Avere a che fare con una persona che mente non è mai facile. Non si sa mai quando dare credito alle sue parole e quando non farlo. E non si può darle fiducia in nessun ambito.
Il problema è che a volte non c’è alternativa. Per cause di forza maggiore, avere a che fare con queste persone è inevitabile.
Le bugie sono come una truffa emotiva. Causano grande disagio, perché la vittima si sente presa in giro. E anche manipolata. Si tratta di un pessimo precedente per mantenere un legame con qualcuno.
Alcuni mentono per fare scena. Altri perché si vergognano o hanno paura di mostrarsi per come sono. C’è chi dice bugie per trarre beneficio dall’inganno.
Le ragioni possono essere molte, ma nessuna è valida. Avere a che fare con una persona che mente è difficile, ma è possibile. Alcuni alcuni modi per riuscirci.
Come avere a che fare con una persona che mente
Prove evidenti
Una volta che si capisce che qualcuno mente regolarmente, ci sono varie strade percorribili. Una di esse è allontanarsi dalla persona. Tuttavia, non è sempre possibile. Se è un collega di lavoro, il proprio partner o un capo, spesso non c’è scelta.
In ogni caso è importante decidere di affrontare il bugiardo.
Il modo migliore per avere a che fare con una persona che mente è affrontarla. Ciò richiede la raccolta di prove. Anche se sembra un po’ esagerato, è bene prendere nota di ciascuna delle bugie che racconta. Cercare le prove della sua falsità e tenere tutto a portata di mano. Dopo aver raccolto un buon numero di prove, è il momento di passare alla fase successiva.
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Esporre i risultati
Avere a che fare con una persona che mente richiede tatto. Non si possono semplicemente mostrare in modo brusco le sue falsità. Il risultato potrebbe essere controproducente.
- La cosa migliore in questi casi è essere prudenti e comprensivi. Ogni essere umano merita una seconda possibilità.
- È opportuno chiedere alla persona una conversazione privata. Poi, con tono calmo, esporre quanto è stato osservato. Fargli notare che ci sono incongruenze tra quello che dice e la realtà.
- Cercate di non giudicare, ma spiegate che l’obiettivo è quello di capire. La situazione non deve prestarsi ad attacchi, deve essere una conversazione matura.
Capire le motivazioni
È bene indurre la persona a spiegare le sue ragioni. Non si sa mai. Ci sono bugiardi cinici, ma ce ne sono anche altri molto travagliati.
Può essere una persona che non accetta la sua verità perché si sottovaluta o può essere una persona che gode nell’ingannare gli altri. In ogni caso, è importante invitarla a giustificare il suo comportamento.
Le persone con un buon carattere approfitteranno dell’occasione per scusarsi per aver mentito.Coloro che cercano di danneggiare, invece, negheranno tutte le prove contro di loro. Cercheranno di continuare a mentire.
Tentare un patto
È importante mettere in chiaro che le bugie minano la fiducia. Deve essere detto direttamente alla persona che mente. Spiegando quali sono le conseguenze delle sue menzogne.
Bisogna dirle come ci si sente a essere ingannati da qualcuno. Sottolineando, inoltre, che la fiducia non si recupera così facilmente.
In seguito, si tentare di fare un patto che preveda la sincerità da quel momento in poi. Non bisogna aspettarsi che il patto sia soddisfatto al cento per cento. Un bugiardo non cambia dall’oggi al domani.
È importante, però, verificare che ci sia effettivamente l’intenzione di rispettarlo. Bisogna dare tempo al tempo.
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Capire che nessuno può cambiare nessuno
Affrontando una persona che mente si compie un grande passo. Chi mente si renderà conto che gli altri notano. Capirà che a volte può riuscire a ingannare le perone, ma prima o poi verrà scoperto.
Questo lo farà riflettere e, nella migliore delle ipotesi, cercherà di cambiare.
La situazione è positiva anche per chi lo affronta. Si tratta di un atto di sincerità, concentrato sulla ricerca di un bene comune. Dimostrerà che non si è stati ingannati.
Un bugiardo sarà sempre molto più prudente e onesto con qualcuno che lo ha affrontato.
In ogni caso, è importante rendersi conto che nessuno può cambiare nessuno. In molti casi, il confronto e i buoni consigli non saranno sufficienti perché l’altro cambi. Ognuno decide per sé come comportarsi.
Di fatto ci sono bugiardi patologici che riescono a smettere di esserlo solo con un aiuto professionale. In fin dei conti, ciascuno è responsabile solo delle proprie azioni e non di quelle degli altri.
Bibliografia
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