Automedicarsi con gli antibiotici: perché non bisogna farlo

Automedicarsi con gli antibiotici non è mai una buona idea, perché le conseguenze potrebbero essere molto gravi. Bisogna considerare anche l'effetto sociale negativo che ne deriva, che consiste nel favorire la resistenza batterica.
Automedicarsi con gli antibiotici: perché non bisogna farlo
Leonardo Biolatto

Scritto e verificato il dottore Leonardo Biolatto.

Ultimo aggiornamento: 27 maggio, 2022

Bisogna subito dire che automedicarsi con gli antibiotici è pericoloso. Sottolineiamo la parola pericoloso: “non solamente inopportuno o contrario al buon senso, ma anche altamente rischioso per la salute, per una varietà di ragioni”.

Quando ci si automedica con gli antibiotici si mette in pericolo la propria salute a causa degli effetti secondari che potrebbero derivarne. Ma così facendo, si promuove anche la comparsa di resistenze. In altre parole, se in futuro si avrà nuovamente bisogno di ricorrere a questo antibiotico, è possibile che non sortisca più alcun effetto.

La questione non si limita agli effetti che può esercitare sulla propria salute e sulla propria vita, è possibile che questa condotta abbia una portata collettiva, perfino a livello mondiale. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, la resistenza agli antibiotici è una delle più importanti minacce per la salute mondiale.

Automedicarsi con gli antibiotici?

Si parla di automedicazione quando una persona decide di assumere un farmaco senza prima aver ricevuto una diagnosi, una prescrizione o una visita da parte di un medico. Si tratta di una pratica comune in molti luoghi, nei quali la regolazione dell’impiego dei medicinali non è molto rigorosa.

Esistono farmaci di banco, il che significa che è possibile acquistarli senza prescrizione medica. Si tratta di farmaci per il trattamento di sintomi minori, come mal di testa, tosse, acidità di stomaco. Tuttavia, sono dotati di avvertenze sul loro uso che non bisogna ignorare.

Gli antibiotici, in particolare, non dovrebbero essere mai assunti senza prescrizione medica. Tuttavia, le farmacie ne distribuiscono molti senza che questo requisito sia necessario.

Ci sono anche persone che utilizzano una prescrizione precedente, emessa quando presentavano sintomi di infezione. Si tratta di una pratica del tutto sconsigliabile. Nelle righe che seguono vedremo il perché.

Automedicarsi con gli antibiotici e conseguenze negative
I farmaci possiedono effetti secondari, motivo per cui se ne sconsiglia l’assunzione indiscriminata.  

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Principali rischi

Il rischio principale che deriva da un uso inappropriato degli antibiotici è quello di sviluppare una resistenza agli stessi. Quando un medico li prescrive, significa che ha identificato un’infezione di tipo batterico (e non virale) e ritiene che il farmaco possa aiutare a superarla.

In materia di antibiotici, sono molto importanti la dose e la durata del trattamento. Questi aspetti vengono stabiliti dal medico in base alle sue conoscenze e allo stato di salute del paziente. Affinché il trattamento sia efficace e il soggetto non corra rischi, i farmaci devono essere assunti esattamente secondo le modalità prescritte dal professionista.

Se non si assumono gli antibiotici in modo corretto, potrebbe accadere che il batterio sviluppi delle mutazioni: in particolar modo, una mutazione che lo rende in grado di resistere al farmaco. Di conseguenza, se in futuro si soffrirà di un’infezione causata dallo stesso batterio, l’antibiotico in questione non sarà più di alcuna utilità e i medici avranno a disposizione meno risorse per aiutarci a superare la malattia.

Automedicarsi con antibiotici: altri effetti

Automedicarsi con antibiotici non solo sottopone al rischio di sviluppare una resistenza, ma può esercitare altri effetti sulla salute, che in alcuni casi possono risultare gravi. I più importanti sono i seguenti:

  • Effetti collaterali. Ogni farmaco può provocare effetti collaterali che possono comprendere mal di testa, nausea e diarrea, ma anche convulsioni o shock anafilattico.
  • Caratteristiche individuali. Se si è affetti da un’altra malattia oppure se il proprio stato di salute presenta alcune peculiarità, l’antibiotico può aggravare le condizioni e perfino imporre la necessità di un ricovero urgente.
  • Intossicazione. Una dose inadeguata può portare a un’intossicazione per eccesso.
  • Interazione inadeguata. Se state assumendo altri farmaci, l’assunzione di antibiotici può ridurre o aumentare l’effetto delle altre medicine.
Farmaci e siringa vuota

Le conseguenze per la società

Una delle conseguenze più gravi derivate dalla pratica di automedicarsi con gli antibiotici consiste nel creare le condizioni propizie affinché nasca un superbatterio, come quelli che negli ultimi anni hanno flagellato il mondo. L’uso eccessivo o inadeguato degli antibiotici è una delle cause principali alla base di questo fenomeno.

Secondo la Società Americana di Malattie Infettive (IDSA), le malattie provocate da microrganismi come gli stafilococchi sono diventate estremamente resistenti, perfino nei confronti degli antibiotici più potenti. In questo paese, queste malattie uccidono più persone di quanto facciano l’AIDS, il morbo di Parkinson e gli omicidi.

Un altro motivo di allarme nel mondo è rappresentato dalla tubercolosi, che si dimostra sempre più resistente a ogni antibiotico, al punto che al giorno d’oggi uccide circa due milioni di persone all’anno. La polmonite e la sepsi sono altri due buoni esempi di questo fenomeno.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha affermato che continuando ad assumere in maniera scorretta questi farmaci, entro 10 anni diventeranno mortali numerose infezioni che oggi sono perfettamente trattabili. Per tutte queste ragioni, non bisogna mai automedicarsi con gli antibiotici.


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  • Fajardo Zapata, A. L. (2013). La automedicación de antibióticos: un problema de salud pública. Revista Científica Salud Uninorte, 29(2).


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