Biancospino: usi, benefici e possibili rischi

Il biancospino è una pianta medicinale che presenta interessanti applicazioni per la salute. Quali sono i suoi usi principali? Provoca effetti indesiderati? Ne parliamo in questo articolo.
Biancospino: usi, benefici e possibili rischi
Franciele Rohor de Souza

Revisionato e approvato da la farmacista Franciele Rohor de Souza.

Ultimo aggiornamento: 24 agosto, 2022

Il biancospino (Crataegus monogyna), noto anche azaruolo selvatico, è un arbusto spinoso che appartiene alla famiglia delle rosacee. Proviene dalle zone temperate di Europa, America del Nord e Asia. Tuttavia, è presente anche in alcuni paesi dell’America del Sud, come il Cile e l’Argentina.

La pianta può raggiungere i 6 metri di altezza e possiede rami spinosi, foglie lisce e seghettate, fiori bianchi e piccole bacche dolci. Queste ultime possono essere aggiunte in diverse ricette, come marmellate, gelatine, dolcie vini. Inoltre, tutte le sue parti contengono composti dotati di proprietà medicinali.

Come spiega un articolo pubblicato sulla rivista Nutrients, presenta una notevole quantità di antiossidanti, associati a una migliore qualità della dieta e a un minore rischio cardiovascolare.

Allo stesso modo, le si attribuiscono effetti ansiolitici e antinfiammatori. Quali sono i suoi usi principali? Continuate a leggere!

Usi e benefici del biancospino

Le foglie, i fiori e le bacche del biancospino contengono fitonutrienti (proantocianidine oligomeriche e flavonoidi), la cui assimilazione nell’organismo è associata a importanti effetti per la salute.

Nelle righe che seguono vediamo in dettaglio per quali scopi viene impiegata questa pianta nella medicina naturale.

Antinfiammatori

Anche se le evidenze negli esseri umani sono limitate, si ritiene che gli estratti di biancospino possiedano un potenziale antinfiammatorio.

In uno studio pubblicato su Chemico-biological Interactions è stata osservata una diminuzione dello stato infiammatorio nelle cavie affette da malattia epatica in seguito all’impiego di un integratore ottenuto dalle bacche di biancospino.

Inoltre, una ricerca pubblicata sulla rivista Plos One stabilisce che questa pianta si è dimostrata utile per calmare l’infiammazione allergica delle vie respiratorie in cavie con asma.

In base a questi risultati, gli scienziati ritengono che questo rimedio erbaceo possa esercitare gli stessi effetti sugli esseri umani. Ciononostante, sono necessarie ulteriori ricerche.

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Pressione arteriosa

Uno dei principali usi del biancospino è associato a una diminuzione della pressione arteriosa alta. Le sue bacche, così come le foglie e altre sue parti, contengono antiossidanti che favoriscono la vasodilatazione. Di conseguenza, i vasi sanguigni si rilassano e la pressione diminuisce.

Una ricerca pubblicata su Cardiovascular Drugs and Therapy afferma che un estratto di foglie e fiori di Crataegus ha contribuito a generare un effetto di rilassamento vascolare.

A ciò si aggiunge uno studio pubblicato sul British Journal of General Practice che indica che 1.200 milligrammi di estratto di biancospino aiutano ad abbassare la pressione alta in pazienti affetti da diabete di tipo 2.

Biancospino: misurazione della pressione arteriosa.
L’abbassamento della pressione arteriosa grazie al biancospino risulterebbe particolarmente utile per i pazienti diabetici.

Colesterolo e trigliceridi

Sia il colesterolo che i trigliceridi sono dei lipidi che svolgono un ruolo importante nella produzione ormonale e nel trasporto di nutrienti. Tuttavia, come spiega un articolo pubblicato su Current Atherosclerosis Reports , un loro accumulo nel sangue può condurre alla formazione di placche all’interno dei vasi sanguigni.

Per questo motivo, è di fondamentale importanza adottare abitudini che consentano di stabilizzare i loro livelli e ridurre i rischi associati a questa condizione. Il biancospino esercita effetti positivi in tal senso, perché riduce l’accumulo di grassi.

Allo stesso modo, alcuni ricercatori hanno osservato una riduzione dei trigliceridi epatici compresa tra il 28% e il 47%. Una ricerca pubblicata su The American Journal of Chinese Medicine conferma l’esistenza di queste proprietà, per quanto siano necessari ulteriori studi condotti su esseri umani.

Digestione

I frutti del biancospino e i loro estratti sono stati impiegati come coadiuvanti per calmare i disturbi digestivi.

Nello specifico, combattono l’indigestione e il mal di stomaco. Questo risultato viene in larga misura attribuito al loro contenuto di fibre, che agiscono da prebiotico.

Secondo quanto afferma un articolo pubblicato su Nutrición Hospitalaria, i probiotici alimentano i batteri intestinali e incoraggiano il loro equilibrio.

Tra i vari effetti, è stato riscontrato che l’estratto di biancospino migliora il transito intestinale e offre sollievo dalle ulcere peptiche.

Altri possibili benefici del biancospino

Nella medicina naturale, il biancospino viene impiegato per una molteplicità di scopi. Grazie alla sua lunga storia come alleato per la salute, viene utilizzato anche per altre applicazioni.

Ciononostante, come segnala la società statunitense WebMD, le evidenze sono insufficienti. Specificamente, si ritiene che il biancospino sia utile nei seguenti casi:

  • Angina pectoris o dolore al torace.
  • Insufficienza cardiaca.
  • Problemi alla circolazione del sangue.
  • Ansia.
  • Aritmie cardiache.
  • Spasmi muscolari.
  • Diminuzione della frequenza cardiaca.
  • Capacità della memoria e del pensiero.

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Rischi e possibili effetti secondari del biancospino

Per la maggior parte degli adulti sani, il biancospino e i suoi estratti sono sicuri. Non si ha notizia di effetti secondari gravi che si siano manifestati dopo il suo consumo.

Ciononostante, come viene segnalato in una revisione sistematica pubblicata su Cochrane Library , in alcune persone il suo uso può causare lievi nausee e mal di mare.

Inoltre, secondo quanto afferma una revisione sistematica pubblicata su American Family Physician , una dose eccessiva di questa pianta può provocare aritmie e pressione arteriosa bassa. Altre reazioni indesiderate comprendono quelle che seguono:

  • Sintomi intestinali.
  • Affaticamento.
  • Mal di testa.
  • Palpitazioni.
  • Sedazione.
  • Emorragia nasale.
  • Sudorazione.

Attenzione! Non bisogna trascurare il fatto che il biancospino può interagire con alcuni farmaci, soprattutto quelli che vengono prescritti contro le malattie cardiovascolari. In questa eventualità, la cosa migliore da fare è evitare il suo consumo.

Si sconsiglia di ingerirlo insieme ad altre piante o integratori che esercitino effetti cardiaci. Bisogna evitare il suo consumo durante la gravidanza e l’allattamento.

Pastiglie.
I medicinali per le malattie cardiache non dovrebbero essere assunti in combinazione con il biancospino, a causa del rischio di interazione tra le sostanze.

Raccomandazioni per assumere il biancospino

La storia del biancospino come rimedio naturale suggerisce che possa offrire interessanti benefici a livello digestivo e cardiovascolare.

Ciononostante, non deve essere considerato un trattamento di prima scelta per il trattamento di malattie. Prima di decidere di introdurre nella dieta questo integratore, è bene consultare il proprio medico.

I rimedi a base di biancospino sono disponibili sotto forma di tè, foglie secche, pastiglie, liquidi e in polvere. Inoltre, le sue bacche sono reperibili sotto forma di vino, marmellata, dessert e aceto.

Le dosi suggerite sono comprese tra 250 e 500 milligrammi, 3 volte al giorno. In ogni caso, bisogna seguire le indicazioni fornite dal produttore.


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