Allergia a un farmaco? Come riconoscerla

Non sappiamo per quale motivo alcune persone siano allergiche a determinate sostanze piuttosto che ad altre. Le reazioni allergiche ai farmaci non sono comuni e raramente si verificano alla prima assunzione. In questo spazio spieghiamo di più al riguardo.
Allergia a un farmaco? Come riconoscerla
Franciele Rohor de Souza

Revisionato e approvato da la farmacista Franciele Rohor de Souza.

Ultimo aggiornamento: 04 gennaio, 2023

Capita spesso di soffrire di sintomi che fanno pensare di avere una allergia a un farmaco. Eppure non è così: si tratta solo di effetti secondari che qualunque farmaco può provocare. In alcuni casi si può essere portati a pensare che il farmaco abbia scatenato una reazione allergica quando compaiono afte in bocca o diarrea durante o dopo il trattamento a base di antibiotici.

Invece si tratta di effetti indesiderati dovuti all’alterazione della flora batterica. Inoltre, non bisogna sottoporsi a cadenza regolare a test allergici per confermare l’effetto di un farmaco. Volete saperne di più al riguardo? Ne parliamo nelle righe che seguono.

Un farmaco ha provocato allergia?

L’allergia è una reazione del nostro organismo, il quale risponde in modo esagerato al contatto con una sostanza esterna nota come allergene. Non sappiamo il motivo per il quale alcune persone siano allergiche ad alcune sostanze piuttosto che ad altre.

I farmaci sono allergeni che in alcune persone possono scatenare una reazione allergica. Le reazioni allergiche ai farmaci non sono comuni e raramente si verificano alla prima assunzione.

Gli adulti con più di 40 anni sono più soggetti a soffrire di reazioni allergiche da medicinali. Questo perché, data la loro età, potrebbero essere più esposti ai farmaci, magari perché ne hanno più bisogno rispetto ai giovani.

Pazienti allergici.
In alcuni pazienti determinati farmaci sono causa di reazioni allergiche. In caso di sospetto, sospendete il farmaco.

Come riconoscere una allergia a un farmaco?

Quando si assume un farmaco e questo provoca allergia, i sintomi variano e le reazioni possono essere di due tipi. Il consiglio è sospendere l’assunzione del farmaco al primo sospetto di allergia.

Reazione immediata

Tra queste reazioni rientrano quelle che compaiono subito dopo l’assunzione del farmaco. Solitamente, queste si verificano a seguito della prima o della seconda dose, a distanza di mezz’ora o un’ora.

In genere, si tratta di reazioni cutanee come orticaria, unita a gonfiore di labbra e occhi. Eppure, in alcuni casi possono verificarsi gravi reazioni come l’anafilassi.

Reazioni non immediate o tardive

Le reazioni non immediate o tardive di solito interessano la pelle. La più comune è l’esantema, che può manifestarsi fino a due settimane a seguito dell’assunzione del farmaco. Si distingue per la presenza di arrossamento e prurito che si estendono a diverse parti del corpo.

Se un farmaco vi ha provocato allergia, potreste aver sofferto di ipersensibilità. Si tratta di quadri clinici meno comuni e meno gravi, in cui può persino manifestarsi una sorta di “ustione” della pelle. In questi casi può rendersi necessario il ricovero in ospedale, perché c’è rischio di morte.

Quali altre reazioni può provocare un farmaco?

In questo paragrafo abbiamo raccolto le cosiddette reazioni prevedibili (o di tipo A), ovvero le più comuni. Si scatenano a causa dell’azione del farmaco e possono essere dovute alle seguenti cause:

  • Dosaggio eccessivo o tossicità del farmaco.
  • Effetti secondari del medicinale.
  • Interazione con altri farmaci.

In generale, riducendo le dosi scompaiono i sintomi e potete assumere questo farmaco al bisogno, senza alcun rischio.

Reazioni allergiche.
Le reazioni allergiche da farmaci possono essere immediate o tardive. Allo stesso modo, i sintomi possono essere lievi o gravi.

Un ‘altra reazione possibile è quella cosiddetta imprevedibile, o di tipo B. Queste reazioni sono associate all’intolleranza farmacologica del medicinale o a reazioni pseudoallergiche. Una reazione pseudoallergica è quella dai cui sintomi sembra che il farmaco abbia provocato una allergia. Eppure, non esiste alcuna base immunitaria che lo dimostri.

Cosa fare in caso di allergia a un farmaco?

Una volta avuta conferma di un’effettiva reazione allergica, bisogna intervenire sui sintomi. Tuttavia, queste misure variano a seconda che si tratti di una reazione immediata o tardiva. Nel caso delle reazioni di tipo immediato verranno somministrati farmaci come l’adrenalina, corticosteroidi o antistaminici. Inoltre, verrà prescritto un trattamento farmacologico per trattare i sintomi degli organi più colpiti. Tra i farmaci rientrano i broncodilatatori e quelli cardiotonici.

Invece, nel caso delle reazioni non immediate o tardive, il trattamento consisterà principalmente nella somministrazione di corticosteroidi. La via preferenziale per somministrarli dipenderà dai sintomi. Se si tratta di una dermatite da contatto, allora si procederà con l’applicazione topica.

In sintesi

Ricordate che se assumendo i farmaci nel modo corretto, vale a dire quando sono necessari e sotto prescrizione medica, sarà più facile prevenire una possibile reazione allergica a questi medicinali.


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