Capsulite adesiva: tutto quello che c'è da sapere

Diversi autori suggeriscono che l'eziologia della capsulite adesiva è autoimmune. Tuttavia, i test sierologici non confermano questa teoria. Che cosa si sa al riguardo? Ve lo spieghiamo a continuazione.
Capsulite adesiva: tutto quello che c'è da sapere
Mariel Mendoza

Revisionato e approvato da la dottoressa Mariel Mendoza.

Ultimo aggiornamento: 03 gennaio, 2023

La capsulite adesiva è definita come una perdita progressiva del movimento passivo della spalla. Questa perdita di mobilità, nota anche come spalla congelata, è accompagnata da un dolore diffuso che predomina nella zona anterolaterale della spalla.

Diversi autori hanno descritto le possibili cause e i cambiamenti patologici che si verificano nella capsula articolare gleno-omerale e nei tessuti circostanti. Il decorso di questo disturbo è insidioso, progressivo e, nella maggior parte dei casi, autolimitante.

Questa lesione si verifica più spesso nelle persone di età compresa tra i 40 e i 70 anni. Inoltre, è più comune nelle donne e nei pazienti che soffrono di malattie della tiroide o diabete.

D’altra parte, e come vedremo in seguito, il trattamento ha lo scopo di recuperare la mobilità e la funzionalità dell’articolazione. Si concentrerà anche sulla riduzione del dolore attraverso la somministrazione di farmaci o, in ultima analisi, la chirurgia.

Anatomia della spalla

Anatomia della spalla.
La spalla è un’articolazione formata dalla giunzione delle estremità della clavicola, della scapola e dell’omero.

La spalla è la parte del corpo dove il braccio si congiunge con il resto del corpo. Di fatto, è l’articolazione con la maggiore gamma di movimento nel corpo umano. Per l’esattezza, è formata dall’unione delle estremità di 3 ossa:

  • Clavicola.
  • Scapola.
  • Omero.

Queste tre ossa sono unite da muscoli, legamenti e tendini che permettono la loro mobilità. Quindi, l’articolazione principale della spalla è quella che unisce la testa dell’omero alla scapola, chiamata articolazione scapolo-omerale.

Presenta due superfici articolari: una è la testa omerale, di forma emisferica, e l’altra è la cavità glenoidea della scapola. Entrambe le superfici sono coperte da cartilagine, che permette un movimento fluido e indolore.

Di conseguenza, l’insieme dei muscoli e dei tendini che si attaccano alle superfici ossee rendono possibile la mobilità dell’articolazione. Per esempio, la cuffia dei rotatori, composta da quattro muscoli, fornisce mobilità e stabilità alla spalla.

Cause della capsulite adesiva

Diversi autori suggeriscono che questa lesione sia di natura autoimmune. Tuttavia, i test sierologici non confermano questa teoria. Altri suggeriscono che si tratta di una variante della distrofia simpatica riflessa. Tuttavia, anche questa teoria non è stata pienamente accettata, poiché in questo caso non si avrebbero miglioramenti.

Alcuni specialisti sostengono che la causa principale di questa lesione è l’inattività muscolare. Le cause della mancanza di mobilità scapolo-omerale includono:

  • Tenosinovite bicipitale.
  • Tendinite calcaneare.
  • Contusioni.
  • Fratture.
  • Cicatrici capsulari secondarie a lesioni o procedure chirurgiche.

Trattamento della capsulite adesiva

Donna con capsulite adesiva o spalla congelata dal medico.
La spalla congelata compromette la mobilità dell’articolazione. Per questo motivo, il trattamento sarà mirato a ripristinare il massimo raggio di movimento.

Come anticipato, il trattamento ha lo scopo di ripristinare la mobilità e la funzionalità della spalla. Inoltre, saranno somministrati farmaci antinfiammatori o steroidi per calmare il dolore. Nei casi gravi, il paziente può essere sottoposto ad artroscopia.

Poiché questa patologia presenta due fasi ben distinte, una in cui predomina il dolore e l’altra in cui predomina la rigidità, il trattamento fisioterapico cambia.

Durante la prima fase, il dolore è intenso e si manifesta anche quando la persona è a riposo. Il trattamento sarà dunque volto a controllare il dolore e a garantire al paziente il massimo range di movimento della spalla.

A mano a mano che il dolore si riduce, ci si concentrerà al fine di aumentare la gamma di movimento delle articolazioni. A tale scopo, vengono eseguiti una serie di esercizi che coinvolgono la cuffia dei rotatori, in quanto coinvolta con la capsula articolare.

Infine, ma non meno importante, è necessario spiegare al paziente che anche altre parti del corpo possono essere colpite da questa condizione. In seguito a dolore e mobilità ridotta, è normale cercare di compensare impiegando in eccesso altri muscoli.

In questo modo, il dolore può essere accusato anche a carico della colonna cervicale o lombare, per via della tensione che i tessuti di queste aree ricevono a seguito dei movimenti scorretti.

Conclusioni

La capsulite adesiva, o spalla congelata, è una lesione che interessa, come suggerisce il nome, l’articolazione della spalla. Quest’ultima perde in modo considerevole la sua mobilità e funzionalità, oltre a causare un dolore che può diventare molto fastidioso.

Consultate un professionista sui trattamenti più adatti al vostro caso. Chiarite con un fisioterapista tutti i dubbi che potete avere su questa fastidiosa lesione.


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