Quando finisce un’amicizia e l’amore si spegne, qualcosa dentro di noi smette di esistere. Nessuno è pronto per la perdita o lo scioglimento di un vincolo che, fino a poco prima, era molto importante.
Il nostro cervello è geneticamente programmato per connettersi con altre persone. In questo modo sopravviviamo, impariamo e andiamo avanti nel nostro ciclo vitale.
Tuttavia, mentre il nostro cervello si afferra a ciò che è permanente, ci dimentichiamo di una cosa essenziale: la vita continua, le cose cambiano e, a volte, è necessario voltare pagina.
Quando finisce un’amicizia che è stata fondamentale per noi, sprofondiamo nello sconcerto e nella tristezza. Perché un amico è una persona a noi cara, che ci edifica, che ci dà allegria e supporto emotivo.
Nonostante ciò, a volte gli imprevisti della vita o la nascita di nuovi interessi mettono fine ad alcuni di questi rapporti.
Con gli amori succede un po’ lo stesso. Magari a causa di un tradimento, di una delusione o, per quanto possa farci male, della semplice fine del sentimento amoroso da parte di uno dei componenti della coppia.
Andare avanti in questi casi è d’obbligo, anche se sembra difficile, anche se il puzzle della nostra vita sembra irrimediabilmente incompleto.
Vi spieghiamo come riuscirci.
Quando finisce un’amicizia
Può sembrare strano, ma l’amicizia ha un significato diverso per uomini e donne. Ciò non significa che per gli uni sia più importante che per gli altri.
- Ha a che fare con alcune delle sue implicazioni. Ad esempio, secondo uno studio portato a termine dall’University College London, l’amicizia per le donne ha un effetto calmante.
- Per le donne l’amicizia con altre donne serve da sfogo, è un modo per relativizzare i problemi, lo stress e l’ansia. Il legame implica un’intimità che trascende il mondo emotivo.
- D’altra parte gli uomini vedono l’amicizia come qualcosa di strumentale: realizzare attività insieme, fare progetti, realizzare obiettivi professionali, etc.
- Gli uomini normalmente privilegiano la famiglia o il partner per sfogarsi, per instaurare rapporti più intimi e profondi.
Forse per questo, quando a perdere un’amicizia è una donna, l’impatto personale è, di solito, più intenso.
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Quando finisce un’amicizia: come affrontare la rottura?
Un’amicizia non può essere sostituita con un altra: bisogna lasciarla andare, è necessario capirlo. Interrompere una relazione implica saper voltare pagina e andare avanti.
- Ogni persona, ogni amicizia e ogni vincolo ci offre alcune cose. Per questo motivo, non dobbiamo cercare in un amico ciò che un altro ci offriva. Lasciate che ognuno sia ciò che desidera e che agisca con autenticità.
- Accettate che ci sono vincoli che finiscono e che ciò non è negativo.
- Le persone crescono, acquisiscono nuovi interessi e, a volte, si decide persino che un amico non ci sta offrendo più nulla di positivo, anzi tutto il contrario.
Porre fine ad un’amicizia significa anche crescere. La cosa importante è rimanere con le persone che sono davvero importanti per noi.
Quando finisce l’amore
Quando l’amore finisce, si rompono quelle ossa invisibili che sostengono la nostra anima, quel polmone che ci dava l’aria e che ci permetteva di sentirci vivi.
- Nessuno sa perché né come succede. L’amore, a volte, scompare come la rugiada al sole.
- Quando ciò avviene, ci afferriamo alla speranza. “Se facessi o dicessi questo, tornerebbe con me”, “forse se cambio, si innamorerà di nuovo di me…”
- Questo non è corretto. Tale atteggiamento riesce solo ad intensificare il ciclo di negatività, false speranze e dolore.
Se l’amore finisce, bisogna mettere subito le cose in chiaro. Si tratta di una fine, ma anche di un nuovo punto di partenza.
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Come affrontare la fine di un amore
La fine di una relazione affettiva non si supera da un giorno all’altro. Ci vogliono dai sei mesi ai due anni. Sebbene ci siano molte differenze individuali, esistono anche diverse strategie che possono aiutarci.
Agite con dignità: se sapete di non essere amati, accettatelo ed affrontate il lutto.
Guardare avanti non è facile quando si sono lasciate indietro tante cose. Tuttavia, prima di alimentarvi della nostalgia o del linguaggio condizionale (magari, se facessi, forse potrei, etc.), abituatevi a parlare e pensare al presente:
- Devo prendermi cura di me, mettere a posto tutti i pezzi rotti.
- Devo cercare l’appoggio della mia famiglia, dei miei amici, in questo momento in cui devo pormi nuovi obiettivi per costruire una nuova felicità.
Il tempo e i nostri atteggiamenti cicatrizzeranno queste ferite e, la vita, con i suoi rumori e le sue bellezze, tornerà a riempire i vuoti del nostro cuore.