degli uomini, il fatto di consumare zinco aiuta ad aumentare le prestazioni sessuali, poiché questo minerale interviene nella produzione di testosterone. Il testosterone è il principale ormone sessuale negli uomini.
Inoltre, c’è un effetto sensoriale prodotto dalla forma di alcuni frutti. Vederli aumenta il desiderio sessuale.
Il desiderio è un complesso impulso biologico psicosociale, sensoriale e ormonale.
Vediamo quali sono gli alimenti che producono effetti afrodisiaci.
Afrodisiaci che agiscono sugli ormoni
- Cioccolato: secondo alcuni ricercatori, il consumo di cioccolato può aumentare la produzione di endorfine. Altri studi affermano che aumenta il flusso sanguigno.
- Legumi: i fitoestrogeni presenti in alcuni legumi aumentano gli estrogeni che si perdono con la menopausa.
- Peperoncino: la capsaicina contenuta nel peperoncino e responsabile della sensazione piccante, stimolerebbe il rilascio di endorfine nel cervello. Queste fanno sentire una certa euforia, promuovono l’eccitazione e il buon umore.
- Ostriche e crostacei: molluschi e crostacei ricordano il sesso femminile. Inoltre, l’alto contenuto di zinco delle ostriche consente la produzione di testosterone.
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Aumento dell’afflusso di sangue
- Aglio: l’aglio è un noto vasodilatatore, quindi mangiarlo in modo regolare aumenta il flusso sanguigno.
- Zenzero: un altro vasodilatatore e anticoagulante. Avicenna, il noto medico persiano, lo consigliava come potente afrodisiaco nel trattamento della debolezza sessuale.
- Vino: migliora la circolazione del sangue essendo ricco di flavonoidi. Questi composti esercitano la loro funzione sulla muscolatura liscia vascolare.
Per la loro forma
- Fragole: la somiglianza e il simbolismo con i capezzoli le rendono presumibilmente un afrodisiaco.
- Banane: simbolo fallico per eccellenza. Secondo alcuni, rappresenta il sesso tantrico.
- Pesca: la pesca sarebbe uno dei frutti più sensuali, per il profumo, la consistenza morbida e il colore.
Quindi, esistono gli afrodisiaci?
Se ci lasciamo guidare dalla definizione, non tutti gli alimenti classificati come tali rientrerebbero in questa categoria. Quello che può essere vero è che alcuni prodotti possono aiutare, in modo naturale, a risolvere alcune disfunzioni sessuali. Ad esempio, i fitoestrogeni in caso di menopausa.
Altri alimenti contengono determinate sostanze che agiscono indirettamente come stimolanti ormonali, circolatori o sensoriali. Tuttavia, la maggior parte di queste ipotesi non poggia su prove scientifiche.
Il miglior stimolante sessuale è un corpo sano con una mente sana. Mantenere una dieta equilibrata, fare esercizio fisico e prendersi cura della salute offrirà prestazioni migliori in qualsiasi area della vita.
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