Antabuse: un aiuto contro la dipendenza da alcol

Questo farmaco produce una reazione acuta al consumo di etanolo, noto come "effetto antabuse".
Antabuse: un aiuto contro la dipendenza da alcol

Ultimo aggiornamento: 05 novembre, 2022

L’antabuse, nome commerciale del principio attivo disulfiram, viene utilizzato nel trattamento dell’alcolismo cronico.

Produce una reazione acuta al consumo di etanolo noto come effetto antabuse. La reazione avviene poiché il disulfiram blocca uno degli enzimi che intervengono nel metabolismo dell’alcol ingerito.

Quando si utilizza l’antabuse e quali sono i suoi effetti?

Mano rifiuta boccale di birra

Il disulfiram, come abbiamo detto, viene impiegato nel trattamento dell’alcolismo cronico. Non deve essere somministrato per almeno 12 ore dopo il consumo della bevanda alcolica, poiché produce effetti sgradevoli anche se la quantità consumata di alcol è minima.

Tra i suoi effetti troviamo:

Gli effetti dell’antabuse cominciano circa 10 minuti dopo aver bevuto alcol e possono durare per un’ora e più.

Come va preso?

Si presenta sotto forma di compresse da assumere per bocca una volta al giorno e secondo le indicazioni del medico. La dose non deve essere variata e neanche la durata del trattamento.

Nel caso si abbia difficoltà a inghiottire la compressa, si può ridurre in polvere e mescolare con acqua, caffè, tè, succo di frutta.

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Ho dimenticato di prendere la compressa, che faccio?

Quando ci si dimentica di assumere una dose, è necessario prenderla appena possibile. Tuttavia, se è già il momento di prendere la compressa seguente, si prosegue in modo regolare. Non bisogna raddoppiare la dose per compensare quella che si è dimenticati di prendere.

Antabuse: avvertenze speciali

Calici, boccali e bottiglie con bevande alcoliche

Prima di cominciare il trattamento, è importante sapere se si è allergici al principio attivo.

È altrettanto importante informare il medico se si stanno assumendo altri farmaci dal momento che potrebbero contenere alcol. Inoltre occorre considerare malattie come il diabete, disturbi della tiroide, del fegato o renali.

Nel caso delle donne si dovrà comunicare se si è in gravidanza, in allattamento o se si ha intenzione di concepire. La paziente che resta incinta durante il trattamento dovrà comunicarlo immediatamente al medico.

Infine, chi prevede di sottoporsi a qualunque tipo di intervento chirurgico, compreso quello dentale, deve informare previamente il chirurgo.

Bisogna seguire una dieta speciale?

Durante il trattamento con antabuse, non si può assumere nessuna bevanda alcolica né farmaci che contengano alcol, nelle 12 ore che precedono la prima dose e per varie settimane dopo aver terminato la terapia.

Occorre anche fare attenzione alle salse, all’aceto e a tutti gli alimenti o preparazioni che potrebbero contenere alcol.

Quali effetti collaterali provoca?

Tra gli effetti collaterali sono stati riscontrati acne, mal di testa, sonnolenza, stanchezza e impotenza. Alcuni pazienti hanno sperimentato sapore metallico o simile all’aglio.

Recatevi dal medico se accusate anche:

  • Stanchezza eccessiva o debolezza.
  • Perdita dell’appetito.
  • Colorazione giallastra di pelle e occhi.
  • Colore delle urine scuro.

Altri consigli per chi assume l’antabuse

È una buona precauzione portare con sé una targhetta per indicare che si sta seguendo questa terapia. Nella targhetta è bene anche specificare il nome del medico o del centro da cui si è seguiti, da contattare in caso di emergenza.

Occorre evitare il contatto, anche tramite inalazione, con qualunque prodotto che possa contenere alcol, come tinte, vernici, lacche e colle.

Altri elementi a cui prestare attenzione sono le lozioni dopobarba e le colonie che, in combinazione con il disulfiram possono provocare cefalea, nausea, arrossamento e prurito locale.

Prima di applicare sulla pelle un prodotto a base di alcol, è conveniente testarlo su una piccola area, per una o due ore. Trascorso questo tempo, se non vi è reazione, arrossamento, prurito o altri effetti indesiderati, si può procedere all’applicazione.

Conclusioni

L’antabuse non è una cura per l’alcolismo, ma riduce il desiderio di bere, da associare a modifiche del comportamento, psicoterapia e monitoraggio medico.


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